F1 | Le pagelle di Suzuka: Mercedes perfetta, disastro Alfa Romeo.
14 Ottobre 2019Tempo di voti per i protagonisti del gp del Giappone, che ci ha regalato il primo verdetto con la Mercedes aritmeticamente campione del Mondo per quanto riguarda la categoria Costruttori. La gara è stata vinta da Valtteri Bottas davanti a Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Solo settimo Charles Leclerc, ritirato Verstappen.
Valtteri Bottas 9: Il suo weekend parte bene e termina ancora meglio. In qualifica si piazza ancora una volta davanti al suo compagno di squadra, al via trova una grande partenza dalla seconda fila che porta dritto in testa. Gestisce la superiorità della sua vettura per il resto, l’unica preoccupazione è data dal team, che alla fine si rivela leale e gli lascia la vittoria. L’impressione è che quest’anno sia stato un Bottas a corrente alternata, che ci lascia ancora parecchi dubbi sula sua reale velocità.

Sebastian Vettel 7,5: In qualifica è velocissimo, in gara meno. Al via si lascia abbindolare dal semaforo che dura quel secondo in più del solito per commettere un errore abbastanza grossolano per un 4 volte campione del mondo. Riesce a farsi perdonare con una grande difesa su Hamilton, segno che la sua Ferrari a Suzuka non era al livello della Mercedes. In questo finale, a tratti, sembra di rivedere sprazzi del vecchio Seb, segno che il pacchetto della Ferrari ora presenta una vettura più competitiva rispetto alla prima metà di stagione.

Lewis Hamilton 7,5: Probabilmente poteva tranquillamente terminare la gara con una sosta e vincere il gp. La Mercedes come segno di rispetto lascia la sicurezza della vittoria a Bottas, priorità al team. Disputa una qualifica molto deludente, sicuramente al di sotto delle aspettative per il 5 volte campione del mondo che conosciamo. Limita i danni in un certo senso, ma in gara riesce sempre a lottare per la vittoria. Infinito.

Alex Albon 7: Non riesco a comprendere a pieno l’entusiasmo che si sta sviluppando intorno al thailandese. Ok, arriva quarto al traguardo, c’è da considerare però che Leclerc e il suo compagno di squadra si autoeliminano. Si becca un minuto dalla vetta, lotta con la McLaren. Tuttavia c’è da non dimenticare che sia un rookie, ma al momento non sembra fare tutta questa differenza nei confronti del Gasly della prima parte di stagione. Operazione senza senso da parte di Helmut Marko.

Carlos Sainz 8: Costante, veloce. Ancora una volta porta la Mclaren in quinta piazza. Molto forte, soprattutto al via, dove rischia addirittura di insidiare la quarta piazza di Lewis Hamilton. Meriterebbe una vettura che gli permetta di lottare per qualcosa in più.

Daniel Ricciardo 8: Parte sedicesimo, arriva sesto. Ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, dimostra di essere uno dei piloti più validi dell’intero Circus. Rende la gara vivace grazie alla sua rimonta, porta punti pesanti in ottica classifica per la sua Renault.

Charles Leclerc 5: Se il suo compagno di squadra sbaglia la partenza lui sicuramente non è da meno. Riesce con una sola mossa a rovinare la sua gara e quella di Verstappen con una mossa da rookie. Costretto a inseguire, fa del suo meglio. Strana la strategia che la Ferrari gli riserva, portandolo su tre soste. Arriva sesto al traguardo, si becca 15 secondi di penalità a fine gara per il contatto col 33 della Red Bull e per non esser rientrato subito a cambiare l’ala anteriore.

Pierre Gasly 7,5: La Toro Rosso al momento non sembra particolarmente competitiva, il francese sembra aver ritrovato quella libertà mentale che gli permette di andare nuovamente forte, sembra essere ritornato quel rookie che lo scorso anno stupì. Punti importanti per la Toro, punti importanti per il suo morale.

Sergio Perez 7: Parte 18esimo, arriva nono. In realtà la sua gara finisce a muro, ma un errore nel sistema elettronico della bandiera a scacchi lo grazia. In gara riesce sempre a fare la differenza, a bordo di una Racing Point che senza i suoi punti sarebbe davanti solo alla Williams. Essenziale.

Nico Hulkenberg 5,5: Gli stimoli sembrano finiti, sembra rassegnato ad un futuro lontano dai riflettori della Formula 1. L’ultima speranza si chiama Alfa Romeo, ma i suoi ultimi risultati, abbastanza mediocri, non fanno altro che allontanarlo.

Lance Stroll 5,5: Risale anche lui in gara, chiedergli di più è molto difficile. Era arrivato in zona punti, senza infamia nè lode, il sistema elettronico frega anche lui, ennesimo 11esimo posto.

Daniil Kvyat 5: Arriva 12esimo al traguardo, ma il russo sembra essere ritornato il Torpedo di qualche stagione fa. Arriva dietro al suo compagno, così non va bene.

Lando Norris 5,5: La colpa non è neanche sua, Albon con un’entrata molto ottimistica gli rovina vettura e gara. Arriva tredicesimo, ma dargli un voto oggi è molto difficile. Rimandato.

Alfa Romeo 4: Dare un voto ai piloti è inutile, la vettura ha smesso di funzionare e non sembra per nulla competitiva. Che i soldi per il progetto di quest’anno siano finiti? E ancora, imbarazzante il fatto che Giovinazzi ancora non abbia rinnovato, visto che nelle ultime qualifiche sta dando costantemente la paga a Raikkonen, che sembra averla data su. Inoltre il muretto è spesso imperfetto, con strategie molto ottimistiche che si rivelano spesso un fallimento.

Haas Racing 4: Grosjean ci mette una pezza in qualifica, la gara riporta nuovamente tutti con i piedi per terra. Dopo le ultime prestazioni inizia ad aver un senso la conferma dei due piloti: inutile cambiare se a non esserci in primis è la vettura stessa.

Williams S.V.: Sempre più imbarazzanti.
