F1 | Le pagelle del Messico: Hamilton e Vettel al top, è il ritorno della vecchia guardia!

F1 | Le pagelle del Messico: Hamilton e Vettel al top, è il ritorno della vecchia guardia!

28 Ottobre 2019 1 Di Nicola Cobucci

Tempo di voti per i protagonisti del gp del Messico vinto dalla Mercedes di Lewis Hamilton davanti a Sebastian Vettel e Valtteri Bottas. Solo quarto Charles Leclerc, partito dalla Pole Position.

Lewis Hamilton 10: Il migliore a gestire le gomme, si dice che il prossimo gran premio possa ripartire con gli stessi pneumatici con i quali ha vinto in Messico. Bravo anche a tenersi quei decimi per mantenere Vettel a debita distanza.

Sebastian Vettel 9: Parte finale di stagione in netta crescita per il tedesco della rossa. Ottima la visione di gara, si impunta sulla sosta unica e alla fine ha ragione. Grintoso al via dove tiene dietro Hamilton con la forza, magistrale nella gestione degli pneumatici e della vettura in generale. Meritava qualcosa in più.

Valtteri Bottas 8,5: Beh, dopo il botto di sabato vederlo sul podio sembra quasi un miracolo. Ottima la prestazione del finlandese, negli scarichi di Vettel per gran parte della gara. Tiene il mondiale aperto, anche se ormai è solo questione di tempo.

Charles Leclerc 6,5: La colpa principale del suo quarto posto va sicuramente al team che lo mette da subito sulle due soste. Non aveva più senso montare le hard per coprirsi da Albon? Anche Charles tuttavia non è perfetto, non sfrutta bene il secondo set di medie e sul finale commette un errore fondamentale che lo esclude dalla lotta per il podio quando si trovava a pochi secondi da Bottas.

Alexander Albon 7: Buona la sua prestazione, soprattutto nella prima parte di gara. Penalizzato anche lui dalla strategia a due soste, sembra in crescita.

Max Verstappen 4: Crashtappen è tornato. Elogiato per tutta la stagione poiché a detta di tutti “era maturato”, in Messico fa una prestazione a dir poco da frustato. In qualifica ingenuo più di un rookie, con un errore grave non alzando il piede. In gara mostra una rabbia inspiegabile e inutile. Al via fa danni con Hamilton, aggressivo su Magnussen dove si becca una foratura che lo mette fuori dai giochi per le posizioni di vertice. Unica nota positiva? I molti giri con le gomme hard, per il resto una marea di punti buttati in ottica terzo posto.

Sergio Perez 8,5: Non so cosa ci faccia questo pilota in Racing Point. Settimo, migliore degli altri in casa. Infiamma il pubblico, sembra quasi una divinità per i suoi discepoli. Un mostro di costanza e talento, sottovalutato. Meriterebbe il posto in un top team.

Daniel Ricciardo 8: L’urlo in qualifica per l’esclusione dalla Q3 ci mostra un Daniel molto umano e passionale. Passione che in gara trasforma in uno spettacolare ottavo posto, considerando il mezzo a disposizione. Allunga di molto il primo stint, ci prova nel finale su Perez regalando spettacolo, senza successo. Ha talento.

Pierre Gasly 7: Primo dei piloti doppiati al traguardo, arriva nono nonostante le due soste obbligate a causa della partenza con le gomme soft. In Toro Rosso sta da Dio, probabilmente non è ancora pronto per la Red Bull. Bene lontano dai riflettori.

Nico Hulkenberg 6,5: Colpito da Kvyat a 300 metri dalla fine, prende e riparte con l’ala posteriore danneggiata. Arriva decimo grazie alla penalità inflitta, giustamente, al russo. Mancherebbe alla F1.

Daniil Kvyat 5: Dopo un’ottima prima parte di stagione si sta perdendo con qualche incidente di troppo. Sembra che il “Torpedo” stia tornando.

Lance Stroll 4: Il confronto con il compagno di squadra è imbarazzante per il figlio di papà. Ma che corre a fare?

Alfa Romeo 2: Disastrosi. Oltre al fatto che la macchina sia diventata un cancello mobile recentemente riescono sempre a fare delle strategie addirittura peggiori di quelle Ferrari. Sembra che corrano per azzoppare Giovinazzi, quasi come a non volergli rinnovare il contratto, visto che siamo al 28 Ottobre e ancora non ci sono notizie.

Antonio Giovinazzi (ITA), Alfa Romeo Racing during pitstop 27.10.2019.

McLaren 4: Aspettative diverse, la realtà è molto deludente, nonostante delle ottime qualifiche.

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