MotoGP | Le pagelle del Gran Premio di Stiria: Espargaro spreca, Oliveira ringrazia.
24 Agosto 2020Nel Gran Premio di Stiria abbiamo assistito all’ennesima bandiera rossa di questa stagione, che ha spezzato la gara in due fasi. A spuntarla alla fine è stato Miguel Oliveira, che si porta a casa la prima vittoria in carriera. Alle sue spalle Jack Miller e Pol Espargaro. Disastro Yamaha, con Rossi 9°, Quartararo 13° e Morbidelli 15°.
Miguel Oliveira 10: Veloce per tutto il weekend, questa volta non viene tirato giù da nessuno e riesce finalmente a concludere una gara. Bravo a crederci fino all’ultima curva, anche se, quando hai davanti due matti come Miller e Espargaro, le speranze che vada a finire come effettivamente poi è andata sono molte. Primo pilota portoghese a vincere in Top Class, regala anche la prima vittoria al Team Tech-3, che neanche con Yamaha era riuscita a raggiungere un tale risultato.
Jack Miller 9: Migliore delle Ducati per tutto il weekend, nella “seconda gara” sa di avere qualche chance in più e ha il grande merito di mettersi davanti e non far scappare nessuno. All’ultimo giro è chirurgico su Pol Espargaro. Sfortunato, perché se Oliveira non fosse stato lì avrebbe vinto con una grande manovra. Ma con i se e con i ma non si fa la storia. Bravo comunque, con questo secondo posto entra in lotta per il mondiale.
Pol Espargaro 6: Il voto non va solo a lui, ma anche al suo team. Perché segnare +0 all’inizio dell’ultimo giro e non +0.3? Il pilota KTM stringe notevolmente curva 3 compromettendo di fatto il suo risultato finale. Probabilmente senza quella difesa sarebbe riuscito a tenersi dietro Miller con estrema facilità, soprattutto vedendo il modo in cui l’ha ripreso tra il T3 e il T4. Troppo sprecone, un motivo ci sarà se a vincere nel suo team non è stato lui.
Joan Mir 9: Che sfortuna! Ha dimostrato a tutti che finalmente un gioiello si è svezzato. Scappa con facilità, gestisce da pilota esperto fino all’arrivo della bandiera rossa. Avrebbe portato a casa la prima vittoria in Classe Regina. Penalizzato nella “Gara 2” dal fatto di non avere gomme anteriori nuove. Le sta comunque suonando al suo compagno di squadra, che non è di certo l’ultimo arrivato.
Andrea Dovizioso 5: Aveva una grandissima chance di portarsi in testa al mondiale. Ne ha avuta una ancora più grande con l’arrivo della bandiera rossa. Il podio nella “seconda gara” sembrava alla portata. Un nuovo crollo, “inspiegabile”, sul finale. Salva il salvabile grazie al fatto che Quartararo raccoglie le briciole, ma serve molto di più per lottare per il mondiale. E al momento, lui e Ducati sembrano non averlo.
Alex Rins 5,5: La scusante può ancora essere quella di non aver raggiunto il 100% della forma fisica? Il suo compagno inizia a martellare e a mostrare quella costanza che al pilota catalano è sempre mancata. Rimandato a Misano, dove mi aspetto che il pilota della Suzuki possa lottare per la vittoria.
Taakaki Nakagami 8: Stesso discorso fatto per Joan Mir. Peccato, il podio era alla portata anche per lui. Sta tenendo a galla la Honda con prestazioni quantomeno sorprendenti. Il paradosso è che ancora non ha neanche un contratto per il 2021. Arriverà?
Brad Binder 5,5: Bello, che fine hai fatto? Dopo l’exploit di Brno sembra essere tornato nell’ombra del suo compagno di squadra, perso nella sua eccessiva aggressività. Non dimentichiamo che è comunque un rookie, rimandato.
Valentino Rossi 5: Primo delle Yamaha al traguardo, fare di più è impossibile. Ma un nono posto non è di certo un risultato di cui andare fieri. Soliti problemi per il team giapponese.
Danilo Petrucci 4: Imbarazzante se paragonato con Miller e Dovizioso. Un motivo ci sarà se nel 2021 non sarà in Ducati. Ci sta che sia demotivato, ma l’anno prossimo sarà in KTM, avrà delle chance.
Fabio Quartararo 4: Non gli si possono addossare colpe che non ha. La Yamaha al Red Bull Ring non va. Punto. Nervoso per tutto il weekend, mostra segnali poco piacevoli. Comprensibile il fatto che con una moto così è impossibile lottare per il mondiale, ma il minimo per il pilota francese sarebbe quello di essere almeno la prima M1 al traguardo. E così non è. Bocciato.
Franco Morbidelli 4: Sottotono per tutto il weekend.
Maverick Vinales 10: Per il coraggio, perché ne sta passando di tutti i colori, trovando comunque la forza di andare avanti.