F1 | Le pagelle del Gran Premio d’Italia: Gasly da brividi, Ferrari non pervenuta.

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Un po’ a sorpresa, nel tempio della velocità, la vittoria va a Pierre Gasly, mai vittorioso in Formula 1. Torna alla vittoria anche l’AlphaTauri, che non portava un suo pilota sul gradino più alto del podio dal 2008. Buona la seconda posizione di Carlos Sainz, mentre c’è qualche rimpianto per Lance Stroll, che alla ripartenza si trovava al fianco di Hamilton.

Pierre Gasly 10: Assolutamente perfetto. Una gestione della seconda gara da veterano, da pilota che in quelle posizioni ci gira ad ogni weekend. Non sente la pressione: bravo alla ripartenza a non perdere tempo con Raikkonen. Fortunato, perché il team lo fa entrare, un po’ senza senso, prima che uscisse la Safety Car. Ma come si dice in certi casi, la fortuna aiuta gli audaci. Prima vittoria in Formula 1 nel giorno in cui il suo ex team, la Red Bull, porta a casa un doppio zero. Goduria doppia.

Carlos Sainz 9,5: Quella seconda posizione, con ogni probabilità, l’avrebbe conquistata anche con una gara normale. Finalmente è tornato ad essere il leader all’interno del team. Voleva la vittoria, bastava un giro in più e forse ce l’avrebbe fatta. Ma alla fine, i calcoli devi farli in macchina, non all’arrivo. Bravo comunque. Grande prestazione.

Lance Stroll 7: Voto più basso rispetto agli altri per un semplice motivo. Aveva una grandissima chance. Alla ripartenza era secondo, al fianco di Hamilton che doveva scontare la penalità. Spreca tutto prima con una brutta partenza, poi con un lungo alla Variante della Roggia in cui rischia davvero il patatrack. Alla fine il podio è il minimo sindacale? Nonostante tutto è un podio, nonostante l’occasione sciupata.

Lando Norris 7,5: La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Uno dei piloti più penalizzati dalla Safety Car e dalla bandiera rossa. Fa quel che può ma non basta. Alla fine è un ottimo quarto posto, anche se in classifica viene raggiunto da Stroll.

Valtteri Bottas 4: Anonimo. Mi chiedo se abbia corso. Parte male. Ma proprio male. Scompare curva dopo curva nel primo giro, tanto da far pensare ad un problema. Problema che non c’è. Non riesce ad effettuare un sorpasso, se non su Raikkonen. Hamilton gli arriva a soli dieci secondi, nonostante tutto. Aveva una grande chance per riaprire il mondiale. Buttata.

Daniel Ricciardo 6,5: Clamoroso come ogni volta che succede qualcosa di caotico la Renault scompaia. Ci si aspettava tanto dal team francese, su un circuito come quello di Monza che ne esalta particolarmente le caratteristiche. Grande delusione. Almeno il pilota australiano ci mette sempre una pezza, il risultato finale non è così male.

Lewis Hamilton 8: Giustamente penalizzato, errore del team. Lui non fa storie, ma anzi, si mette giù e macina secondi su secondi, sorpassi su sorpassi. Alla fine, nonostante tutto, arriva a soli 17 secondi dalla vetta. In cuor suo, credo che si sia divertito più di quando domina le gare dallo spegnimento dei semafori alla bandiera a scacchi. Anche questa volta è perfetto.

Esteban Ocon 5: Comportamento stupido in qualifica, anonimo in gara. Mai in grado di tenere il passo del compagno di squadra. Inoltre, dopo la bandiera a scacchi, si lascia andare ad un inutile sfogo con il team. Non va bene.

Daniil Kvyat 7: Il compagno vince, lui no. Ma la differenza sta nel non aver avuto la fortuna del pilota francese. La sua è una buona gara.

Sergio Perez 5: Deludente, ma in condizioni normali lottava per il podio. Sicuramente è il più sfortunato della giornata. Pit-stop lento che gli fa perdere posizioni, Safety Car e bandiera rossa non lo aiutano di certo. Peccato, perché in una condizione del genere il podio era alla portata.

Nicholas Latifi 7: Si mette dietro il compagno Russell, bissa l’11esimo posto del debutto in Formula 1. Non male.

Kimi Raikkonen 7: Lotta con le unghie e con i denti, ma alla fine non porta a casa nulla. Strategia sbagliata quella da parte del team di montare gomme soft. Da apprezzare la correttezza e l’aggressività con la quale lotta.

Red Bull Racing 3: Imbarazzanti per tutto il weekend. Senza il “party mode” dovevano lottare per Pole Position e vittoria, invece perdono anche lo status di seconda forza del mondiale. Vedremo se al Mugello riusciranno a riscattarsi.

Charles Leclerc 4: Grave errore, poco da dire. Probabilmente non sarebbe riuscito comunque ad arrivare in zona punti, basta guardare Raikkonen che fine ha fatto.

Scuderia Ferrari 2: Doppio zero sulla pista di casa.

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