Joan M1r: cosa aspettarsi nel 2021?
9 Gennaio 2021Nel 2020 Joan Mir si è laureato per la prima volta “Campione del mondo MotoGP”. Sarà in grado di ripetersi?
Alla sua sola quinta stagione nel motomondiale, il pilota di Palma di Maiorca è riuscito a riportare la Suzuki sul tetto del motociclismo esattamente 20 anni dopo Kenny Roberts JR. La casa motociclistica con sede ad Hamamatsu (Giappone) torna a vincere sia il campionato piloti che la classifica riservata ai team. Un risultato difficile da immaginare quando la Suzuki, nel 2015 e dopo 4 anni di stop, tornava in MotoGP e ripartiva da 0 con un progetto affidato al Team Manager Davide Brivio. La crescita è stata tale da portare in pista nel 2020 una moto molto affidabile, molto costante e che ha come sua caratteristica principale la maneggevolezza del telaio, la quale è riuscita anche a colmare il gap di un motore non troppo brillante. Caratteristica fondamentale è stata dunque la costanza nei risultati, che potrebbe essere ancor più importante in vista di un calendario più lungo nel 2021. La line-up dei piloti è stata riconfermata, e tra i due spagnoli (Joan Mir e Alex Rins) c’è tanta amicizia quanta rivalità. Sembra però che nel 2021 ottenere il titolo iridato possa essere più complicato di quanto lo sia stato nel 2020.
Separazione in casa:
La prima difficoltà da affrontare sarà l’addio del Team Manager, Davide Brivio, che lascia le due ruote per approdare nel mondo della Formula 1. La Suzuki non potrà contare più sull’italiano, il quale ha contribuito notevolmente alla crescita del team. Ma con ogni probabilità, ha lasciato al suo successore una moto competitiva almeno per il prossimo anno.

Stessi rivali, nuove moto:
La Suzuki non è stata l’unica casa costruttrice in lotta per il titolo nel 2020, e di certo non lo sarà nemmeno nel 2021. Nella stagione passata le più vicine in assoluto sono state le Yamaha e probabilmente lo saranno ancor di più nella prossima stagione. La line-up Yamaha è la stessa visto il solo scambio interno Rossi-Quartararo, i quali, assieme a Vinales e Morbidelli, correranno ad armi pari senza timore di lottare per il titolo, con la speranza che la Yamaha migliori la sua affidabilità e la gestione delle gomme.
Che fine ha fatto Marquez?
Ed ecco la variabile che, secondo la maggior parte degli appassionati delle due ruote, può condizionare un intero campionato: il rientro di Marc Marquez. Il campione spagnolo ha dovuto interrompere la sua striscia di 4 titoli mondiali consecutivi a causa di un infortunio. Quella che poteva sembra una “banale” frattura all’omero si è rivelata invece un vero calvario: dopo aver provato a tornare in pista a soli quattro giorni dall’operazione e ad aver dovuto rinunciare a tale impresa, le condizioni del braccio destro non sono migliorate quanto ci si aspettava e il pilota di Cervera si è sottoposto a una seconda e ad una terza operazione. Le condizioni fisiche di Marc sono tutt’ora sconosciute mentre c’è chi già ipotizza un rientro dopo le prime gare del 2021. Nonostante ciò, nessuno mette in dubbio le sue abilità di poter lottare per il titolo anche con qualche gara in meno.

E le Ducati?
Di certo non è stata una stagione brillante quella passata in casa Ducati. Dopo l’infortunio di Marquez ci si aspettava che questa potesse essere la stagione giusta per Andrea Dovizioso, il quale però non ha vissuto una stagione così gloriosa e dopo sole tre gare ha annunciato che non avrebbe rinnovato con il team di Borgo Panigale per il 2021. Ha concluso la stagione con una sola vittoria e con il quarto posto in classifica piloti. Avere un motore straordinariamente potente non è più così efficace e nelle piste dove si mette alla prova il telaio il rischio è quello di perdere troppe posizioni. La Ducati prova a voltare pagina per il 2021; i due piloti del team Pramac, Bagnaia e Miller, vengono promossi nel team ufficiale mentre Johann Zarco passa in Pramac al fianco di Jorge Martin. Enea Bastianini e Luca Marini formeranno la line-up del team Avintia e proveranno a mettersi in mostra.
