E se Hamilton non avesse lasciato la Mclaren nel 2013? /1
11 Gennaio 2021Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se Hamilton non avesse sposato il progetto Mercedes? Chi avrebbe vinto 5 mondiali degli ultimi 6? Proviamo ad ipotizzarlo…
Disclaimer: questo articolo ho provato a scriverlo sì usando la fantasia, ma cercando anche di rimanere nel plausibile (quindi no, non ci sarà nessun Raghunathan campione del mondo). Inoltre, sarà una “miniserie” divisa in varie puntate, dove racconterò circa 2/3 stagioni; detto ciò, partiamo!
è il 4 ottobre 2012, il Kaiser, Michael Schumacher, ha appena annunciato ai microfoni il suo ritiro. Incomincia a correre voce tra i media che, come sostituto, il team starebbe puntando Lewis Hamilton, campione del mondo nel 2008 con Mclaren e ancora militante nel team britannico. Sono giorni di trattative frenetiche, l’inglese non è convinto della destinazione; le frecce d’argento sono ancora un team di centro gruppo e lasciare un team di prima fascia come quello di Woking non sembra al pilota britannico un’ottima idea. L’unico termine che potrebbe spostare l’ago della bilancia è il progetto messo sul tavolo per l’era ibrida, secondo il quale la Mercedes sarebbe diventata nel giro di un anno un team dominante. Il pilota di Stevenage è intrigato dall’idea di tentare una mossa che per molti non avrebbe avuto senso, per poi trovarsi a dominare i campionati successivi. Tuttavia, per tutelarsi, Mercedes decide di trattare con Nico Hulkenberg, pilota tedesco di belle speranze, messosi in mostra soprattutto per la pole ottenuta nel 2010 nel circuito di Interlagos, in Brasile. Questa trattativa, però, vuole essere tenuta in segreto dai vertici del team, per evitare malumori in sede di contrattazione, compromettendo la trattativa inesorabilmente.
Il 20 dicembre ancora non si è arrivati ad una conclusione, l’inglese continua ad essere poco convinto dall’idea di entrare in un team meno forte dell’attuale e neanche il progetto lo convince più così tanto; nessuno può diminuire il gap dai team rivali in così poco tempo, figuriamoci addirittura diventare un team dominante. Il giorno di Natale la Bild, giornale tedesco, lancia nella sua edizione online una notizia “Hulkenberg in mercedes, se le trattative con Hamilton non dovessero andare a buon fine”: Hamilton si toglie ogni dubbio e la trattativa salta.

Mercedes completa il piano b e crea una line-up tutta tedesca, con una certa felicità da parte dei piani alti. Sergio Perez, che sarebbe stato il sostituto scelto da Mclaren in caso di partenza di Hamilton, rimane senza sedile, ottenendo però, grazie al suo passato come pilota della Ferrari Driver Academy, il ruolo di terzo pilota a Maranello, con una buona prospettiva di promozione a titolare nel 2014, al posto di Felipe Massa. Il brasiliano aveva già infatti preannunciato al team di voler andare via da Ferrari da lì a poco. Sauber, scuderia che aveva sondato il profilo del neo pilota Mercedes, annuncia il rinnovo di Kamui Kobayashi, a cui viene affiancato Esteban Gutierrez.

Vettel domina in lungo e in largo la stagione 2013, vincendo il suo 4° titolo mondiale di fila, mentre Mercedes conquista ben 7 pole position, convertendole in 3 vittorie. La Mclaren affronta un annata difficile contro ogni previsione e finisce solo 5° in campionato, senza mai arrivare sul podio. Hamilton incomincia a sviluppare qualche malumore, ma riservando ancora le sue speranze nel cambio di regolamento che rivoluzionerà il campionato, portando i motori turbo-ibridi.

Nella silly season del 2014 Felipe Massa passa alla Williams, liberando il posto per Sergio Perez accanto a Fernando Alonso. Lotus conferma la sua coppia formata da Raikkonen, dopo un lungo ballottaggio con Pastor Maldonado, e dal francese Grosjean. Il venezuelano trova però spazio in Sauber; la squadra svizzera ha infatti un disperato bisogno di fondi e trova nei ricchi sponsor venezuelani la giusta fonte di soldi. Il pilota di Maracay affianca Esteban Gutierrez e va ad occupare il posto lasciato vacante da Kamui Kobayashi, che si è accasato alla Caterham assieme a Marcus Ericsson, pilota svedese di belle speranze. La Force-India si aggiudica il giovane pilota Kevin Magnussen, che abbandona l’orbita Mclaren, nella quale vedeva poco spazio di debutto a breve termine, e Adrian Sutil. Durante la stagione Mclaren parte bene, ottenendo un doppio podio in Australia, con Hamilton in seconda posizione e Jenson Button direttamente dietro di lui, ma finisce in campionato solo al 5° posto, così come l’anno precedente. Nel frattempo la scuderia di Brackley domina tutto il campionato con 16 vittorie su 19 ed una sola pole position lasciata per strada. Il campionato viene deciso solo nel gran premio di Abu Dhabi, in un affare solo Mercedes con Rosberg incoronato world driver champions 2014 e Nico Hulkenberg secondo per soli 5 punti.

[…] confermato ciò che avevamo ipotizzato nella serie di articoli in cui provavamo ad immaginare cosa sarebbe successo se non avesse mai sposato il progetto Mercedes, dicendo che non avrebbe un altro mondiale accanto al suo nome e che sarebbe ancora un campione del […]