Valtteri Bottas – A caccia del finlandese perduto
13 Gennaio 2021Dall’esordio in Williams nel 2013 fino alle delusioni del 2020, passando per 9 Gran Premi vinti e qualche occasione sprecata…

Il 2020 è stato per tante persone un anno difficile, e lo è stato anche per Valtteri Bottas. Le alte aspettative di inizio stagione, il confronto con Hamilton, qualche errore di troppo, le critiche e le delusioni, oltre a un po’ di sfortuna, hanno affossato la stagione del finlandese.
2 vittorie stagionali, la prima in Austria nel Gran Premio inaugurale della stagione e la seconda in Russia, ben 5 Pole (pareggiando il proprio record stagionale ottenuto nel 2019, nonostante il calendario più corto causato dalla pandemia) e il secondo posto nel mondiale piloti non gli sono bastati per evitare le critiche dei media, che non lo ritengono all’altezza del posto in Mercedes. Senza ombra di dubbio ci si aspetta di più da chi ha l’onore di avere il sedile della macchina al momento più veloce in pista, ma se Mercedes nel 2017 gli ha mostrato fiducia, e continua tutt’ora a farlo rinnovando il suo contratto di anno in anno, forse c’è qualcosa di ancora inespresso del suo talento, e forse i risultati non sempre positivi sono spesso frutto di sfortuna o decisioni sbagliate…
Bottas sbarca in Formula 1 nel 2013 a fianco di Maldonado a bordo della Williams. La FW35 non è sicuramente la vettura più veloce in griglia, rendendo anonima la stagione del nativo di Nastola. L’anno successivo conquista il primo podio della carriera, in Austria, battendo anche il nuovo compagno di squadra Felipe Massa. Un’ottima stagione, forse il suo biglietto da visita per gli anni seguenti, che chiude al quarto posto con 186 punti in classifica generale. 2015 e 2016 non sono anni brillanti, né per la monoposto storica di Grove, né per le prestazioni di Bottas, che non ha ancora conquistato la prima vittoria in carriera. L’occasione della vita gli si presenta nel 2017, quando prende il posto del ritirato campione del mondo Nico Rosberg in Mercedes, al fianco di Lewis Hamilton. 3 le vittorie di Woodman con 4 Pole position, non deludendo la fiducia di Toto Wolff e del team Mercedes. Nonostante il 2018 negativo, 0 vittorie, viene riconfermato per il 2019, la sua stagione più vincente, salendo 4 volte sul gradino più alto del podio e successivamente per il 2020 (come detto in precedenza solamente 2 vittorie).

Non delle brutte statistiche, ma ricordiamo che nei 4 anni in Mercedes il suo compagno di squadra ha vinto 4 titoli mondiali e 42 gare, annientando Bottas e le sue misere 9 vittorie. Che Hamilton sia un fuoriclasse non è in discussione, ma Bottas potrebbe fare di più. Non è al suo livello, oppure è già il massimo che un pilota nella sua situazione possa fare?
Aspettandoci da Bottas la sua migliore stagione di sempre per zittire i suoi hater e chi lo mette in discussione, dopo che lui stesso si è dichiarato deluso delle prestazioni negli ultimi anni, ora ci si aspetta tanto, sperando di rimanere stupiti positivamente rimandiamo le considerazioni al prossimo anno. Magari chissà… con un nuovo campione del mondo?
[…] si espande a dismisura anche a danno tuo, di te che sei il suo compagno di scuderia. Così Valtteri Bottas, da pilota, è diventato “gregario […]
[…] (e ha anche avuto la possibilità di vincere la gara) la domanda che tutti si sono posti riguarda le difficoltà di Valtteri Bottas. Perché il finlandese ha avuto così tanti problemi rispetto ad Hamilton? È davvero tutto […]