E se Rossi fosse rimasto in Yamaha nel 2011?
19 Gennaio 2021Proviamo a immaginare cosa sarebbe successo se a metà del 2010 Valentino Rossi avesse deciso di non firmare con la Ducati ma di rimanere in casa Yamaha
Agosto 2010: Valentino Rossi si sente “di troppo” in Yamaha e decide di cambiare aria, firmando un contratto biennale con la Ducati. Sappiamo tutti come andò a finire: furono due stagioni difficilissime e senza nemmeno una vittoria. Sono trascorsi ormai 10 anni e può essere interessante fare delle ipotesi su come sarebbe potuta proseguire la carriera del “dottore” se non fosse passato alla Ducati.
Partiamo dal presupposto che se Rossi avesse trascorso il biennio 2011-2012 con la Yamaha, ci sarebbe stata una griglia molto diversa rispetto a quella che poi abbiamo avuto, per esempio Ben Spies non avrebbe avuto posto nel team ufficiale Yamaha e di conseguenza Crutchlow nel 2011 e successivamente Dovizioso nel 2012 non avrebbero potuto accasarsi al team Yamaha Tech3, che probabilmente – non lo scopriremo mai – avrebbe confermato Spies. La sella ufficiale della Ducati avrebbe potuto essere contesa da uno dei piloti appena citati, ma anche questa è una supposizione che non troverà mai conferma. Tornando a Valentino Rossi, è facile pensare che rimanendo in sella alla Yamaha avrebbe avuto vita nettamente più facile, senza però dimenticare che nel 2011 Casey Stoner in sella alla Honda era in una condizione di forma strepitosa e per questo viene difficile immaginare un Rossi in piena lotta per il campionato, anche se in sella alla “sua” moto. Più facile invece è pensare a Valentino che avrebbe potuto competere a livello del suo compagno di squadra Jorge Lorenzo – come d’altronde aveva fatto nelle tre stagioni precedenti – e che sarebbe potuto stare costantemente tra i primi tre/quattro posti.

Nel 2012 la situazione sarebbe potuta essere diversa, visto l’infortunio di Stoner e la Yamaha che aveva ritrovato una buona prestazione con il ritorno ai motori 1000cc: probabilmente Rossi si sarebbe giocato il campionato con Jorge Lorenzo, che poi ha effettivamente vinto il titolo quell’anno. Non è da escludere che questi due anni di convivenza, sommati ai precedenti tre, avrebbero potuto anticipare la partenza di Lorenzo dalla Yamaha verso altri team, visto il rapporto non idilliaco tra i due a quel tempo. Ipotizzare anche la possibile destinazione di Lorenzo è quasi impossibile, però è facile credere che visto il livello di Lorenzo in quel periodo molti team avrebbero fatto più di uno sforzo per averlo.
Dopo aver immaginato tutto questo, è opportuno pensare anche a come Rossi avrebbe potuto reagire alla fine del 2012 dopo 9 stagioni in Yamaha tutte al top, 7 titoli (forse di più) e innumerevoli vittorie: all’alba dei 34 anni avrebbe potuto decidere di appendere il casco al chiodo e concludere la carriera da vincente. Nel caso in cui avesse invece deciso di continuare anche nel 2013 la sfida sarebbe stata ancora più difficile, dato che un ragazzo di nome Marc Marquez era appena sbarcato nella classe regina ed aveva già dimostrato di cosa era capace. Ricordiamo che nel 2013 Marquez ha vinto il campionato mentre i suoi avversari – Lorenzo e Pedrosa – lottavano contro guai fisici e Rossi riprendeva le misure con la Yamaha dopo essere tornato quello stesso anno sulla moto giapponese. I due anni precedenti vissuti in Ducati avevano lasciato sicuramente qualche strascico quindi è ipotizzabile che Rossi – stando sempre sulla Yamaha senza parentesi di mezzo – avrebbe potuto essere molto più competitivo, forse a livello dei tre rivali, non lo sapremo mai…

Dal 2014 in poi è difficile immaginare qualcosa di diverso da quello che effettivamente è accaduto: Rossi aveva ormai ritrovato il feeling con la Yamaha di conseguenza i suoi risultati si possono considerare veritieri. Certo, senza quei fatidici due anni si sarebbe ritirato prima: Rossi stesso ha dichiarato che quelle stagioni così difficili gli hanno dato la motivazione per continuare così a lungo. Ci sarebbe da verificare come sarebbe andata la carriera di Lorenzo se avesse continuato ad avere Valentino come compagno di squadra: come detto prima non è da escludere che vista la rivalità accesa con l’italiano, Jorge avrebbe potuto muoversi lontano dalla Yamaha.
Insomma, è tanto affascinante quanto difficile pensare a quello che poteva essere e non è stato, ma in fin dei conti Rossi in Ducati ci è andato e se oggi è ancora in pista a oltre 40 anni lo dobbiamo anche a quei due anni disastrosi.