Vandoorne: un talento che brilla in Formula E
21 Gennaio 2021Sottovalutato in Formula 1, il pilota Belga sta sorprendendo nella nuova frontiera elettrica del motorsport
Il curriculum di Stoffel Vandoorne non è certo cosa da poco nel mondo del motorsport: è un pilota che si è sempre dimostrato molto versatile alla guida di tipologie di vetture a volte anche completamente diverse…
Vandoorne vince la Formula 2, quella che allora si chiamava ancora GP2, nel 2015 con il team Art GP con ben 341.5 punti in un campionato letteralmente dominato, con il secondo classificato, l’americano Alexander Rossi, che ne raccolse solo 181.5. Per fare una comparazione, Mick Shumacher si è laureato campione con “soli” 215 punti ottenuti con lo stesso sistema di punteggio che c’era già con Vandoorne, ma in un campionato, quello 2020, che prevedeva 12 round, uno in più rispetto a quello vinto dal belga.
Quell’anno Vandoorne realizzò un simile capolavoro vincendo ben 7 gare (tutte Feature Race) e ottenendo un totale di 16 podi (6 secondi posti e 3 terzi posti oltre alle 7 vittorie) e 4 pole position; inoltre concluse fuori dai punti in una sola occasione, (a Silverstone, nella sprint race), dove chiuse nono. Un campionato durante il quale demolì ovviamente anche il compagno di squadra, Nobuharu Matsushita, che chiuse 9° con soli 68.5 punti dopo un confronto impietoso. Tutt’oggi è l’unico pilota di Gp2/Formula 2 ad aver chiuso il campionato con più di 300 punti.
Nel 2016 corre una stagione nella Superformula giapponese, concludendo quarto. Lo stesso anno arriva l’occasione della vita e debutta in Formula 1 sostituendo Alonso al Gran Premio del Bahrain dopo l’incidente che aveva coinvolto lo spagnolo nel gran premio di Australia. Nel suo primo gran premio, anche se arruolato con pochissimo preavviso, riesce a battere il compagno di squadra Button in qualifica e conquista anche il suo primo punto in carriera. Per il 2017 affianca stabilmente Alonso su una Mclaren non affidabile e non competitiva: entrambi i piloti faticano a competere per la top ten e la scuderia chiude la stagione penultima con soli 30 punti, 13 dei quali conquistati da Vandoorne. Anche il 2018 è un anno sofferto e il belga riesce a chiudere solo 4 volte nella zona punti, ottenendone 12.



Dopo l’annuncio del ritiro di Alonso, la scuderia di Woking decise di provare qualcosa di nuovo per il 2019 con la nuova line up Sainz – Norris. Fu così che Vandoorne, come moltri altri ex-piloti di F1, fu costretto a riciclarsi in Formula E continuando ad avere solo un ruolo marginale, nel suo caso terzo pilota Mercedes, nel circus della massima categoria del motorsport.
La prima stagione corsa con auto elettriche è sicuramente una novità e l’ex Mclaren fatica a trovare il ritmo adatto, complice anche una vettura non molto performante con la quale però riesce anche ad andare a podio nell’Eprix di Roma. Ma a volte la sorte dopo che tutto sembra caderti addosso riesce a farti risorgere grazie a qualche sorpresa: per il campionato di FE 2020, infatti, corre con il nuovo team della Mercedes al fianco del campione di Formula 2 2019, Nick de Vries. Con un auto che si conferma all’altezza del marchio, riesce ad ottenere una vittoria e due terzi posti che valgono il titolo di vicecampione di Formula E. La stessa coppia di piloti è stata riconfermata anche per il 2021, segno che la Mercedes punti ad una continuità anche in quest’altro campionato per arrivare anche alla vittoria, cosa assolutamente non impossibile; anzi è molto probabile (e diciamolo, lo speriamo tutti) che Stoffel riesca a puntare più in alto per il 2021. Aspettiamo il titolo.

