Fantasy MotoGP: chi sarà in griglia nel 2022?
5 Febbraio 2021Il 2022 sarà un’annata di grandi cambiamenti per la MotoGp, molti contratti di piloti e team infatti scadranno. Andiamo ad ipotizzare le possibili line-up.
Honda: M.Marquez, P.Espargaro
Molto probabile che per la casa dall’ala dorata vengano confermati i piloti che correranno nel 2021, ossia Marc Marquez e Pol Espargaro. Non c’è neppure bisogno di dire che si punterà principalmente sul primo, ma il minore degli Espargaro avrà una buona occasione per mettersi in mostra l’anno prossimo, e con un eventuale forfait a inizio stagione di Marc, sarà lui il pilota di riferimento. Dopo un 2020 deludente, la squadra ha bisogno di punti e di un buon secondo pilota. Se Pol riuscirà ad esserlo, sicuramente la sella sarà sua anche nel 2022.

Yamaha: Quartararo, Morbidelli
Più imprevedibile rispetto alla Honda è invece la Yamaha, che a meno di incredibili stravolgimenti schiererà Quartararo, ma la seconda sella potrebbe essere messa in discussione, soprattutto se le prestazioni di Viñales e di Morbidelli del 2020 si dovessero ripetere anche nel 2021. L’italiano infatti, si è comportato alla grande, risultando alla fine la miglior Yamaha della stagione, al contrario dello spagnolo che ha spesso ottenuto piazzamenti molto al di sotto delle aspettative.
Nonostante abbia già un contratto firmato, è probabile che Maverick si dovrà guadagnare la riconferma in pista, perché la casa di Iwata non possono farsi scappare un talento come Frankie, che potrebbe cominciare a scalpitare se non arrivasse la promozione nel team ufficiale. Inoltre, se anche con dei risultati non convincenti la Yamaha volesse tener fede al contratto, potrebbe essere lo stesso Viñales a voler cambiare aria. Considerando quindi tutti i fattori in gioco, l’ago della bilancia sembrerebbe pendere dalla parte del Morbido.

Ducati: Miller, Bagnaia
Per quanto riguarda la casa di Borgo Panigale, la conferma dei piloti che correranno nel 2021 sembra più che probabile, con un Miller in crescita e un Bagnaia che ha già dimostrato di saper andare fortissimo e che nel 2021 dovrà lavorare molto sulla costanza di rendimento, il suo principale difetto fino a questo momento. La coppia è giovane e affiatata, con una moto competitiva può davvero fare faville in futuro.

Suzuki: Mir, Rins
Se abbiamo dato per quasi per scontata la coppia che formerà la Ducati, quella che formerà la Suzuki è ancora più probabile: Joan Mir e Alex Rins hanno dimostrato di saper guidare al meglio questa moto, portandola ad altissimi livelli. Inoltre i due sono in buoni rapporti e ancora giovani, a meno di clamorosi cambiamenti, rimarranno insieme in Suzuki anche nel 2022, verosimilmente anche più a lungo.

KTM: Binder, Oliveira
Anche per KTM non sembrano essere vicini cambiamenti drastici, la line-up formata da Binder e Oliveira è ancora abbastanza giovane, e entrambi hanno dimostrato di saper vincere una gara. Nel 2022 la casa austriaca probabilmente potrebbe puntare al titolo, e sia il sudafricano che il portoghese hanno un’intera stagione per migliorarsi sotto diversi aspetti e farsi trovare pronti a vincere quando sarà il momento. Entrambi hanno ottime prospettive per il proprio prossimo fututro.

Aprilia: Vinales, A. Espargaro
Per la casa italiana il biennio 2021-2022 deve obbligatoriamente essere un trampolino di lancio per raggiungere quei risultati tanto sperati e fare il salto che si cerca da tempo. Ma per fare buoni risultati servono piloti all’altezza, ed è improbabile che il buon Savadori riesca ad essere confermato per il 2022. Al contrario Aleix sembra essere quasi una certezza: nonostante non sia tra i migliori, corre con Aprilia da molto tempo, ha tanta esperienza alle spalle, una grande tenacia e voglia di lottare. A lui va però affiancato un vero pilota su cui puntare, che nei piani iniziali era probabilmente Iannone, ma data la sua squalifica è necessario un cambiamento.
La maggior parte dei Top Rider sarà già sistemata, così come i migliori giovani, ma c’è ancora una speranza: se Maverick Viñales decidesse di non rinnovare con Yamaha, l’unica opzione sembrerebbe proprio Aprilia. Sicuramente Maverick porterebbe una buona esperienza, grande talento e sentirebbe meno la pressione all’ interno di un team di seconda fascia, fatto che potrebbe notevolmente migliorare le sue prestazioni. Ma Viñales accetterà di passare in un team così poco competitivo e con poche certezze? Se il 2021 sarà positivo per Aprilia, potrebbe pensarci, e chissà che non sia la scelta migliore per entrambe la parti.

Si può notare come i posti dei team ufficiali siano perlopiù bloccati, e quindi alcuni big, Dovizioso ad esempio, potrebbero quindi essere costretti a ripiegare sui team satellite.
Honda LCR: Nakagami, Alex Marquez
Il team di Cecchinello avrà tra le sue fila Nakagami e Alex Marquez nel 2021, entrambi giovani talentuosi ma che hanno bisogno di continuità ed esperienza, quindi è probabile che entrambi continuino con la stessa squadra, magari equipaggiati con moto ufficiali, anche nel 2022.

Yamaha Petronas: Bastianini, Dovizioso
Per quanto rigurda il team satellite della Yamaha, ci sono molte strade percorribili, ognuna delle quali dipende anche da fattori che al momento non possiamo prevedere, ma è molto probabile che i piloti non saranno gli stessi del 2021. Per Rossi il ritiro è più che un opzione, dato che avrà 43 anni, mentre Morbidelli potrebbe essere promosso se ripetesse anche nel prossimo anno le prestazioni della stagione appena conclusa. Così la squadra si ritrovebbe a dover rifare completamente la propria line-up, magari scegliendo una filosofia abbastanza classica: un buon giovane affiancato da un “senatore” esperto.
Per quest’ultimo ruolo Andrea Dovizioso sembra perfetto: più di 10 stagioni alle spalle in MotoGp, abile nello sviluppo, ancora competitivo (anche se sarà da valutare questo punto dato che non prenderà parte alla stagione 2021) e libero da qualunque contratto. Per quanto riguarda la giovane prospettiva, chi meglio di Enea Bastianini? Non vincolato all’academy VR46, campione del mondo Moto2 e una stagione intera già alle spalle in MotoGpP(quella del 2021 con Avintia). La coppia potrebbe essere molto intrigante, con il buon vecchio Dovi che potrebbe così sfidare a parità di moto due dei migliori giovani attuali, Quartararo e Morbidelli.

Pramac: Zarco, Martin
Johann Zarco e Jorge Martin guideranno per la Pramac nel 2021, e quasi sicuramente anche nel 2022. I due formano una bella coppia, con il francese più esperto e che sarà ormai al suo secondo anno in Ducati, mentre Martin, che sicuramente imparerà dal compagno, sarà probabilmente riuscito a capire meglio la sia la moto ma anche la categoria in generale e potrebbe portare a casa risultati importanti, visto ciò che ha dimostrato nelle categorie minori.

VR46: Marini, Bezzecchi
Ci sono molti dubbi riguardo al team di Vale che dovrebbe approdare in MotoGP proprio nel 2022. Il primo riguarda la casa costruttrice che fornirà le moto alla squadra, anche se sembra molto probabile un accordo con Suzuki, che ha dimostrato di avere una moto competitiva e sicuramente dal punto di vista del business la partnership con VR46 sarebbe vantaggiosa anche per la squadra giapponese.
Un altro importante nodo da sciogliere sono i piloti: si punterà sui giovani provenienti dai team delle classi minori, scelta più rischiosa perché è difficile che riescano da subito a essere conpetitivi, oppure verranno scelti piloti più esperti, magari in grado di portare migliori risultati? Una certezza è che Marini sarà della partita, dato che avrà già alle spalle una stagione nella classe regina, ma anche per motivi di parentela. Per quando riguarda il secondo pilota, è probabile che venga selezionato quello che al momento è il migliore dei giovani di Moto2/Moto3, ossia Marco Bezzecchi: talento puro, giovane, voglioso di fare bene. Chissà che non siano proprio loro, Marini, Bezzecchi e VR46 le sorprese del 2022.

Tech 3: Petrucci, Gardner
Il team francese su troverà probabilmente di fronte a una scelta importante, che riguarda proprio uno dei suoi due piloti del 2021: Iker Lecuona. Lo spagnolo non ha convinto nel 2020, mentre Remy Gardner ha brillato nella seconda parte di stagione in Moto2, tanto da entrare nell’orbita KTM. Un segnale? Probabile. L’australiano è giovane e promette molto bene, e se affiancato ad un veterano come Petrucci, potrebbe venire fuori una gran bella squadra per il team satellite KTM. Lecuona è chiamato ad una grande stagione, altrimenti la riconferma è lontana.

Team Gresini: Di Giannantonio, Lecuona
La seconda squadra che debutterà nel 2022 è il Team Gresini, che ancora deve ufficializzare con quali moto correrà, ma data la collaborazione con Aprilia, è probabile che sia proprio la casa italiana a proporgli il mezzo, magari ufficiale, dato che hanno bisogno di dati per lo sviluppo e la crescita che ormai da tanto stanno cercando. Ma partiamo dalle certezze. Sicuramente avranno in squadra il rookie of the year di Moto2 2019 Fabio Di Giannantonio (che ha già firmato il contratto), ma da chi sarà affiancato?
Non ci sarà una grandissima scelta, con i migliori giovani e i Top Rider già blindati, e il Team Gresini si trova a dover ingaggiare quasi obbligatoriamente un giovane. Ma avere due rookie nella stessa squadra può non essere la cosa migliore, e quindi l’opzione più adatta sembra Iker Lecuona: è probabile che sia in uscita dalla KTM, nel 2022 avrà 2 stagioni in MotoGP nel suo curriculum. Questi giovani potrebbero essere il futuro dell’Aprilia: la moto sarà alla loro altezza?
[…] Per il 2021 gli aspetta l’ennesima sfida della sua vita, ma chissà che non sia proprio questo l’ambiente giusto per aiutarlo a ritornare ad alti livelli. […]