“Un diamante è per sempre…”, ma non in Formula 1

“Un diamante è per sempre…”, ma non in Formula 1

25 Febbraio 2021 0 Di Redazione

Nella storia della Formula 1 ci sono state livree memorabili che hanno lasciato il segno nella storia, ciascuna per diverse motivazioni, ma una su tutte verrà ricordata come la più brillante: la Jaguar indiamantata.

Il principato di Monaco è da sempre la terra del glamour e degli eccessi, e proprio per questo motivo è esattamente al Gran Premio di Monaco del 2004 che viene messa in atto la geniale, almeno in teoria, idea della Jaguar, di esibire un qualcosa di inedito in pista.

La storia ha inizio a partire dalla collaborazione del team Jaguar con la produzione cinematografica del film “Oceans Twelve”, un film uscito in quel periodo con un cast importante, con attori del calibro di George Clooney, Brad Pitt, Julia Robert e Matt Stone. La Warner Bros, compagnia produttrice della pellicola, decise di pubblicizzare l’uscita del proprio film cercando con connubio tra cinema e f1.

La trovata pubblicitaria però non si limitò al colorare la livrea della Jaguar con il colore rosso e a stamparci il brand del film sul musetto, bensì aggiunse un tocco di sfarzo incredibile alla vettura: un diamante dal valore di $300,000 incastonato proprio sull’anteriore della monoposto. Il concetto alla base cercato dallo sponsor fu quello di collegare la trama del film, che parla di furti di merce di grande valore, a una pietra preziosa dal valore stratosferico.

Ovviamente una monoposto di Formula 1 arricchita con un bel diamante brillante destò scalpore nel paddock. Tutti i riflettori del weekend furono puntati sul box Jaguar, che con la trovata pubblicitaria mai vista prima, fu la star di Monaco per un giorno.

Il pensiero comune sarebbe quello di dire: “Beh, che trovata pubblicitaria sensazionale!”. La risposta è sì, ma non del tutto convinto.

Il vero colpo di scena avvenne durante il giorno di prove libere del venerdì. Christian Klien, pilota della Jaguar (il compagno di squadra dell’epoca era Mark Webber), scese in pista con la propria vettura, su cui era incastonato il diamante. Arrivato alla curva Loews (il famoso tornante strettissimo), nel corso del suo primo giro, perse il controllo della vettura, sbattendo la macchina contro il limite della pista.

Da quel momento del diamante non si ebbe più nessuna notizia, l’unica certezza è che non fu mai più ritrovato e mai riconsegnato al box con il resto della monoposto. Se sia stata la collisione a sbalzarlo fuori dal suo loculo o un addetto alla pista a intascarselo non è tutt’ora noto, ma la storia della Jaguar e del suo brillante sparito resterà nella storia del Circus.

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