Le stelle americane delle due ruote
20 Marzo 2021La presenza degli americani nel Motomondiale negli ultimi anni è diminuita, ma non dimentichiamoci che l’America ci ha regalato talenti come Kevin Schwantz, Kenny Roberts, Eddie Lawson e tanti altri.
Anche se ad oggi non è presente nessun americano sulla griglia di partenza della MotoGP, non dimentichiamo che la scuola americana del motociclismo in passato ha regalato al Motomondiale grandi talenti e campioni del mondo.
Ricordiamone qualcuno e le imprese che hanno compiuto.
I primi americani sbarcarono in 500cc nella seconda metà degli anni ‘70: il primo ad andare a punti e a conquistare la prima vittoria fu Pat Hennen.
Fu l’inizio dell’invasione statunitense, come evidenzia l’albo d’oro che li ha visti aggiudicarsi 13 mondiali piloti della classe regina dal 1978 al 1993.
Kenny Roberts

Il primo campione del mondo americano e da molti considerato il capostipite della scuola americana fu Kenny Roberts.
Il pilota californiano fece il suo debutto nel Motomondiale nel 1978, lui che veniva dal campionato frat-track degli Stati Uniti, divenne campione del mondo da rookie in sella alla Yamaha.
Conquistò il titolo anche nei due anni successivi, 1979 e 1980 sempre in sella alla Yamaha.
Decide di appendere il casco al chiodo nel 1983 con un bottino di 24 vittorie in 68 gare disputate.
Dopodiché diventa un manager di successo e porta suo figlio Kenny Roberts Junior nel Motomondiale facendolo esordire in 250cc nel 1993.
Kenny Roberts Junior

Dopo aver fatto il suo debutto in 250cc senza ottenere grandissime prestazioni, nel 1996 passa in 500cc.
Corre in Yamaha per un anno,poi si unisce al team del padre con cui riesce ad ottenere risultati modesti.
Il grande salto lo fa nel 1999, quando sale in sella alla Suzuki e nel 2000 diventa campione del mondo.
E’ stata la prima e tutt’ora unica accoppiata mondiale padre-figlio nella storia del motociclismo.
Con l’avvento della MotoGP non riesce a lottare per le posizioni di vertice e nel 2006 si ritira.
Eddie Lawson

Il pilota statunitense di maggior successo in questo sport è Eddie Lawson, vincendo 4 titoli nella classe 500cc, durante il periodo d’oro dei piloti americani negli anni ‘80.
È diventato il primo pilota della storia a vincere due titoli consecutivi con due diverse case costruttrici: 1988 con la Yamaha e 1989 con la Honda.
Wayne Rainey

Tre titoli consecutivi con Yamaha dal 1990 al 1992 ma sarebbero potuti essere molti di più.
Rainey ha contribuito alla tradizione americana in maniera fondamentale prima che la sorte gli riservasse un brutto scherzo.
Nel 1993, a tre gare dalla fine mentre era in testa al Mondiale, sul tracciato di Misano avviene un incidente che pone fine alla sua carriera costringendolo alla sedia a rotelle per il resto della vita.
Freddie Spencer

Un altro americano da record. La sua vittoria a Spa nel 1982 lo ha incoronato come il più giovane vincitore della classe 500cc.
L’anno successivo è diventato il più giovane campione del Mondo a soli 21 anni.
Entrambi i record sono resistiti fino a qualche anno fa, quando un certo Marc Marquez ha deciso di riscrivere la storia del motociclismo.
Spencer ha vinto due titoli nella classe 500cc, il secondo ancora più impressionante se si considera che nella stessa stagione ha messo in bacheca anche il Mondiale in 250cc.
Kevin Schwantz

Grandissimo rivale di Rainey, memorabili i loro duelli fatti di staccate spettacolari e al limite della fisica, insieme avevano corso anche nella superbike americana.
Schwantz è diventato un beniamino dei tifosi per il suo stile di guida unico e per il suo atteggiamento aggressivo.
È stato un pilota Suzuki per tutta la carriera conquistando il suo unico titolo nella 500cc nel 1993.
Nel 1994 un infortunio al polso lo costringe al ritiro.
Il numero 34 viene ritirato in suo onore.
Randy Mamola

È considerato uno dei piloti più talentuosi, grazie al suo stile di guida e controllo della moto, della storia a non aver mai vinto un Mondiale.
Per ben 4 volte è finito al secondo posto nel Mondiale 500cc.
Nicky Hayden

L’ultimo campione del mondo americano.
Kentucky kid,il suo soprannome, fa il suo debutto nel Motomondiale nel 2003 in sella alla Honda ufficiale al fianco di Valentino Rossi.
Per lui 6 stagioni con la Honda con la perla del titolo mondiale conquistato nel 2006 ai danni proprio di Rossi.
Successivamente alla sua scomparsa, è stato ritirato il numero 69 con cui correva.
Ad oggi Nicky è anche l’ultimo pilota americano ad aver partecipato a una gara di MotoGP, nel 2016.
L’ultima vittoria americana, invece risale nel 2011 nel gran premio d’Olanda sul circuito di Assen con il campione del Mondo superbike Ben Spies.
In griglia nel 2021 avremo tanta Spagna e tanta Italia, mancano ancora una volta coloro che hanno fatto gran parte della storia del motociclismo, anche se il ritorno di un americano in MotoGP quest’anno sembrava molto vicino con Joe Roberts che è stato corteggiato da Aprilia.
Sebbene per il momento abbia rifiutato la proposta, sarà presente sulla griglia di Moto2 per tentare di riportare un titolo che all’America manca ormai da anni, con lui sarà presente anche Cameron Beaubier.