Alpine: weekend tra un presente difficile e un futuro radioso

Alpine: weekend tra un presente difficile e un futuro radioso

29 Marzo 2021 0 Di Sebastiano Vanzetta

Che la stagione per il team francese sia partita in salita è innegabile. Il passo indietro rispetto all’anno scorso c’è stato, almeno per quello che abbiamo visto durante i test e il primo weekend in Bahrein. C’è però chi ha dato segnali molto positivi, soprattutto per il futuro.

Se dovessimo dare un giudizio sull’inizio di stagione per Alpine, probabilmente sarebbe insufficiente. Il team di Davide Brivio (alla prima esperienza in Formula 1 dopo anni di successi in MotoGp) sperava sicuramente in tutt’altro avvio. Dopo un bel 2020, che aveva visto Daniel Ricciardo e Esteban Ocon regalare ai transalpini i primi podi dopo quasi un decennio di digiuno, la nuova freccia blu, la A521, pare non essere all’altezza delle aspettative.

Un alto tra tanti bassi

Già dai test del Bahrein, era apparso evidente come la monoposto non fosse così competitiva come ci si aspettava, presentando anche soluzioni tecniche discutibili come l’ingombrante cofano motore. Il primo weekend di gara ha confermato come ci sia ancora tanto da lavorare. Il punto più basso è stato probabilmente la brutta qualifica di Esteban Ocon, eliminato in Q1. Il rientrante Fernando Alonso, invece, ci ha messo una pezza, riuscendo addirittura ad accedere al Q3 e a qualificarsi 9°, facendo come al solito i miracoli con una monoposto mediocre.

In gara la situazione è parsa migliorare, salvo poi trasformarsi in un incubo. Alonso, autore di una gara fino a quel momento pressoché perfetta, sempre in lotta in zona punti, è stato costretto al ritiro da un involucro per panini finito prima in pista e poi nei condotti dei freni posteriori. Il compagno di squadra, invece, 13° al traguardo, è stato coinvolto in un tamponamento in curva 1 da parte di un poco lucido Sebastian Vettel. Un weekend da dimenticare quindi per l’Alpine, che però porta a casa un primo segnale positivo.

Come direbbe il buon Guido Meda, Alonso c’è. Fernando è motivato e carico come una molla, e l’ha dimostrato. Sabato, ha portato una vettura poco competitiva in Q3, un vero e proprio miracolo considerando quanto sembrano essere tirate le qualifiche quest’anno. Domenica invece è stato autore di una grande gara, sempre in lotta per dei punti, mostrando un gran passo gara e grande intelligenza e scaltrezza soprattutto nei corpo a corpo. I francesi, quindi, hanno sicuramente in Alonso un’arma per poter fare dei buoni risultati quest’anno.

Fernando Alonso (ESP) Alpine F1 Team A521. 14.03.2021. Formula 1 Testing, Sakhir, Bahrain, Day Three. – http://www.xpbimages.com, EMail: requests@xpbimages.com © Copyright: Moy / XPB Images

Il weekend di Ocon: tra una brutta prestazione e le ombre di un rimpiazzo

Chi invece fin qui ha deluso, è stato Esteban Ocon. È pur vero che senza quell’incidente con Vettel avrebbe potuto forse sperare in qualcosa di più di un tredicesimo posto. Però la brutta prestazione del sabato non può passare inosservata. Si è detto che la monoposto non è competitiva, ed è vero. Ma vero è anche il fatto che il francese ha pagato (e non poco) dazio da un rientrante Alonso, e ha addirittura chiuso la prima sessione di qualifiche 4 decimi dietro alla Williams di Russell.

Ocon, che ovviamente non ha il talento del compagno di squadra, appare in difficoltà nel capire la monoposto e tirare fuori la prestazione massima. Fernando che addirittura ha dichiarato di non aver ancora compreso bene i limiti della vettura, sembra averlo già demolito. Non è quindi un bel momento per Esteban, che deve stare attento anche ad un possibile rimpiazzo, non a stagione in corso ma forse già dalla prossima. Non si parla solo di Pierre Gasly, accostato più volte a Renault/Alpine e probabilmente voglioso di chiudere definitivamente i legami con Red Bull. Ma anche giovani dell’Academy scalpitano e a lasciare loro il posto potrebbe proprio essere il francese.

Ocon subito dopo l’incidente in curva 1 con Sebastian Vettel

La Formula 2 parla Renault

Gli altri segnali positivi che il costruttore transalpino si porta a casa dal Bahrein, è appunto la prestazione dei suoi giovani dell’Academy. Quest’anno infatti in Formula 2 la casa francese schiera Guanyu Zhou, Christian Lungaard e Oscar Piastri, tutti autori di una grande fine settimana tra le curve del circuito del Bahrein.

Zhou, su UNI Virtuosi, ha conquistato la pole position al venerdì, il terzo posto nella seconda gara del sabato e la vittoria nella Feature Race della domenica, candidandosi prepotentemente per la lotta al titolo. Piastri, debuttante in categoria alla guida della Prema, ha vinto la seconda Sprint Race del sabato, mentre anche Lungaard è salito sul podio, dietro a Zhou, nella gara della domenica. Un weekend da incorniciare, quindi, per la Renault Sport Academy.

I giovani scalpitano e intanto Ocon trema. Come abbiamo avuto modo di dire anche nell’intervista con Marcello Puglisi, Renault non ha ancora portato dei piloti dell’Academy nella massima serie, ma con prestazioni così è impensabile che non possano trovare un sedile. Piloti come Zhou potrebbero portare non solo buoni piazzamenti, ma anche visibilità in mercati in continua crescita come quello asiatico. Già l’approdo di Yuki Tsunoda in Alphatauri dimostra come ci sia la voglia di espandersi sempre di più verso oriente.

Guanyu Zhou in testa alla Feature Race del Bahrein,

Un weekend tutto da buttare?

Sicuramente la gara del Bahrein non è stata facile per Alpine. Ma non tutto vien per nuocere. C’è la consapevolezza che con il lavoro e un Alonso in forma è possibile raggiungere dei bei risultati anche nel breve termine. E c’è la consapevolezza che anche il lavoro dell’Academy sta portando i suoi frutti. Davide Brivio può dunque dormire sogni tranquilli: il presente può essere difficile, ma il futuro ha la possibilità di essere radioso. L’anno prossimo vi è la rivoluzione delle monoposto. Nessuno parte davanti agli altri. E chissà che il buon Davide non possa combinarne un’altra delle sue.

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