Last Lap-Formula 1: l’inizio di tutto nel deserto del Bahrein
29 Marzo 2021“Lasciami con lui Bono!”
“Max se hai bisogno di aiuto facci sapere. E’ tutto tuo!”
2021. La voglia di riscatto di Daniel Ricciardo. Sebastian Vettel e la volontà di capire se il suo nome ha ancora il peso di un campione. Mick Schumacher e la rinascita di un cognome. Fernando Alonso oltre i limiti temporali. Il ritorno del cavallino rampante.
Nuovi in tutto. L’inizio è cominciato.
Un inizio che ha tardato ad arrivare a causa di Checo Perez fermo per lo spegnimento della sua monoposto al bordo della pista durante il giro di ricognizione, a cui deve necessariamente seguirne un altro.
57 giri che si trasformano in 56. Un giro in meno che forse alla fine avrebbe fatto la differenza.
Alle 17:00 (ora italiana)si spengono i semafori ed è subito Formula 1.
La grinta di Leclerc non tarda ad arrivare risvegliando quell’emozione tenuta nascosta per un anno intero, di chi a casa non vedeva la macchina rossa lì davanti da troppo tempo.

Subito dietro i due piloti McLaren lottano tra di loro, con il giovane Norris a puntare i piedi anzi le gomme, tanto per far capire al suo compagno di squadra quanto sarà dura la strada da percorrere insieme nella scuderia blu-arancio quest’anno.
Poi il brivido. Nello stesso punto dove pochi mesi fa, Grosjean ha rischiato la vita schiantandosi con la sua Haas, ecco che sul lato opposto il russo Nikita Mazepin perde (per l’ennesima volta del week-end) la sua vettura. Ma stavolta nessuna fiamma a spaventare, solo una nuvola di fumo a nascondere la giovane età di un pilota che forse non merita davvero quel sedile.
Una mancanza di esperienza mescolata ad un’assenza di talento perchè in Formula 1 o dimostri subito di essere un pilota o le maschere non tardano a cadere.
Un nuovo inizio quello del 2021 ma i tre a guidare il gruppo non sono cambiati. Sempre gli stessi. Sempre loro. Sir Lewis, Super Max e l’inseguitore invisibile Valtteri Bottas.
E mentre davanti si corre un’altra gara, le vere lotte animano il centro gruppo… perchè se è vero che questo è il nuovo inizio di tutti, i vecchi ricordi, ingialliti, impolverati, chiusi nei nostri cassetti, tornano a riaccendersi.
La lotta storica tra McLaren e Ferrari arriva a farci accapponare la pelle, con i veterani di scuderia Leclerc e Norris protagonisti di uno scontro ruota ruota.
E lì. Più dietro, tra le curve insabbiate della pista del Bahrein, sotto le stelle del Medio Oriente, Fernando Alonso e Sebastian Vettel, sulle loro nuove vetture firmano il momento più magico della gara. La battaglia tra due leoni per cui il tempo sembra essersi fermato a quel lontano 2012.

Un giro durante il quale Alonso e Vettel non risparmiano niente ma il nuovo mondo della Formula 1 è molto diverso da quello in cui sono cresciuti, la vettura di cui sono al volante non è esattamente quella che si aspettavano e forse neanche quella che meritano.
E se per Fernando Alonso il ritiro dalla gara avviene nella massima serenità perchè – come ha detto in conferenza stampa- non ha limiti temporali e arriverà a vincere al momento giusto, per Seb carico già negativamente per una qualifica sbagliata e stanco di trovarsi nelle retrovie ormai da troppo tempo, la guida dell’Aston Martin procede in maniera nervosa e aggressiva arrivando a commettere un errore fatale in un sorpasso su Esteban Ocon. Eppure il tedesco non ha mancato di far brillare la sua scintilla anche solo per un attimo e questa è la reazione che tutti aspettavano. Questo è il Sebastian che tutti vogliono vedere.
La gara prosegue e alla fine gli occhi puntati lì davanti, sul vecchio eterno duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen.

Un Hamilton timoroso, preoccupato, umano, con alle spalle un Max famelico, voglioso di mettere pressione, voglioso di cambiare le carte, beffato però dalle troppe paranoie della Red Bull per una comunicazione incerta dalla direzione gara. Un’insicurezza che ha così dato a Sir Lewis, la possibilità di mettere la firma sulla prima vittoria di questo nuovo campionato.

Ma è solo l’inizio. L’inizio di molti. L’inizio di tutto.
Bisogna continuare a muoversi per arrivare ad un cambiamento ma per potersi muovere bisogna cambiare. E nessuno resta fermo perché niente è per sempre in Formula 1.
[…] consolarci con il fatto dello spettacolo regalatoci da due piloti dal talento immenso. Uno, Verstappen, in attesa di conquistare quel primo […]