E se Schumacher fosse rimasto in Ferrari nel 2007? – Parte 3

E se Schumacher fosse rimasto in Ferrari nel 2007? – Parte 3

14 Gennaio 2022 0 Di Alessio Donzelli

Per la stagione 2007 Michael Schumacher decise di lasciare la Ferrari e momentaneamente la Formula 1. Ma se il Kaiser avesse continuato con la Rossa? Quali ripercussioni avrebbe avuto questa mossa negli anni seguenti?

Molto spesso nello sport ci sono dei bivi che possono cambiarne la storia. L’addio di Schumacher alla Ferrari del 2007 è uno di questi. Con questo articolo sono andato ad ipotizzare cosa sarebbe potuto succedere se Michael fosse rimasto, andando a raccontare una storia diversa…

E se Schumacher fosse rimasto in Ferrari nel 2007? – Parte 3

La stagione 2011

Nel caso in cui vi foste persi le prime due parti, potete recuperarle: PRIMA PARTE e SECONDA PARTE.

Per la stagione 2011 non ci sono grandi cambiamenti di line-up per quanto riguarda le migliori scuderie: il campione in carica Alonso e Massa sono confermati in Ferrari, così come Vettel e Raikkonen in Red Bull. Invariato anche il duo della McLaren, Hamilton e Button. Schumacher cerca un riscatto dopo una prima stagione deludente in Mercedes, ed è ancora una volta affiancato da Rosberg. In Renault Petrov sostituisce Kubica, che non può correre per le conseguenze di un brutto incidente; al suo fianco Webber.

La monoposto più performante è la Red Bull, decisamente superiore ai rivali. La Ferrari e la McLaren provano però ad insidiarla, trovandosi all’incirca sullo stesso livello. La Mercedes è invece stabilmente “prima degli altri”, con Schumacher che finalmente comincia ad ingranare con le frecce d’argento, avvicinandosi alle prestazioni di Rosberg.

Il campionato è una continua lotta interna tra Vettel e Raikkonen. I due compagni si danno battaglia ogni Gran Premio, ma, contro ogni aspettativa, il loro rapporto rimane idilliaco. Seb e Kimi non arrivano mai all’incidente tra di loro, e diventano quasi amici, nonostante le varie sfide in pista. Il tedesco suona la carica fin dall’inizio vincendo i primi due Gran Premi, ma il finlandese risponde a sua volta con una doppietta.

Vettel e Raikkonen continuano praticamente appaiati per tutta la stagione: dopo 10 appuntamenti su 19 Seb comanda per soli 2 punti. Nel mentre c’è poco spazio per Ferrari e McLaren, che si devono accontentare di qualche vittoria sporadica ed alcuni podi. La prima parte è assai deludente per Massa, che non riesce mai a salire sul podio. Ci riesce invece due volte la Renault, con Petrov e Webber, nonostante la vettura non sia delle migliori. La squadra francese sarà l’unica oltre ai top team ad arrivare nei primi 3. La Mercedes, infatti, si deve accontentare di qualche piazzamento nei primi 5 di Schumacher e Rosberg.

Intanto nella seconda metà Button tira fuori grandi prestazioni che lo portano molto più avanti del compagno Hamilton nel mondiale. Ma la tensione è alle stelle per il finale di stagione e per la lotta tra Vettel e Raikkonen: i contendenti al titolo non scendono quasi mai dal podio. Si arriva ad Interlagos per un finale stupendo: Seb è in testa con 314 punti, con 4 lunghezze di vantaggio su Kimi. A Raikkonen basta però vincere per assicurarsi il titolo. Tra i due c’è una gran bella battaglia nei primi giri, ma nella seconda parte di gara Vettel ne ha nettamente di più. Il tedesco vince il Gran Premio ed è campione del mondo 2011!

Vettel chiude l’anno con 339 punti, ottenendo appunto il suo primo mondiale. Raikkonen esce invece sconfitto per 11 punti. Terzo Button che ha cambiato marcia nella seconda parte di stagione mostrando tutte le sue qualità. Dietro di lui Alonso ed Hamilton. Sesto un Massa molto deludente che non arriva mai al traguardo meglio di quinto. Rosberg batte poi Schumacher nella lotta interna Mercedes, dietro di loro Webber e Sutil completano la Top 10. Inutile dirlo, la Red Bull conquista anche il titolo costruttori.

E se Schumacher fosse rimasto in Ferrari nel 2007? – Parte 3

La stagione 2012

La stagione 2012 si presenta con Vettel pronto a difendere il titolo, Raikkonen pronto a riprendersi quanto non è riuscito ad ottenere nel 2011 e Ferrari e McLaren che sperano di tornare in lotta per il mondiale. Il team di Woking però delude le aspettative, rimanendo nettamente fuori dai giochi per il titolo ed a volte insidiato dalla Lotus. La Lotus, che subentra alla Renault, sostituisce Petrov con Grosjean, che affianca a Webber.

La lotta per il mondiale vede protagonisti ancor ai due Red Bull, assieme ad un Fernando Alonso che vuol bissare il successo di due anni prima. Nel mentre più dietro stupisce la Lotus, che molto spesso insidia la McLaren ed ottiene svariati podi. La Mercedes ottiene prestazioni leggermente inferiori rispetto a quelle dell’anno precedente, ma riesce a vincere un Gran Premio con Nico Rosberg, in Cina.

Alonso inizia il campionato al meglio, cercando prepotentemente di allungare sui diretti rivali. Raikkonen riesce almeno parzialmente a tenergli testa, ma a metà stagione l’asturiano ha 11 punti di vantaggio su Kimi. La prima metà di stagione si rivela un autentico disastro per il campione uscente Vettel, che si ritrova a meno 44 da Fernando, il suo mondiale sembra praticamente andato. Degno di nota l’ultimo podio in carriera di Michael Schumacher, nonché primo con la Mercedes, ottenuto a Valencia nel GP d’Europa.

La seconda metà vede però una rimonta forsennato dei due piloti della Red Bull, grazie anche ad un po’ di sfortuna di Alonso. Vettel, in particolare, inanella una striscia di 4 vittorie consecutive, che potrebbero rivelarsi decisive. Il tedesco recupera talmente tanto da presentarsi al gran finale brasiliano da nettamente favorito e leader del mondiale con 271 punti, 9 di vantaggio su Raikkonen e 11 su Alonso.

Al primo giro dell’ultima gara stagionale, però, arriva il colpo di scena: Vettel viene colpito da Bruno Senna, pilota della Williams, e finisce in testacoda. La rimonta del tedesco è forsennata, riesce infatti ad arrivare 6°. Questo gli basta per battere Alonso, terzo al traguardo, ma non il compagno Raikkonen, che conclude il Gran Premio secondo dietro Button. Il finlandese è quindi campione del mondo per la seconda volta in carriera!

Kimi conclude la stagione con 282 punti, contro i 279 del compagno, prendendosi una rivincita del 2011. Alonso è terzo con 275. Dietro di loro l’accoppiata McLaren Hamilton-Button. Ancora deludente Massa, sesto, che batte appena Webber su una sorprendente Lotus. Ottavo l’altro Lotus, Grosjean, con Rosberg e Perez che completano la Top 10. La Red Bull si conferma campione costruttori per il terzo anno consecutivo.

Alla fine di questa stagione, arriva il ritiro di Michael Schumacher, che lascia la Formula 1 da leggenda inconfutabile con otto titolo mondiali conquistati.

E se Schumacher fosse rimasto in Ferrari nel 2007? – Parte 3

Nel 2013, Hamilton compie la clamorosa mossa trasferendosi in Mercedes, ma intanto Vettel domina la stagione: nessuno, nemmeno Raikkonen, riesce a tenergli testa ed il tedesco ottiene il secondo titolo in scioltezza. Dal 2014 il nostro racconto torna uguale alla realtà con Raikkonen che si trasferisce in Ferrari. Hamilton conquista sei titoli con la Mercedes, mentre uno viene vinto da Rosberg. Nel 2021 è invece Verstappen a vincere il suo primo mondiale.

Siamo giunti al termine di questo racconto, dove abbiamo visto uno Schumacher otto volte campione, un Raikkonen con due titoli in bacheca ma non con la Ferrari ed un Alonso campione con la Rossa. In compenso, nella nostra storia Hamilton è “solo” sei volte campione del mondo e Vettel “solo” due. Abbiamo raccontato una storia completamente diversa, solamente cambiando l’esito di uno di quei bivi che spesso ci sono nello sport.

+ posts