Una stagione da record: 1982 e quel primato che resiste da ben 40 anni

Una stagione da record: 1982 e quel primato che resiste da ben 40 anni

22 Gennaio 2022 0 Di Ivan Mancini

11 piloti diversi a vincere una gara: un record assoluto, risalente al 1982 e ancora oggi, a distanza di 40 anni, mai eguagliato.
 

Quello del 1982 è un mondiale impossibile da dimenticare. C’è chi lo ricorda per i numerosi eventi funesti ad esso legato: la morte di Villeneuve in Belgio, quella di Paletti in Canada, oppure l’incidente di Pironi in Germania che pose prematuramente fine allla sua carriera. Noi, invece, preferiamo ricordarlo per un record che tutt’ora resiste a distanza di 40 anni, ovvero il maggior numero di piloti ad aver vinto almeno un Gran Premio. Per ciascun pilota di questa classifica verrà descritta una sola vittoria, quella che potremmo assumere come più significativa; l’ordine di narrazione, inoltre, seguirà la classifica finale del mondiale piloti 1982.

 

Keijo Erik (Keke) Rosberg – 1 vittoria e 1° posto nel campionato piloti

Incredibile ma vero, il vincitore della 33° edizione del campionato mondiale di Formula 1 fu Keke Rosberg con una sola vittoria. Il pilota finlandese, grazie alla sua costanza (e grazie al prematuro ritiro di Pironi) riuscì a trionfare sulla folta griglia del 1982, che poteva vantare ben 17 scuderie e 40 piloti iscritti al campionato. L’unica vittoria di Rosberg occorse durante il GP di Svizzera, 14° tappa del mondiale, disputatosi sul circuito di Digione, in Francia. Il finlandese trionfò alla guida della sua Williams FW08 davanti Alain Prost su Renault e Niki Lauda su McLaren.

Keke Rosberg vincitore del GP di Svizzera 1982
Keke Rosberg sul gradino più alto del podio, seguito da Alain Prost e Niki Lauda.

Ma cosa c’entrava Digione (e la Francia) con il GP di Svizzera? La scelta di spostare il Gran Premio elvetico in terra francese non era casuale, ma affondava le proprie radici in un decreto emanato proprio dalla Svizzera. Bisogna infatti precisare che in Svizzera, in seguito al disastro di Le Mans del 1955 (incidente che causò 84 morti e 120 feriti), è presente una legge del CdS che ancora oggi vieta diverse espressioni del motorsport, inclusa la Formula 1. Per tale motivazione, a partire dal 1955, le uniche due edizioni del GP di Svizzera vennero corse sul circuito di Digione: la prima, nel 1975, non valida per il campionato, la seconda proprio nel 1982.

 

Didier Peroni – 2 vittorie e 2° posizione nel campionato piloti

Pironi è probabilmente il vincitore morale del campionato piloti 1982. Secondo con 5 gare in meno rispetto la concorrenza, col senno di poi il francese, senza l’incidente in Germania, avrebbe regalato alla scuderia di Maranello il decimo titolo piloti. Ma la storia ha deciso di assumere una piega diversa…

Delle due vittorie conquistate nel 1982, la più emblematica è probabilmente quella raccolta durante il GP di San Marino, disputatosi sul circuito di Imola; emblematica in quanto incrinò definitivamente il rapporto tra Pironi e Villeneuve, compagni di squadra in Ferrari, potrando al triste epilogo di Zolder che tutti conosciamo.

Duello Pironi Villeneuve ad Imola
Il duello di Imola tra Didier Peroni e Gilles Villeneuve.

La gara risultò essere un completo dominio Ferrari dal momento che le uniche avversarie della rossa (le due Renault) si ritirarono a causa di guasti meccanici. Quella che sarebbe dovuta essere una doppietta facile, tuttavia, si trasformò in una salita ripida, in quanto l’eccessiva competitività tra i due piloti al comando, unita al comportamento scorretto di Pironi, fece in modo che tra i due si instaurasse una lotta serrata. Il primo a vedere la bandiera a scacchi fu proprio il francese, seguito da Villenuve e Alboreto, ma la tensione era palpabile e il volto adombrato di Villeneuve non lasciava alcun dubbio.

Lo sguardo cupo di Villeneuve dopo il torto di Imola
Gilles Villeneuve dopo lo sgarbo di Imola.

 

John Watson – 2 vittorie e 3° posizione nel campionato piloti

Terzo a pari punti con il secondo classificato, John Watson concluse il 1982 con un bottino di due primi posti e altri tre podi, per un totale di 39 punti. La miglior stagione in assoluto per il pilota della McLaren, che in 12 anni di esperienza in Formula 1 non riuscì mai a fare di meglio in termini di risultati.

Delle due vittorie conquistate nel 1982, quella negli Stati Uniti d’America-Est fu, probabilmente, la più bella in quanto arrivata al termine di una straordinaria rimonta. Partito in 17° posizione, Watson seppe tenersi lontano dai guai e, sfruttando i numerosi ritiri, nonché inanellando una serie di sorpassi, riuscì ad issarsi in vetta alla classifica. Allo sventolio della bandiera a scacchi, Watson fu il primo a transitare, seguito dalla Ligier di Cheever e dalla Ferrari di Pironi.

Watson alla guida della McLaren MP4/1 nel GP degli Stati Uniti d'America-Est
McLaren MP4/1 guidata da John Watson. L’effetto suolo generato dalla vettura era tale che, nei circuiti ad alta velocità, la vettura era solita girare senza ala anteriore in quanto i suoi benefici (deportanza) erano inferiori agli svantaggi (drag).

 

Alain Prost – 2 vittorie e 4° posizione nel campionato piloti

Nel 1982 il pluricampione francese, all’epoca agli inizi della sua carriera ma all’apice del successo con le potenti Renault biturbo, vinse i primi due appuntamenti stagionali senza poi tornare più sul gradino più alto del podio.

La vittoria più memorabile è sicuramente quella raccolta nel GP del Brasile. Nonostante la pole position conquistata al sabato, Prost si rende autore di una serie di errori grossolani che lo privarono del comando della gara. Dopo una timida rimonta favorita da una serie di incidenti, Prost riuscì a portarsi in terza posizione al termine della gara, alle spalle Piquet e Rosberg; ma la successiva squalifica delle Brabham e delle Williams, colpevoli di usare stratagemmi vietati (un serbatoio da riempire d’acqua al termine della gara per raffreddare i freni, ma che di fatto aumentava il peso minimo delle vetture rendendole regolari), consentì a Prost di vincere la tappa in terra carioca.

Il podio del GP del Brasile 1982 prima della squalifica delle Brabham e Williams. In foto Nelson Piquet, stremato dal caldo, fatica a tenersi in piedi.

 

Niki Lauda – 2 vittorie e 5° posizione nel campionato piloti

Rientrato in Formula 1 dopo due anni, nel 1982 Niki Lauda raccolse due primi posti nell’intero campionato; vittorie che suonavano come un imminente ritorno ai vertici della classifica che di fatto avvenne nel 1985, quando l’austriaco conquistò l’ultimo titolo piloti prima di ritirarsi definitivamente dalle corse.

Delle due vittorie, quella ottenuta durante il GP degli Stati Uniti d’America-Ovest, probabilmente, è la migliore in termini di prestazioni. Partito in seconda posizione – e subito dopo sorpassato da Arnoux – nell’arco di 5 giri Lauda riuscì a rimontare fino al primo posto, conducendo la gara fino alla bandiera a scacchi. L’austriaco dominò e vinse l’appuntamento, centrando la diciottesima vittoria in Formula 1. Lauda non vinceva una gara dal lontano GP d’Italia 1978, quando ancora correva con la Brabham.

Lauda alla guida della McLaren MP4/1 nel GP degli Stati Uniti d'America-Ovest
Niki Lauda vince il GP degli Stati Uniti d’America-Ovest: per l’austriaco si tratta del diciottesimo trionfo.

 

René Arnoux – 2 vittorie e 6° posizione nel mondiale piloti

Così come il compagno di squadra, Alain Prost, anche René Arnoux fu in grado di concretizzare solamente due vittorie; la prima, in casa, sul circuito di Le Castellet, la seconda in Italia.

È proprio quella in terra transalpina la vittoria più bella di Arnoux, in quanto frutto di un dominio puramente francese. Dal sabato alla domenica, le due Renault di Arnoux e Prost dimostrarono una netta superiorità e la lotta per la vittoria risultò essere un affare a quattro mani tra i due alfieri francesi. Ad avere la meglio in questo duello fu proprio Arnoux, nonostante un ordine di scuderia che imponeva di lasciar passare Prost; per il giovane francese si trattava della terza vittoria in carriera.

Arnoux trionfa nel GP di Francia 1982
Il podio del GP di Francia 1982: trionfa Arnoux, seguono Prost e Pironi.

Al terzo e quarto posto, a completare il quadro transalpino, altri due piloti della medesima nazionalità, rispettivamente Pironi e Tambay.

 

Patrick Tambay – 1 vittoria e 7° posto nel mondiale piloti

Il 1982 di Patrick Tambay cominciò in maniera decisamente anomala. A 33 anni suonati, Tambay era ormai considerato dagli esperti del settore come un pilota a fine carriera. Non a caso, alla vigilia del primo appuntamento stagionale, il pilota francese decise di annullare gli accordi che lo legavano alla Arrows per potersi tuffare a capofitto nel campionato CanAm; ma quando tutto sembrava ormai stabilito, una chiamata da Maranello cambiò nuovamente le carte in tavola.

In occasione del GP di Olanda, la Ferrari tornò a schierare in pista due vetture e Tambay fu dunque invitato a sostituire il defunto Gilles Villeneuve. Con il Cavallino Rampante, il francese corse le ultime 8 gare, in cui raccolse due podi e una vittoria in Germania. Lì dove Pironi rischiò la vita in un violentissimo impatto, Tambay tirò fuori gli artigli conquistando il suo primo trionfo in Formula 1, sollevando il morale infranto della scuderia di Maranello.

Tambay vince il Gran Premio di Germania 1982
Podio del GP di Germania 1982: Tambay precede Arnoux e Rosberg

 

Michele Alboreto – 1 vittoria e 8° posizione nel campionato piloti

Al volante della Tyrrell 011, Michele Alboreto fu in grado di conquistare la sua prima vittoria in carriera in occasione del GP di Las Vegas 1982, ultima tappa del mondiale. Non fu di certo una vittoria semplice: il divario tecnico con le due Renault (che sabato si imposero in prima fila) era evidente e il confronto pendeva a favore dei costruttori francesi.

Tuttavia, un guasto al motore della Renault di Arnoux, unito ad un problema al volante di Prost, consentirono al pilota italiano di rimontare due posizioni e di transitare per primo sotto la bandiera a scacchi, precedendo Watson e Cheveer. Per Alboreto fu la prima vittoria in carriera, ma i riflettori erano focalizzati su altri soggetti al di fuori del podio: grazie all’ordine di arrivo, Keke Rosberg divenne campione del mondo per la prima volta in carriera, mentre la Ferrari conquistò il settimo titolo costruttori.

La prima vittoria di Alboerto
GP Las Vegas 1982: la prima vittoria di Alboreto. In foto Keke Rosberg, laureatosi campione del mondo

 

Elio De Angelis – 1 vittoria e 9° posizione nel campionato piloti

In quello che sembra essere stato un campionato favorevole agli italiani, non poteva mancare la firma di Elio De Angelis. Il pilota romano conquistò il primo successo stagionale, nonché la prima vittoria in Formula 1, durante il GP d’Austria, al volante della Lotus 91.

In realtà la vittoria non fu per niente scontata. In seguito a numerosi ritiri, tra cui quello di Prost a causa di un guasto all’alimentazione, a cinque giri dal termine della gara, Elio De Angelis si trovò a condurre un Gran Premio per la prima volta in carriera. L’italiano poteva vantare un vantaggio rassicurante di oltre un secondo e mezzo sul diretto inseguitore, Rosberg; ma un errore di gioventù commesso a poche curve al termine della gara (una marcia ingranata per sbaglio) costrinse De Angelis ad una lotta serrata con Keke Rosberg. Ad avere la meglio fu proprio De Angelis, che vinse la gara per appena 5 centesimi. fu l’ultima vittoria della Lotus con entrambi i fondatori, i coniugi Chapman, ancora viventi.

La prima vittoria di De Angelis
5 centesimi che hanno fatto la storia: la prima vittoria di Elio De Angelis in Formula 1

 

Riccardo Patrese – 1 vittoria e 10° posizione nel campionato piloti

Alla guida della Brabham BT50, Patrese fu il primo italiano a vincere un Gran Premio di Formula 1 nel 1982. E lo fece proprio a Monaco, sul cittadino per antonomasia, dove si respira storia dell’automobilismo in ogni vicolo, in ogni incrocio, in ogni centimetro di asfalto.

La gara fu a dir poco caotica. La pioggia, sopraggiunta nelle fasi finali dell’appuntamento, cambiò le carte in gioco più volte, con lo sfortunato Prost a pagarne le conseguenze per primo. Il testimone della gara passò dunque nelle mani di Patrese, che tuttavia a causa della pioggia si girò dopo pochi metri spegnendo il motore. Grazie all’aiuto dei commissari Patrese riuscì a ripartire, ma ormai il gruppo al vertice aveva già accumulato un discreto vantaggio.

Quando ormai sembrava tutto stabilito, un ennesimo colpo di scena scombussolò l’equilibrio che si era venuto a creare. Come in una gara ad eliminazione, i piloti in testa alla classifica persero progressivamente la loro posizione di vantaggio: prima fu il turno di Pironi, la cui batteria lo appiedò a pochi minuti dal termine della gara, poi fu la volta di De Cesaris, rimasto a secco di benzina, e infine arrivò il turno di Daly, che a causa della pioggia toccò le barriere fermandosi alla Rascasse. L’unico “sopravvissuto” fu proprio Patrese, che tagliò per primo il traguardo.

Patrese vincitore del GP di Monaco 1982
Un incredulo Patrese festeggia la vittoria del GP di Monaco 1982

 

Nelson Piquet – 1 vittoria e 11° posto nel campionato piloti

Il primo successo di Piquet nel 1982 avvenne durante lo sfortunato GP del Canada, in cui perse la vita Riccardo Paletti. Partito quarto nella seconda ripartenza, il campione del mondo in carica seppe sfruttare a suo vantaggio i numerosi ritiri verificatosi nell’arco della gara, portandosi in testa alla classifica.

Piquet transitò per primo sotto la bandiera a scacchi, precedendo l’altra Brabham di Patrese e la McLaren di Watson. Per il brasiliano si trattò del settimo successo in carriera, noncé il primo successo con il motore aspirato BMW.

Nelson Piquet vince il GP di Canada 1982
Nelson Piquet vince il GP di Canada 1982
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