Il bello e la bestia.
21 Aprile 2022Dopo la maturazione tra 2020 e 2021, Leclerc si è presentato al via del 2022 in una versione 2.0, pronto a sfruttare la competitività della macchina per far sognare i tifosi.
La carriera di Charles Leclerc si può riassumere con due date. La prima: 11 settembre 2018. È da poco finito il Gran Premio d’Italia in cui Kimi Raikkonen ha brillato, finendo secondo ma rimanendo al comando per la maggior parte della gara.
Tuttavia, arriva l’inevitabile annuncio: il campione finlandese non sarà alla guida della Ferrari nel 2019 e, al contrario di quanto accaduto nel 2009, questa volta la decisione sarà definitiva. Charles Leclerc, giovane pilota monegasco dell’Alfa Romeo Racing, lo sostituirà in uno scambio generazionale: 38 anni l’uno, 20 l’altro.

Passiamo ora alla seconda data cruciale: 12 dicembre 2021. Il Gran Premio di Abu Dhabi è appena terminato e con esso anche la stagione. Charles Leclerc, arrivato al traguardo in decima posizione, chiude l’anno al settimo posto nella classifica piloti, dietro a Lando Norris e al compagno Carlos Sainz.
Il predestinato, colui che ha battuto il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel al primo anno da compagni di squadra, si è fatto battere da Carlos Sainz con la stessa vettura. Charles non ci sta. In una sana e genuina rivalità tra compagni, il monegasco e lo spagnolo si sono spinti a vicenda a fare del loro meglio e lo stanno facendo tuttora.

Dopo la vera maturazione, avvenuta tra il 2020 e il 2021, ecco che durante l’inverno il 24enne lavora per migliorarsi ulteriormente, per diventare un Charles 2.0, intento a presentarsi al via di Sakhir come un’altra persona. E ci riesce.
Vince due delle prime tre gare (mancando il successo in Arabia Saudita per un nulla) conquistando anche le rispettive pole position e tre giri veloci. Non è più il Charles del 2020, di cui si è rivisto qualcosa nel 2021, il Charles troppo ambizioso, conscio degli evidenti limiti della vettura e desideroso di strafare, fallendo, per dare alla sua auto una parvenza di competitività.
Ora il Predestinato ha la macchina giusta per esprimere al meglio il suo talento cristallino, una “bestia” come l’ha definita nel post gara di Melbourne. La macchina c’è, il pilota c’è, la squadra c’è. Charles Leclerc e la Ferrari F1-75, il Bello e la Bestia, possono davvero far sognare i Tifosi.
