Verstappen GP d'Olanda

F1 | GP d’Olanda: Max Verstappen vince a Zandvoort.

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Max Verstappen vince nel giardino di casa, aiutato anche dalla Safety Car di Bottas, e mette un’ipoteca sul mondiale. Secondo Russell, terzo Leclerc. Quarto Hamilton, beffato dal team, mentre Sainz è ottavo a causa di una penalità.
 

Pregara

Pregara privo di particolari stravolgimenti. Confermata la griglia di partenza ottenuta al termine delle qualifiche, in quanto nessun pilota deve scontare particolari penalità. Per quanto riguarda gli pneumatici, gran parte della griglia decide di montare gomma soft, la mescola che, secondo le previsioni Pirelli, dovrebbe assicurare maggiori possibilità di strategia. Gli unici su gomma media sono Hamilton, Russell, Norris, Schumacher, Albon e Magnussen. Nessuno su gomma hard. Occhio alla prima fila: a parità di mescola Verstappen partirà con gomma nuova, Leclerc con gomma usata (3 giri).

 

Partenza e primi 36 giri

Buona partenza per i piloti in prima fila, che si insidiano a vicenda seppur riuscendo a mantenere le loro posizioni. Buona partenza anche per Hamilton, che tenta un attacco ai danni di Sainz senza tuttavia guadagnare alcuna posizione: l’inglese e lo spagnolo si toccano con le vetture, ma nessuno dei due riporta danni. Prime sette posizioni praticamente congelate, con Max Verstappen che comincia la propria fuga e Leclerc impegnato nell’inseguire il rivale. Solamente Schumacher, ottavo in griglia di partenza, perde posizione ai danni di Stroll e Ocon, scivolando in decima posizione.

Le rettovie, invece, offrono un maggiore spettacolo, a cominciare dallo spericolata escurione di Magnussen, che perde il controllo della vettura salvo poi ritornare in pista. Sebastian Vettel, autore di una buona partenza, riesce a superare Bottas portandosi alle spalle di Daniel Ricciardo. I due, rispettiamente in sedicesima e diciassettesima posizione, sono separati da pochi decimi, ma la situazione rimane stagnante per parecchie tornate. Per tale motivazione, nel corso del 10° giro, Sebastian Vettel rientra ai box per passare dalla mescola soft a quella media, tentando di sbloccare la gara. Anche Ricciardo, pochi giri dopo, rientra per il pit stop per montare gomma gialla. I due rientrano in pista in ultima fila, non troppo distanti dal gruppo.

Scatenato, invece, Alonso, autore di una serie di sorpassi su Gasly e Zhou. Il pilota spagnolo, dopo aver stressato la soft per 13 giri, rientra ai box per montare gomma bianca; una scelta audace, dal momento che pochi sono i piloti ad averla provata nelle Libere del venerdì, ma che sembra sembra funzionare bene sul circuito olandese.

Al 15° giro è il turno di Carlos Sainz. Il pilota spagnolo è il primo dei due ferraristi a fermarsi per la sosta, ma l’organizzazione è a dir poco terrificante: la posteriore sinistra non è subito disponibile e lo spagnolo è costretto ad attendere 12 secondi prima di poter ripartire. Ne approfitta Sergio Pérez, anch’egli rientrato per la sosta, che in questo modo riesce a guadagnare una posizione su Sainz. La situazione è peggiorata dal fatto che il pilota messicano transita su una pistola pneumatica lasciata in traiettoria dai meccanici della Rossa. La direzione gara nota l’episodio.

Al 18° giro anche Leclerc entra ai box per la propria sosta. Il monegasco rientra in pista in quarta posizione, alle spalle di Russell, montando gomma gialla. Dopo poche curve anche Verstappen rientra ai box per montare gomma gialla. La classifica momentanea vede quindi in prima fila le due Mercedes di Hamilton e Russell, seguito da Verstappen e Leclerc. Quinto Pérez, sesto lo Sainz autore di una semi rimonta. È però opportuno precisare che le due Frecce d’Argento, su gomma media, ancora devono effettuare la propria sosta, puntando presumibilmente ad una strategia a sosta unica.

 

Ultimi 36 giri

La gomma bianca, testata per la prima volta da Alonso, sembra ora portare i propri frutti. Diversi piloti decidono di passare al compound C1, tra cui Ricciardo, in difficoltà con le gomme gialle, e Schumacher. Pertanto, anche Lewis Hamilton rientra ai box per montare la mescola hard, seguito poco dopo da Russell. Le due Mercedes rientrano in pista in quarta e quinta posizione, alle spalle di Pérez, ma il messicano è una preda facile nelle mani delle due vetture tedesche. Sergio Pérez resiste strenuamente, ma la differenza prestazionale pende in favore di Hamilton e in pochi giri l’inglese riese a portarsi in terza posizione, portando a compimento una manvora complicata dalla presenza di Vettel. Il tedesco, appena rientrato in pista dopo la sosta, non nota le bandiere blu e pertanto viene sanzionato con 5s di penalità dalla direzione gara.

Il primo, vero, giro di boa del GP d’Olanda aviene nel corso del 44° giro, quando Tsunoda ferma la macchina a bordo pista poco dopo l’uscita dai box, lamentando una ruota fissata male durante il pit stop. Tramite team radio, tuttavia, il muretto AlphaTauri nega il problema, comuniando al pilota giapponese che la vettura è ok. Il giapponese riprende quindi la gara, ma dopo un giro lentissimo rientra nuovamente ai box per far si che i mecanici possano fissargli le cinture. Presumibilmente, Tsunoda aveva slacciato le cinture credendo di dover abbandonare la vettura, salvo poi riprendere la marcia su sollecitazione del muretto.

Tsunoda esce quindi dai box nel corso del 48° giro, ma l’odissea del giapponese non ha fine. Dopo aver completato neanche un giro, Yuki Tsunoda è definitiamente costretto a fermare la vettura a bordo pista accusando una forte instabilità al posteriore. Bandiera gialla, VSC e i vari piloti ne approfittano per effettuare la propria sosta; in primis le due Ferrari, che rientrano per montare gomma dura. Anche Verstappen monta gomma bianca, con l’intenzione di sfruttarne gli evidenti antaggi, mentre le Mercedes decidono di montare gomma gialla.

Dopo poche tornate la gara torna nuoamente ad essere concitata e confusa. Nel corso del 56° giro anche Bottas è costretto al ritiro a causa di un guasto meccanico, presumibilmente un’avaria alla Power Unit. Il finlandese accosta la propria Alfa Romeo alla fine del rettilineo principale, causando una bandiera gialla e costringendo l’uscita della safety car. In regime di bandiera gialla, un malinformato Sainz conclude il sorpasso sul connazionale Alonso, salvo poi restituire la posizione non appena resosi conto della situazione.

L’ennesima sosta favorisce Verstappen: l’olandese rientra ai box per montare gomma rossa, rientrando in pista in terza posizione, dietro le due Mercedes di Hamilton e Russell. Anche i due ferraristi entrano per montare gomma rossa, con Sainz che tuttavia commette unsafe relase ai danni di Alonso. Strategia incomprensibile in casa Mercedes: Russell viene chiamato ai box per montare gomma rossa, mentre Hamilton viene lasciato in pista con gomma gialla.

La safety car dura diversi giri e da modo ai piloti di terminare le manovre ai box e di compattare il gruppo. La classifica provvisoria vede ora in testa Lewis Hamilton, seguito da Verstappen e Russell. Quarto Leclerc, seguito da Pérez, mentre Sainz è “disperso” nel centrogruppo. Alla ripartenza non c’è storia: Verstappen brucia Hamilton, dato l’evidente vantaggio di gomma, e l’inglese è costretto ad accodarsi in seconda posizione. Dopo pochi giri anche Russell riesce a superare un tanto incredulo quanto inquieto Hamilton, in evidente crisi con la gestione degli pneumatici. Ora il sette volte campione del mondo è terzo, ma negli specchietti retrovisori la sagoma di Leclerc è sempre più vicina ed inquietante: il sorpasso del monegasco sulla Mercedes numero 44 è inevitabile.

Nel mentre anche Sainz, che ha rimontato diverse posizioni, cerca di attaccare Hamilton approfittando del vantaggio di mescola. La direzione gara, tuttavia, decide di sanzionare Sainz con 5s di penalità a causa della manovra di rilascio ai box, giudicata irregolare. Se fino a pochi secondi prima lo spagnolo poteva puntare all’attacco di Hamilton, ora è invece preda degli inseguitori, Alonso e Pérez in primis, decisi a sfruttare la penalità per guadagnare posizioni.

Nel mentre Max Verstappen, sempre più solo e sempre più leader, crea un consistente varco su George Russell, amministrando alla perfezione gli ultimi giri della gara. Con una gestione da campione Max Verstappen vince il Gran Premio d’Olanda, mettendo un’ipoteca sul secondo Titolo Piloti. A seguire Russell e Leclerc; quarto Hamilton, beffato dal team, mentre Sainz è ottavo a causa della penalità.

Di seguito l’ordine di arrio del GP d’Olanda. Tempi e classifica forniti da www.formula1.com.

Classifica finale GP d'Olanda
Classifica finale GP d’Olanda

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