Magnussen vs FIA: La bandiera nera e arancione esagerata
4 Ottobre 2022Critiche contro la FIA. Innumerevoli bandiere nero e arancione per il pilota Haas.
Per la terza volta in questa stagione Magnussen è costretto a fare pit stop per l’esposizione della bandiera nera e arancione. A Singapore dopo il contatto nel primo giro con Verstappen, l’endplate dell’ala anteriore ha iniziato a oscillare essendo danneggiato. La FIA ha prontamente esposto la bandiera apposita per evitare la perdita di pezzi in pista.
Magnussen si è mostrato molto contrariato e ha affermato:
“Non mi sono nemmeno accorto di aver avuto quel contatto e non sentivo nulla nell’auto. Il team mi ha detto che il danno era lieve. Si è verificato su quella specie di piastra terminale che abbiamo spiegato alla FIA essere ancorata. La FIA dovrebbe saperlo. Sono loro a stabilire i regolamenti. Quella parte non si stacca. Quindi non è un problema di sicurezza e in questo caso non stava nemmeno oscillando. È stato esagerato darmi la bandiera nera e arancione”.
Il pilota della Haas ha poi continuato dicendo che vogliono un chiarimento dalla FIA in merito alla costruzione dell’ala:
“Speriamo di poter parlare di nuovo con loro e che si rendano conto di cosa si tratta. Questa è la Formula 1, devi essere in grado di combattere ed avere dei graffi sulla tua vettura. Certo, capisco che se l’ala anteriore si dovesse staccare non si vuole che finisca sotto la macchina o che colpisca un’altra vettura o un altro pilota. Ma in questo caso si è trattato di una parte molto piccola dell’estremità dell’ala che non aveva possibilità di staccarsi”.
Gli ultimi Gran Premi sono stati un susseguirsi di critiche per la gestione da parte della FIA. Le lamentele virano su diversi fronti. Dal termine della gara a Monza senza Safety car, con pochissima sicurezza. Al GP di Singapore stesso con le decisioni troppo ritardate della FIA.

TP e piloti Haas contro la Federazione
Proprio a inizio weekend il TP della Haas aveva criticato questa regola della FIA:
“In 12 anni, a quanto pare, non c’è stata nessuna bandiera nera e arancione mentre ora, in un anno, ne abbiamo ricevute due. Non c’è mai stato il rischio di perdere parti della vettura. Hanno inventato questa regola, o non so da dove l’abbiano ripescata, e ora sono felici di applicarla, soprattutto a noi. Cerchiamo di spiegare loro che abbiamo voce in capitolo perché non lasceremmo mai una macchina in pista se non è sicura. Non siamo così stupidi”.
Gunther Steiner ha poi aggiunto: “Sappiamo come è costruita l’ala anteriore e sappiamo che non può volare via. Se avessimo pensato che fosse pericoloso saremmo stati noi a chiamare il pilota ai box, non c’è bisogno che ce lo dicano. Penso che nel team abbiamo molte più persone qualificate di quante ne abbia la FIA”.