Timo Glock avverte: “Pérez non aiuterà più Verstappen”

Timo Glock avverte: “Pérez non aiuterà più Verstappen”

23 Marzo 2023 0 Di Ivan Mancini

L’ex pilota di Formula 1 ha avvertito il Campione del Mondo in carica, suggerendogli di non chiedere aiuto a Pérez dopo la vicenda del giro veloce “rubato” a Jeddah.
 

Nelle prime due gare stagionali, in Bahrain e a Jeddah, abbiamo potuto constatare che la lotta per il Titolo Piloti si prospetta essere un affare a quattro mani tra Verstappen e Pérez. Eppure, nonostante il campionato sia iniziato da meno di un mese, Red Bull ha già vissuto i sui primi momenti di tensione “fraticida“, quando Verstappen ha ignorato il tempo target fissato dal proprio ingegnere di pista pur di togliere a Sergio Pérez il punto addizionale del giro veloce.

 

La ricostruzione degli eventi

La vicenda ha avuto luogo negli ultimi otto giri del Gran Premio dell’Arabia Saudita, sul circuito di Jeddah. Pérez e Verstappen occupavano stabilmente le prime due posizioni in classifica, in una doppietta che il pilota olandese aveva costruito scattando dalla quindicesima posizione in griglia di partenza in seguito ai problemi accusati nel Q2. Le due Red Bull erano separate tra di loro da un margine di appena 5 secondi, mentre il distacco rispetto il terzo in classifica, Alonso, era ben più ampio e rassicurante, a tal punto che gli ingegneri di pista della scuderia asutriaca (Lambiase per Verstappen e Bird per Pérez) avevano avvisato i rispettivi piloti di girare attorno ad un target 33.0 per evitare di stressare ulteriormente le monoposto.

La situazione è cambiata a due tornate dal termine della Gran Premio. Bird ha continuato a dire a Pérez di mantenere un ritmo costante, ma nelle fasi finali della gara il messicano ha cominciato a dubitare del proprio ingegnere di pista, sospettando che Verstappen avesse abbassto i tempi per conquistare il giro veloce. In effetti il due volte campione del mondo girava sul 32.6, quattro decimi al di sotto del target imposto dalla scuderia, con l’obiettivo di avvicinarsi progressivamente al tempo con il quale Sergio Pérez s era aggiudicato il giro più veloce della gara.

Allungo curva 22: Verstappen rallenta vistosamente per ricaricare le batterie

Come si evince dalle immagini, nel penultimo giro prima della bandiera a scacchi, Verstappen ha addirittura rallentato nei rettilinei più importnti del circuito con lo scopo di caricare ulteriormente le batterie ed affrontare al meglio l’ultimo tentativo prima del traguardo. Forte del vantaggio derivante dalla componente ibrida, l’olandese ha poi fatto registrare un 1:31.906, conquistando il giro veloce della gara e strappando dalle mani del compagno di squadra il relativo punto addizionale.
 

Le parole di Glock

Glock ritiene che l’episodio di domenica possa rappresentare la fine di qualsiasi tipo di collaborazione tra Pérez se Verstappen nella corsa al campionato. L’ex pilota Toyota è fermamente convinto della sua supposizione e, in un editoriale pubblicato presso Sky Deutschland, ha espresso le sue perplessità circa l’integrità del rapporto tra i due piloti Red Bull.

Il giro più veloce di Verstappen, ottenuto nell’ultimo giro, porterà nuovanemente a discussioni interne. In futuro Sergio Pérez non sarà più coinvolto in nessuna situazione in cui dovrà sostenere Verstappen. Ne sono sicuro perché il messicano vede la sua possibilità di lottare per il titolo con Verstappen. Questo porterà a una lotta tra i due, possiamo aspettarci che ci saranno degli attriti. Di certo Red Bull ne è già al corrente. Pérez ha dimostrato di essere forte e di avere un ottimo ritmo in gara, ma allo stesso tempo, Verstappen è uno che non la manda a dire e fa ciò che ritiene giusto indipendentemente da ciò che dice la squadra“.

 

Le parole di Doornbos

L’intricata vicenda ha attirato anche l’attenzione di Robert Doornbos, ex pilota Jordan, Minardi e Red Bull. L’olandese ha paragonato gli attriti tra Vertappen e Pérez a quelli che oltre dieci anni fa si erano verificati tra Vettel e Webber, evidenziando come questa situazione sia deleteria per gli equilibri della squadra.

Tutto ciò non aiuta. [Quello di Verstappen] non è il modo migliore di porsi perché sta annullando un ordine di squadra, il che non va mai bene. D’altra parte, tutti gli atleti migliori sono anche egoisti per poter arrivare al livello in cui sono. Bisogna sempre lavorare insieme per il bene della squadra, ma ovviamente cerchi sempre la tua soddisfazione personale“.

Tra i due piloti qualcosa si è rotto dopo la gara a Monaco dello scorso anno, dove Perez ha ammesso di aver deliberatamente messo la macchina contro il muro per influenzare le qualifiche. Azioni come questa di certo non aiutano, perché quello che ha fatto Pérez in passato Max l’ha restituito in Brasile, e tutto ciò diventa sempre più imbarazzante per la squadra“.

 

+ posts