Cauto ottimismo.

Cauto ottimismo.

27 Marzo 2023 0 Di Nicola Cobucci

Non c’è due senza tre dice il proverbio. I seguaci di Fernando Alonso sognano il terzo podio dell’asturiano, ma in Aston Martin volano bassi.

“Aspettiamo e vediamo, lo scorso anno siamo finiti con due macchine a muro”, si cautela Mike Krack. Indubbiamente il team principal dell’Aston Martin non dimentica il disastroso Gran Premio d’Australia dello scorso anno, quando le vetture vennero eliminate in Q1. Al tempo, Vettel stava rientrando dopo aver saltato le prime due gare e Stroll si scontrò con Latifi.

In gara, Vettel ha avuto un incidente poco prima di metà gara, mentre Stroll è riuscito a rimontare ed è arrivato 12°. Il team di Silverstone aveva lasciato l’Australia con zero punti in saccoccia; anche la Williams aveva segnato un punto a Melbourne.

Ovviamente ora le cose sono molto diverse. Nel 2022 stavano cercando di scappare dall’ultima posizione. Adesso sembrano la seconda forza del Campionato, hanno fatto due podi in due gare, entrambi firmati da Fernando Alonso, e per il momento sono in grado di stare davanti a Ferrari e Mercedes.

Lo scorso anno a Melbourne avevano ancora la macchina iniziale, quella che sembrava ispirata alla Mercedes W13, almeno con le fiancate. Le cose hanno iniziato a funzionare più tardi, quando hanno debuttato i sidepod che la Red Bull inizialmente sospettava avessero copiato.

Non c'è due senza tre dice il proverbio. I seguaci di Fernando Alonso sognano il terzo podio dell'asturiano, ma in Aston Martin volano bassi.

“L’Australia è stato il momento più difficile dello scorso anno, ma forse anche il più importante come squadra. Dopo questo maledetto Gran Premio ci siamo ritrovati tutti insieme, abbiamo parlato in modo normale, senza puntare il dito contro nessuno. Sarebbe stato molto facile affondare, ma abbiamo deciso di riaffermarci come squadra per andare avanti. Per questo dico che è stato un momento chiave per noi”, ha spiegato Krack.

Il team principal è cauto mentre Mercedes sembra recuperar terreno. La Ferrari vuole reagire e nonostante l’Aston Martin si sia preparata e voglia fidarsi delle sue prestazioni, non dimentica che “questa è pista una semi-urbana, meno pericolosa di Jeddah, ma dove di solito ci sono più incidenti… anche se quest’anno le cose a Jeddah sono state molto tranquille.”

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