Aggiornamenti Mercedes: ora il vero limite è il budget cap

Aggiornamenti Mercedes: ora il vero limite è il budget cap

4 Maggio 2023 0 Di Ivan Mancini

Pur riconoscendo l’importanza del budget cap, Toto Wolff ha definito “doloroso” il tentativo dei tecnici Mercedes di aggiornare la W14 e tornare al vertice rimanendo entro i limiti imposti dal tett.
 

A quattro gare dall’inizio del campionato, la strategia di continuità adottata da Mercedes per la progettazione della sua quattordicesima monoposto di Formula 1 non sembra aver dato i frutti sperati. La nuova Mercedes W14, nata dalle ceneri della precedente W13, è ancora ben lontana dal poter competere stabilmente in entrambi i Campionati Piloti e Costruttori, e i discreti passi in avanti compiuti da inizio stagione non sono sufficienti per coprire il pesante distacco rispetto le due Red Bull.

Per risolvere questa situazione decisamente anomala per una scuderia che ha letteralmente dominato l’era turbo ibrida, i tecnici tedeschi stanno lavorando intensamente da una stagione a questa parte. Si è parlato addirittura di una possibile versione B della W14, ma la situazione non è semplice così come sembra. Il budget cap imposto dalla Federazione a partire dal 2021, che si compone di 135 milioni di dollari più eventali aggiunte dovute all’inflazione e ai weekend Sprint, rende difficile, se non impossibile, rivoluzionare completamente le due Mercedes W14. Il budget cap impone una programmazione pragmatica delle spese e un’attenta analisi dei costi, ed è per tale motivazione che la squadra di Brackley non può dirottare risorse infinite su un progetto “vecchio” nel tentativo di invertire l’inerzia di una stagione deludente.

Toto Wolff, Team Principal Mercedes

Toto Wolff è consapevole dei limiti tecnici che attanagliano le due W14, ma è altrettanto consapevole che il budegt cap costituisce, al momento, un ostacolo più grande di qualsiasi difetto di progettazione. “Il budget cap ci impone numerosi vincoli. In passato non sapevamo nemmeno quanto costasse una sospensione anteriore. Oggi, invece, dobbiamo considerare il prezzo di acquisto dell’alluminio e poi includere quanto costa la sua lavorazione, quanto bisogna ammortizzare dall’alluminio che viene scartato, valutare ogni bullone che va nella sospensione e il carbonio comprato come materia prima…“.

Un lavoro minuzioso che richiede personale altamente qualificato. “Questa situazione è super complessa ed è così evoluta che in squadra abbiamo analisti dei costi ed ingegneri che decidono se l’acquisto di un chilogrammo di alluminio vale davvero un certo guadagno di prestazioni. È un processo difficile e doloroso. I tecnici dovrebbero essere solo creativi e avere carta bianca, ma non possono farlo perché c’è qualcuno che sta dicendo loro se è fattibile nel limite di costo o meno. Proprio per questa motivazione è importante che tutti rispettino il budget cap: se superi il limite, anche 10.000 dollari possono fare la differenza” ha precisato Wolff.

 

“Dobbiamo semplicemente adattarci”

In ultima analisi, il numero uno Mercedes ha poi terminato l’intervista esprimendo un parere complessivamente positivo riguardo il budget cap. “Attualmente siamo più bloccati di prima perché, se fossimo completamente liberi, avremmo già testato un telaio differente. Invece adesso dobbiamo decidere con molta attenzione cosa dover aggiornare. Stiamo portando una nuova sospensione anteriore ad Imola e con questa anche l’aggiornamento aerodinamico che ne deriva. Se fossimo liberi, probabilmente porteremmo il doppio della quantità di aggiornamenti, ma penso che il budget cap sia necessario in Formula 1. Se mi chiedi di schierarmi a favore o contro il limite di spesa, ti risponderò positivamente ogni singolo giorno della settimana. È importante rendere questo sport sostenibile e dobbiamo semplicemente adattarci“.

Lewis Hamilton e George Russell
Lewis hamilton e George Russell
Associated Press/LaPresse
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