Sargeant, Stroll e Perez: chi sta vincendo il campionato distruttori?

Sargeant, Stroll e Perez: chi sta vincendo il campionato distruttori?

1 Ottobre 2023 0 Di Matteo Poletti

Dopo 16 gare, ci siamo tutti fatti un’idea su quali piloti stiano costando di più al proprio team in termini di danni. O forse no. Andiamo a scoprirlo (spoiler: alcune posizioni sono inaspettate).

Quelli sotto al milione: Verstappen & co.

Premessa: la lista (a cura dello user di Reddit basspro23chevy) non tiene conto dei motori e dei cambi utilizzati nel corso della stagione. Il costo delle varie parti è poi ovviamente un’approssimazione.

Detto ciò, andiamo a scoprire la classifica. Gli ultimi tre posti, dal ventesimo al diciottesimo, sono occupati dai tre campioni del mondo in griglia. Max Verstappen è (almeno in questa classifica) ultimo con 220 mila dollari di danni, rimediati nella sprint a Baku con Russell e nell’incidente in pitlane a Silverstone.

Seguono Fernando Alonso (350 mila dollari, risalenti principalmente alla sprint di Spa-Francorchamps) e Lewis Hamilton (525 mila dollari, rimediati soprattutto nel trittico Miami-Monaco-Barcellona).

Il diciassettesimo posto è occupato da Valtteri Bottas, reduce da una stagione fin qui negativa ma almeno non da questo punto di vista (575 mila dollari). Il finlandese, però, è stato protagonista di due crash nell’ultimo round a Suzuka, prima con la Williams di Albon e poi con quella di Sargeant.

Risalendo la classifica, troviamo Lando Norris (620 mila dollari) e George Russell (670 mila dollari). Per il numero 63 della Mercedes, il conto è soprendentemente contenuto, considerati i numerosi incidenti di cui si è reso protagonista (uno fra tutti, l’ultimo a Singapore).

Seguono i due alfieri della Haas, con Kevin Magnussen (867 mila dollari) che precede Nico Hulkenberg (915 mila dollari). Il danese e il tedesco sono gli ultimi due piloti a costare meno di un milione al team: d’ora in avanti i costi aumenteranno spropositatamente.

Il club del milione: da Zhou ad Albon

Al dodicesimo posto non troviamo un pilota, bensì tre. O meglio, una macchina: la seconda AlphaTauri guidata da de Vries, Ricciardo e Lawson. Messi assieme, i tre piloti sono costati al team di Faenza un milione e 180 mila dollari.

Poco meno di quando sia costato Guanyu Zhou all’Alfa Romeo (1 milione e 207 mila dollari) o Yuki Tsunoda all’AlphaTauri (1 milione e 255 mila dollari). Segue più distante Esteban Ocon, che si aggiudica il nono posto con un milione e 522 mila dollari (la maggior parte dei quali dovuti al crash fratricida con Gasly in Australia).

L’ottava e la settima posizione sono occupate dalle due Ferrari di Charles Leclerc (1 milione e 539 mila dollari) e Carlos Sainz (1 milione e 587 mila dollari). Fa strano vedere lo spagnolo davanti, dal momento che il monegasco pare aver collezionato più incidenti: vedi Melbourne, la qualifica di Miami o il weekend a Zandvoort.

Parte dei danni di Sainz derivano dall’incidente con Piastri al via in Belgio, e Piastri si trova proprio davanti a lui in classifica con un milione e 634 mila dollari di danni. Sorprende la sua sesta posizione: l’unico grande incidente di cui si è reso protagonista è stato quello nelle FP2 a Zandvoort, costato poi il polso a Ricciardo. Più staccato, invece, Alexander Albon, quinto con un milione e 849 mila dollari.

La top 4: comanda Sargeant

Entrando nella top 4, troviamo tre piloti abbastanza vicini tra loro. L’ultimo di questi è Pierre Gasly, che nonostante i 2 milioni e 201 mila dollari di danni rimane giù dal podio. Medaglia di bronzo per Sergio Perez (2 milioni e 459 mila dollari), preceduto da Lance Stroll (2 milioni e 609 mila dollari).

Il pilota canadese ha risalito la classifica dopo il clamoroso botto in qualifica a Singapore del mese scorso, in cui la macchina ha subito danni notevoli. Non basta, però, per insidiare il primo posto di Logan Sargeant.

Con quattro incidenti nelle ultime quattro gare, il numero 2 della Williams ha accumulato fin qui la bellezza di 3 milioni e 906 mila dollari di danni. Nelle scorse due stagioni, Mick Schumacher aveva chiuso questa particolare classifica in testa in entrambe le occasioni.

Nel 2021, il tedesco era costato alla Haas 4 milioni e 212 mila dollari di danni, mentre nel 2022 si era “limitato” a 4 milioni. Riuscirà Sargeant a fare meglio (o bisognerebbe dire peggio) di lui? Lo scopriremo solo vivendo.

La classifica costruttori: Ferrari insegue il secondo posto

Così come nella classifica vera e propria, anche in quella per i danni la Ferrari è vicina al secondo posto. La vetta è ovviamente occupata dalla Williams, che con quasi sei milioni di dollari di danni (5 milioni e 755 mila dollari) stacca tutte le altre squadre di almeno due milioni.

Seconda forza l’Alpine con 3 milioni e 700 mila dollari, seguita a ruota da Ferrari (3 milioni e 126 mila dollari) e Aston Martin (2 milioni e 959 mila dollari). Quinta posizione occupata dalla Red Bull, che grazie al bottino di Perez arriva a quota 2 milioni e 679 mila dollari complessivi.

Seguono da vicino AlphaTauri (2 milioni e 435 mila dollari) e McLaren (2 milioni e 254 mila dollari). Chiudono la classifica Alfa Romeo (a parimerito con Haas a quota 1 milione e 782 mila dollari) e Mercedes (1 milione e 195 mila dollari).

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