F1 | Track limits, o si cambia o si è fuori!
11 Ottobre 2023Il presidente FIA Mohammed Ben Sulayem potrebbe far togliere dal calendario Losail e Spielberg se non dovessero migliorare la questione track limits.

Dopo il Gran Premio d’Austria, anche la gara svoltasi in Qatar ha mostrato un evidente problema con i track limits per la Formula 1. Troppe penalità e troppi giri continuamente cancellati in qualifica per i limiti del tracciato, mescolando la griglia praticamente ad ogni giro. Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem vuole darci un taglio il prima possibile per mettere fine ad una piaga che affligge la Formula 1 da ormai troppo tempo.
Gli steward e la direzione gara non possono essere costantemente attive per controllare ogni minima uscita di pista, e questo la Federazione lo sa bene. Serve invece un adattamento a livello strutturale dei circuiti più problematici come Spielberg e Losail sulla questione track limits, cercando di scoraggiare i piloti dalla tentazione di uscire fuori pista.
Ai microfoni di Motorsport.com dopo le scene viste in Qatar, Ben Sulayem ha detto: “Abbiamo avuto lo stesso problema in Austria dove sono arrivate 1200 segnalazioni dai sensori e devo complimentarmi con la direzione gara per averlo notato. Ma è comunque la soluzione il controllo manuale? Assolutamente no, bisogna migliorare la pista stessa. So che ci sono alcuni che si oppongono, ma se non si modificano le piste non c’è gara e non possiamo permetterci questo.”
Lo sfruttamento dei cordoli in maniera così intensiva da parte dei piloti in Qatar è stato il fattore principale che ha portato Pirelli e la FIA alla diramazione della regola dei mini-stint da 18 giri dopo aver notato delle microfratture sugli pneumatici.

La soluzione serve ora per evitare nuovi episodi simili
I tracciati che soffrono maggiormente del problema dei limiti del tracciato dovrebbero rivedere la progettazione dei cordoli. “Dobbiamo trovare una soluzione, magari rendendo scivolosa la pista in uscita. Nessuno può fermare i piloti se non loro stessi.” ha spiegato il presidente della Federazione.
“Potremmo mettere la ghiaia ma bisogna stare attenti. Non deve essere troppo profonda per non rischiare di aver troppi piloti bloccati e nemmeno troppo grande per non danneggiare le vetture ad ogni uscita di pista. È essenziale trovare una soluzione e per farlo dobbiamo ascoltare i piloti e i loro feedback. Il tutto va realizzato entro il prossimo anno per evitare le stesse scene nei circuiti più problematici.”
La Federazione ha provato a metterci una pezza
Tramite il centro operativo remoto la FIA ha accorciato i tempi di controllo per le uscite di pista durante il GP del Qatar, evitando di arrivare a dare le penalità a tarda notte come successo in Austria. Ben Sulayem crede che ci siano anche altri modi per controllare le escursioni fuori pista, soprattutto con nuove tecnologie, ma le risorse a disposizione al momento non sono sufficienti.
“L’uso della tecnologia è fondamentale, viene usata in molte aree ma al momento la Federazione ha bisogno di nuove risorse per investire di nuovo sulla Formula 1. Non mi nascondo: ci servono nuovi fondi. Si parla di un’operazione da 20 miliardi di dollari e al momento non possiamo permetterci di investire così tanto”, ha spiegato Ben Sulayem.
Il presidente FIA inoltre suggerisce la necessità di nuovi accordi con la FOM per finanziare adeguatamente il livello di investimenti necessari alla Federazione per svolgere un lavoro più efficace.
“Servono accordi migliori, anche perchè bisogna ricordare che noi possediamo il campionato e lo affittiamo alla Formula One Management. Abbiamo un compito diverso da Liberty Media ma siamo tutti sulla stessa barca. Non possiamo assumerci grandi responsabilità con pochi soldi, siamo onesti. Le persone si vantano del valore delle scuderie ma la FIA dovrebbe avere la libertà e le risorse per gestire il tutto al meglio”, ha concluso il presidente Ben Sulayem.