Ricciardo sulle FP2 ritardate: “Non ne è valsa la pena”
17 Novembre 2023Venerdì a Las Vegas, tra ritardi spropositati e fan costretti a lasciare le tribune. Daniel Ricciardo ammette che le FP2 ritardate inizialmente non ne valevano la pena.
Il tanto atteso weekend a Las Vegas è arrivato, ma già al venerdì non sono mancati i problemi. Dopo le “mancate” prove libere 1 per l’incidente di Sainz, le libere due sono state slittate di due ore e mezzo. Un cambiamento d’orario dettato dalle modifiche d’emergenza fatte ai 30 tombini che avrebbero potuto causare problemi. Daniel Ricciardo ha ammesso però che il ritardo delle FP2 inizialmente non ne è valsa la pena, soprattutto per i fan che hanno dovuto lasciare le tribune.
Infatti a causa delle restrizioni logistiche e del personale, gli spettatori hanno dovuto lasciare il circuito all’1:30. Il che significa che l’evento più costoso dell’anno della F1, ha tenuto la sua prima sessione effettiva a tribune vuote.
Ricciardo ha detto di essere dispiaciuto per i fan che hanno speso i loro soldi per i biglietti per vedere solo 8 minuti delle FP1: “Ovviamente, ora che abbiamo fatto una sessione, ne vale la pena. Ma all’1:30 non ne valeva la pena. Tutti volevano slittasse a domani. Ovviamente non conosco i dettagli con la disponibilità della pista e ovviamente non è un circuito convenzionale. Sono sicuro che ci sono alcune limitazioni di cui siamo un po’ in balia“.

La sicurezza al primo posto
L’organizzazione e la Formula 1 hanno deciso che sarebbe stato più opportuno sistemare tutti i 30 tombini prima di far scendere i piloti in pista, seppur con un ritardo sproporzionato. Essendo anche a conoscenza del fatto che le tribune si sarebbero dovute svuotare ad un certo orario. Le parole di Ricciardo in merito:
“La situazione della tribuna, ovviamente è un peccato. Ma immagino che se non avessimo fatto FP2, allora probabilmente sarebbe stato scartato e saremmo semplicemente entrati in FP3. Cerchiamo di essere positivi. Ma sì, è ovviamente una situazione difficile. È la prima volta qui, è un progetto enorme e le cose purtroppo sono successe, ma immagino che abbiano fatto il meglio che potevano con quello che avevano”.
“Penso e spero che la sicurezza sia qualcosa che stiano prendendo sul serio”.