Tra ultime occasioni e possibili sorprese, i favoriti del 2021 in Moto3

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Nella classe più piccola non mancano i piloti in cerca del riscatto o giovani promesse pronte a stupire. Analizziamo i nomi caldi della stagione 2021.

La classe cadetta, da sempre terreno fertile di giovanissimi pronti a dar prova del loro talento, si avvia ormai alla sua decima stagione nel Motomondiale. Stagioni che, fino a questo momento, hanno consacrato diversi dei fenomeni attualmente impegnati nella Classe Regina, ed ogni anno continua a sfornare nuovi baby-campioni. Nel 2020 è stato il turno di Albert Arenas, che si aggrega ad una lista lunghissima formata anche da Maverick Vinales, Alex Marquez, Brad Binder, Joan Mir e Jorge Martin. Lo spagnolo si è dimostrato spesso il più concreto, riuscendo a farsi largo nelle furiose lotte ormai tipiche della Moto3, e a spuntarla dopo una lunghissima contesa giunta fino all’ultimo round.

Anche nella stagione quasi alle porte, la storia sembra ripetersi: sono in molti i contendenti allo scettro tanto ambito, uno fra tutti il 20enne Jaume Masia; l’analisi della classifica 2020, che lo vede primo tra i piloti rimasti in Moto3, incorona lo spagnolo come favorito numero 1 della stagione. Ma ormai conosciamo bene la categoria, ed è bene non dare mai nulla per scontato: Masia dovrà far i conti con un team tutto nuovo, il Red Bull KTM Ajo, e soprattutto con la pressione, da sempre sua acerrimo nemico.

Nella lista dei favoriti è compreso il suo ex-compagno di squadra, Dennis Foggia, portacolori del Team Leopard. Il Romano al secondo anno con la squadra, curiosamente ha dalla sua parte le statistiche: da quando è nel Motomondiale, il team Leopard ha sempre vinto il Titolo negli anni dispari, con Danny Kent, Joan Mir e Lorenzo Dalla Porta. Il destino sembrerebbe suggerire che sia lui il prossimo fortunato, ma per farlo, Dennis dovrà trovare la costanza che non è riuscito a trovare nel 2020.

Ma anche il team SIC58 Squadra Corse avvia la stagione per la prima volta nella sua breve carriera da seri candidati alla vittoria finale: Tatsuki Suzuki ha maturato l’esperienza necessaria nella categoria più piccola, ma rimane ancora incline all’errore. Nel 2021 il “Giappo-riccionese” avrà tutte le carte in regola per una stagione al vertice, ma dovrà trovare la chiave per la costanza di rendimento lungo tutta la stagione.

Neppure il fratello del Brad Binder in Motogp, l’arrembante Darryn, sembra avere intenzione di restare a guardare: il sudafricano avrà per la prima volta a disposizione una Honda, e dopo i buoni progressi mostrati nell’anno passato, potrà esprimere tutto il suo potenziale con la combattività che lo ha sempre contraddistinto.


Nonostante la tenera età di gran parte della griglia, non mancano nomi da tantissimo tempo tra le schiere della categoria. Romano Fenati e Niccolò Antonelli sono i due Veterani per antonomasia: entrambi erano presenti nel lontano 2012, anno del debutto della Moto3. Ma dopo tante stagioni, salvo qualche vittoria i due non sono ancora riusciti ad ottenere risultati degni di nota. Neanche Gabriel Rodrigo e John McPhee sono esenti dal discorso.
Il primo, alla settima stagione al via, nonostante la tanta velocità in prova nelle ultime due stagioni con Gresini non è mai riuscito a salire sul podio in gara. Lo scozzese invece, ormai 26enne, dalle prossime stagioni dovrà fare i conti con il limite di età. Da tutti questi piloti, dopo la mole di esperienza maturata, ci si aspetta una stagione da protagonisti che può veramente diventare un ultimatum.

Ma si sa, la Moto3 è sinonimo di imprevedibilità, per questo non sarebbe così assurdo vedere giovani novizi subito con il giusto feeling per le posizioni di vertice. Potrebbe essere questo il caso di Xavier Artigas, che sulla Leopard ha già ottenuto un podio alla sua prima wild card nel Mondiale, a Valencia 2019. Così come per Pedro Acosta e Izan Guevara, entrambi classe 2004 e vincitori rispettivamente di Rookies Cup e CEV.
Ma solo il 16 marzo, con i primi test sul circuito di Jerez, potremo scoprire i valori in campo per questa stagione; nonostante ciò rimangono tutti i presupposti per vedere ancora una volta un campionato di fuoco.

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