F1 | Il giorno di Marcus Winkelhock.
22 Luglio 2020Quella di Marcus Winkelhock è una delle storie più intriganti della Formula 1, che viene raccontata troppe poche volte. Dai segreti dietro al suo debutto fino alla gloria di un pilota che, con una sola gara disputata in Formula 1, si è tolto molte più soddisfazioni di piloti che hanno corso per anni senza raccogliere nulla.
22 Luglio 2007, Nurburgring. Il weekend tedesco si apre con la notizia del licenziamento di Christijan Albers da parte della Spyker, a causa degli scarsi risultati che il pilota olandese sta ottenendo. In realtà il team non ha una monoposto competitiva, ma si sta distinguendo soprattutto per le grandi prestazioni di un giovane Adrian Sutil, che in gara riesce a scrollarsi spesso dall’ultima posizione a cui la monoposto dalla livrea arancione è abituata in qualifica. La vettura n° 21 viene così affidata a Marcus Winkelhock. Anche se, utilizzare il termine “affidata” è molto riduttivo: il pilota tedesco, per correre sul circuito di casa, pagherà al team olandese la modica somma di 750.00$.

Nelle qualifiche, al debutto in Formula 1, il buon Marcus si prende più di un secondo dal suo compagno di squadra. Ma l’evento clou del sabato è il grave incidente di Lewis Hamilton, che per certi versi ricorda quello di Michael Schumacher a Silverstone nel 1999. Per fortuna, per il pilota inglese, non ci saranno conseguenze e prenderà regolarmente parte alla gara. La pole position va a Kimi Raikkonen.

Si arriva alla domenica. Per la gara è prevista pioggia, ma prima del via tutti decidono di partire con gomme d’asciutto, ad eccezione di una vettura. Una vettura che parte dal fondo dello schieramento, una vettura che non ha nulla da perdere. É la Spyker di Winkelhock, che decide di partire dalla pit-line. Allo spegnimento dei semafori, Felipe Massa brucia Fernando Alonso e si porta alle spalle del suo compagno di squadra; poco più dietro invece, le due BMW Sauber entrano in contatto tra di loro. A pagarne le spese è Lewis Hamilton, colpito da una foratura alla sua anteriore sinistra. Sul circuito tedesco inoltre, è iniziata a scendere copiosamente la pioggia. Già al termine del primo giro la maggior parte dei piloti rientra ai box, eccezion fatta per Kimi Raikkonen che, scivolando sul cordolo della pit-line, manda in frantumi la possibilità di giocarsi la vittoria. Alcuni restano in pista sperando che la pioggia smetta. Ma la pioggia non smette e si ritrovano tutti nella ghiaia di curva 1. Davanti a tutti ora si trova una Spyker. Quella Spyker. La Spyker di Marcus Winkelhock. L’azzardo ha pagato, la Safety Car entra in pista in suo soccorso e gli regala la gloria di percorrere qualche giro in testa. Ma non finisce qui. La direzione gara decide di esporre la bandiera rossa: troppa la pioggia che sta cadendo sul Nurburgring, servirà una nuova partenza. E dalla Pole Position, quando si ripartirà, ci sarà proprio lui. E si porta subito a casa il primo record: primo pilota ad essere partito ultimo e primo nello stesso gran premio.

Dopo circa quindici minuti si riparte con due giri alle spalle della Safety Car. La pioggia ha smesso di cadere, tutti partono con gomme intermedie ad eccezione del leader della gara, che monta gomme da bagnato pesante, sperando in un ritorno della pioggia, sfidando ancora una volta la sorte. Al settimo giro la vettura di sicurezza spegne le luci e rientra ai box, Winkelhock viene subito sopravanzato da Felipe Massa e Fernando Alonso, scivolando velocemente verso il fondo della griglia. La sua gara durerà solo 13 giri, perché il pilota tedesco si ritirerà a causa di un cedimento idraulico sulla sua vettura. La sua esperienza in Formula 1, di fatto, finisce qui. Con qualche record che, difficilmente verrà battuto:
- Primo pilota ad essere partito sia ultimo sia primo nel corso dello stesso gran premio;
- Dodicesimo pilota nella storia del mondiale di Formula 1 a riuscire a condurre la gara durante il suo gran premio di esordio, ed è stato il primo a farlo partendo dall’ultima posizione della griglia;
- Conducendo 5 giri (dal 2º al 7º) sui 13 percorsi prima del ritiro, Markus Winkelhock ha battuto un record che apparteneva a Michael Schumacher, ossia quello del miglior rapporto tra giri condotti e giri completati. Per Markus questo rapporto è del 0,3846; per Schumacher invece è del 0,3037, avendo condotto 5.111 giri sui 16.825 completati.
Una storia che merita la giusta gloria, perché difficilmente ripetibile. Un gran premio tra i più emozionanti dell’ultimo decennio, che finirà con la vittoria di Fernando Alonso e il suo litigio con Felipe Massa in diretta mondiale. Curiosità? Gli insulti in italiano, come dimenticarli..