5 momenti del Gran Premio di Russia che sicuramente ricorderemo
3 Marzo 2022Sochi non ha mai donato grosse sorprese, ma sicuramente diversi episodi memorabili. Ripercorriamo insieme i cinque momenti più iconici delle scorse edizioni del Gran Premio di Russia.
Con l’annuncio arrivato in mattinata, Liberty Media ha ufficialmente rescisso il contratto con Rosgonki, gli organizzatori del GP di Russia. Una chiusura netta che ha fatto seguito ad alcuni giorni di incertezze, in cui si sospettava un semplice rimozione della gara in quel di Sochi dal calendario 2022 a causa delle vicende legate alla guerra tra Russia ed Ucraina.
Sebbene il Gran Premio di Russia non abbia mai riservato particolari emozioni agli appassionati di Formula 1 – né in termini di spettacolo, né tantomeno in termini di “storia” che invece si può respirare in circuiti sacri considerati i Templi dell’Automobilismo internazionale – esistono cinque momenti , verificatisi nel corso degli anni, che sicuramente ci faranno mancare l’appuntamento stagionale sul circuito di Sochi.
5 – La “lotta finlandese” tra Bottas e Raikkonen
Nelle fasi finali del Gran Premio di Russia del 2015 va in scena un’intensa lotta tra i due connazionali Kimi Raikkonen e Valtterri Botas. In palio vi è il gradino più basso del podio: l’ultimo, ambitissimo, biglietto per prendere parte alla premiazione ed inossare il colbacco russo accanto al Presidente Putin. Un’occasione imperdibile.
Negli ultimi due giri Bottas e Raikkonen, con le relative Williams e Ferrari, sorpassano Pérez (Force India) e si ritrovano, soli, a competere per la terza posizione. Bottas sembra essere il favorito, ma nelle ultime curve dell’ultimo giro Raikkonen raggiunge Bottas e tenta il sorpasso: il contatto è inevitabile. Bottas sprofonda in undicesima posizione, fuori dalla zona punti, mentre Raikkonen riesce a tagliare il traguardo in terza posizione. L’alfiere della Ferrari, tuttavia, riceverà una penalità di 30 secondi a causa della manovra di sorpasso, e ad avere la meglio è il pilota messicano, che così facendo conquista il suo quinto podio in carriera.
4 – Il primo successo di Bottas
L’edizione del 2017 del GP di Russia merita un posto in questa singolare classifica. Trattasi, infatti, della gara in cui Bottas ha archiviato la sua prima vittoria in carriera nella massima serie automobilistica.
Che il circuito russo rientrasse nelle grazie del pilota filandese non vi erano dubbi. Già dai tempi della Williams, infatti, Bottas era solito esaltarsi in quel di Sochi, facendo sfoggio delle sue abilità. Tra il 2014 e il 2016, infatti, il finlandese è sempre riuscito a partire in seconda fila, conquistando anche un podio nel 2014 e un quarto posto nel 2016. Solo nel 2015 Bottas ha terminato la sua gara fuori dalla zona punti, ma questo rientra nel precedente punto.

3 – Bring back the fuc*ing V12
Meritevole del podio è il ritiro di Sebastian Vettel durante il GP di Russia 2019. Il tedesco, dopo una buona partenza e dopo aver condotto la gara fino alla sosta, è costretto al ritiro a causa di una perdita di potenza del motore.
L’episodio, reso (se possibile) ancora più infelice a causa della malafede di alcune persone, che ritenevano fosse una manovra messa in atto da Vettel per sfavorire il proprio compagno di squadra, è sicuramente uno dei momenti più iconici delle scorse edizioni del GP i Russia. Il tedesco, infatti, dopo essere uscito dalla vettura, pronuncia una frase destinata a rimanere scalfita nelle nostre memorie.
2 – Valtteri, it’s James
L’episodio in questione, con buona probabilità, è l’esempio per antonomasia di lavoro di squadra in Formula 1. E, probabilmente, anche il motivo per cui molti tifosi mal sopportano le Frecce d’Argento a partire dal Gp di Russia del 2018. Dopo aver dominato le qualifiche e la prima parte di gara, a controprova della particolare predilizione di Bottas nei confronti del circuito russo, il pilota finalndese è costretto a cedere la posizione in favore del compagno di squadra.

Per Lewis Hamilton si tratta dell’affondo finale in ottica campionato: l’inglese si porta a 50 misure di vantaggio sull’avversario, mettendo l’ipoteca sul quinto titolo iridato. Un vantaggio insormontabile per Vettel e per il team di Maranello, che in Russia vede gradualmente svanire anche il mondiale costruttori.
L’ennesimo ordine di scuderia, l’ennesima brutta pagina di uno sport che, in linea teorica, dovrebbe premiare il pilota più veloce; ma, come spesso accade, quando ci sono di mezzo mondiali, le regole si distorcono e non c’è buona norma che tenga.
1 – Hamilton e Putin sul podio
Perché? Perché sì. In cima alla classifica non poteva che esserci l’imprevisto tra Hamilton e Putin, verificatosi durante l’edizione del 2015 del GP di Russia; edizione che ha visto trionfare Lewis Hamilton (al nono successo stagionale) davanti a Sebastian Vettel e Sergio Pérez.
Più precisamente, durante i festeggiamenti sul podio – che i piloti hanno affrontato con un sobrio colbacco, al cospetto del Presidente russo – alcune gocce di Champagne della bottiglia di Hamilton sono finite sulla giacca di Putin, suscitando l’immediata ilarità del pubblico.
Un vero e proprio “incidente diplomatico” sventato, com’è stato simpaticamente ribattezzato dai tifosi, anche se Hamilton ha subito tenuto a precisare che si è trattato di un gesto privo di intenzionalità. Insomma, con un pizzico di amara ironia, possiamo solamente ringraziare che questo gesto apparentemente innocente non abbia risvegliato l’irrequieto animo di Putin prima del previsto.