F1 – Ferrari, si sta lavorando tanto sui pit-stop: obiettivo costanza
29 Gennaio 2023Manca davvero ormai poco all’inizio di un nuovo mondiale di Formula 1. La Ferrari si sta preparando giorno dopo giorno. L’obiettivo? è chiaro, il titolo piloti che manca ormai dal 2007. Per farlo dovrà ricorrere ad innumerevoli fattori che evidentemente sono mancati l’anno scorso: affidabilità, sicurezza, consapevolezza e… costanza.
Proprio quest’ultima, infatti, pare che rientri tra gli obiettivi per il 2023. A confermarlo è Diego Ioverno, capo operazioni veicoli del team di Maranello, che nel giorno in cui si è presentato alla stampa il nuovo team principal Frederic Vasseur, ha rivelato che al Cavallino ci stanno dando pesantemente dentro con gli allenamenti per arrivare preparati ai pit-stop.
I Pit-Stop non sono stati mai, infatti, una reale costante. Weekend in cui la Ferrari finiva per essere la migliore ed altri la peggiore. Eppure nel team sono consapevoli che i cambi gomme possono fare una grande differenza.
UNA LUNGA PREPARAZIONE
In questi giorni a Maranello ci sono 60 persone che in due sessioni da 20 pit-stop ciascuna, una al mattino e una al pomeriggio, che si stanno preparando per tutta la stagione.
E’ una scelta piuttosto necessaria considerata la stagione bella impegnativa che i team si appresteranno ad affrontare. Saranno, infatti, 23 gli appuntamenti del calendario 2023. Ed è per questo che i 60 che ci stanno dando dentro duramente cambieranno di volta in volta durante il campionato. Considerando, inoltre, che questi ultimi svolgono anche altre funzioni, per la Ferrari è importante che tutti siano il più possibile preparati.
Ma non solo per il cambio gomme. Anche il momento del rilascio vettura sta ricoprendo un ruolo fondamentale. Per evitare penalità per un possibile unsafe release, infatti, ci sono 6 persone dedicate che si stanno preparando.
I DATI FERRARI DEL 2022
Ioverno ha spiegato che l’obiettivo non è tanto e soprattutto la velocità di esecuzione, quanto la costanza. Il record in allenamento in condizioni ideali è di 1”65, ma nel 2022 la media pit stop in gara è stata sui 2”9.
“L’anno scorso ci siamo posti come obiettivo che i pit stop sotto i 3” fossero l’80% del totale e che quelli sopra i 4” (quelli falliti; n.d.r.) fossero meno del 3%. Il risultato è che siamo stati i migliori con il 73% sotto i 3”, la Red Bull si è fermata al 71%. Non siamo contenti di quelli andati male (oltre i 4”), sono stati il 9% del totale, mentre la Red Bull ha fatto 8% e la Mercedes il 4%”. E per il 2023? Il nostro target è l’85% sotto i 3” e non più del 4% sopra i 4”, anche perché fare meglio è quasi impossibile”.