Come si sono comportati i piloti che sono tornati in F1 dopo 2 anni di stop?

Nico Hulkenberg tornerà in F1 con Haas nel 2023, ma come sono andati gli altri piloti che sono tornati dopo solo 2 anni?

Fernando Alonso

Lo spagnolo, a causa di una vettura non all’altezza, ha deciso di lasciare il team McLaren e abbandonare la Formula 1 a fine 2018.

Nonostante ciò, in molti erano convinti che Fernando sarebbe presto tornato.

Infatti, dopo 2 anni in cui lo spagnolo ha guidato in categorie di ogni tipo (da segnalare la partecipazione alla Dakar nel 2020), è tornato in F1 alla guida della Alpine.

Purtroppo, per il momento, ‘El Plan’ di Alonso non ha avuto grandi successi, visto che in 2 anni col team francese lo spagnolo è salito solo una volta sul podio e sono stati più i momenti di rabbia che quelli felici all’interno della squadra.

Nonostante ciò, Alonso si sente in grandissima forma e, sperando in una vettura a livello, cercherà nel 2023 di portare l’Aston Martin sul tetto del mondo.

Alonso in veste Aston Martin

Kimi Raikkonen

Kimi ha lasciato la categoria nel 2009, ma solo dopo 2 anni è tornato in F1 alla guida della Lotus.

Il finlandese è stato sorprendentemente veloce alla guida della Lotus, e nel suo anno di ritorno (2012), ha concluso la stagione al 3° posto in classifica vincendo una gara e salendo molte volte sul podio.

Il 2013 è stato invece un po’ più complicato.

Nonostante una vittoria nella prima gara stagionale e una macchina competitiva, Kimi e la Lotus non sono riusciti a replicare il 3° posto nella classifica piloti dell’anno precedente.

La causa di ciò è stata probabilmente la decisione del finlandese di tornare in Ferrari nel 2014.

Purtroppo, il romantico ritorno con la rossa non ha portato gli stessi frutti del primo periodo col team di Maranello.

Infatti, soprattutto dal 2014 al 2016, né la vettura né Kimi sono riusciti ad esprimere il massimo potenziale.

Nel 2017 e 2018 Raikkonen portò a casa risultati più convincenti grazie anche ad una macchina finalmente competitiva.

Nonostante la vittoria in America e i vari podi conquistati, la Ferrari decide di puntare su Leclerc per il 2019 e Raikkonen chiuderà la sua carriera in Alfa Romeo, dove guiderà nel 2020 e 2021.

Niki Lauda

Colui che è riuscito a portare a casa i risultati migliori dopo il ritorno in F1 è stato sicuramente Niki Lauda.

Niki decise improvvisamente di lasciare la F1 nel 1979 quando guidava per la Brabham.

La sua carriera, visti anche i 2 titoli Mondiali già vinti, sembrava quindi terminata.

Ma non fu così: l’austriaco firmò con McLaren per la stagione 1982.

Dopo 2 anni in cui riuscì a portare a casa 2 vittorie, nel 1984 Niki fu protagonista della lotta per il titolo con il giovane compagno Alain Prost.

Alla fine fu proprio Lauda a vincere il titolo per solo mezzo punto!

Alla termine della stagione seguente decise di ritirarsi definitivamente dal mondo delle corse.

Lauda sulla McLaren con cui vinse il titolo nel 1984

Le brevi esperienze di Luca Badoer e Nicola Larini in F1

In questa lista compaiono anche 2 italiani: Luca Badoer e Nicola Larini.

In carriera, nessuno dei due riuscì mai a mostrare tutto il proprio talento, anche a causa delle poche possibilità a loro concesse.

Il miglior risultato di Larini in F1 fu un 2° posto nel GP di San Marino del 1994, quando guidava per la Ferrari.

Fu anche il suo unico podio.

Larini corse in F1 dal 1987 al 1994, per poi disputare una porzione di stagione con la Sauber nel 1997.

Invece, Badoer guidò in F1 nel 1993, 1995 e 1996, senza mai portare a casa un punto.

Nemmeno i suoi due ritorni in Formula 1 furono fortunati: nel 1999, alla Minardi, ebbe come migliori risultato un 8° posto.

Mentre nelle 2 gare disputate con la Ferrari nel 2009 non riuscì a far meglio del 17° e 14° posto.

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