Le Haas sono in “modalità sopravvivenza”? Così dice Magnussen.
30 Settembre 2023Lo abbiamo constatato tutti. Le Haas quest’anno non vanno proprio. Le parole di Kevin Magnussen dopo il GP di Suzuka accendono i campanelli di allarme per la prossima gara in Qatar. Il pacchetto di aggiornamenti è in programma ad Austin.
Le Haas, come abbiamo potuto constatare in questa stagione, non sono mai state in buona forma, anzi. Motivi? Macchina progettata male fin dall’inizio: sidepods simil F1-75, terribile gestione degli pneumatici la domenica a causa delle frequenti frenate. Infatti, i circuiti dove la VF-23 è stata più competitiva la domenica sono quelli in cui sono presenti poche frenate (Miami, Jeddah e Melbourne). Ma che ha dimostrato sempre il suo lato migliore il sabato in qualifica (vedi Canada P2 con Hulkenberg, poi retrocesso a P5 per impeding).

Una fenice che rinasce dalle ceneri?
Un segno di rinascita le due Haas lo hanno dimostrato a Singapore con entrambi i piloti in Q3 al sabato. Con una buona gara disputata da entrambi i piloti e un’ottima strategia da parte del muretto box, il danese è riuscito a portare a casa un punto da Marina Bay. Certo le condizioni di gara erano ottimali per nascondere la maggior parte dei difetti che ha questa VF-23, dall’ora in cui si è disputato il Gran Premio al tratto di tracciato modificato che andava da curva 16 a curva 19, che metteva a dura prova i pneumatici, sostituito con un lungo rettilineo. Menzione d’onore va anche al lavoro sul passo di Sainz, che ha voluto tenere il gruppo unito per preservare la gomma verso il finale di gara.

Haas in modalità sopravvivenza?
“Saremo in modalità sopravvivenza fino a quel momento”
Dopo la buona prestazione di Singapore, tutti in Haas erano consapevoli che li aspettava uno dei circuiti più probanti per le macchine. Ovvero il circuito di Suzuka, dato dal fatto che combina settori dove conta avere sia poca resistenza all’avanzamento (vedi terzo settore) e sia un buon carico per i tratti più guidati (vedi primo settore con lo “snake”). La gara dopo la Safety Car iniziale si stava mettendo bene per Magnussen, fino a quando non è arrivato l’incauto Sergio Perez a tamponare l’Haas del numero 20.
Gara da buttare e penultima e ultima posizione tra i piloti che sono riusciti a tagliare il traguardo.

Pacchetto di aggiornamenti ad Austin: saranno veramente efficaci?
La domanda da un milione di dollari rimane una: questo pacchetto di aggiornamenti servirà a risollevare le Haas dai bassifondi della classifica? La risposta a questa domanda sarà molto importante, perché tutti i team stanno comprendendo gli ultimi concept da adottare per le proprie vetture del prossimo anno.
“(Per il pacchetto di aggiornamenti di) Austin, c’è stata una grande spinta dalla fabbrica per averlo. Si tratta di un pacchetto di aggiornamenti piuttosto importante, ma l’obbiettivo di questo pacchetto non è la velocità di punta, se vogliamo dirla tutta. La macchina avrà un concept diverso e dobbiamo cercare di capirlo al meglio “Quindi, cercare di imparare (il nuovo concept della macchina) quest’anno in vista della vettura dell’anno prossimo sarà abbastanza importante. Non posso dire con certezza se in termini di prestazioni in qualifica o in gara andremo più veloci, ma in termini di apprendimento e sulle nuove specifiche della macchina, penso che su quel lato abbiamo fatto molto. Quindi è molto importante che riusciamo a farcela”
Ayao Komatsu, attuale direttore tecnico della Haas, ha fatto delle rivelazioni abbastanza importanti riguardanti al pacchetto che porteranno nel Circuito delle Americhe, a casa loro. Così ha risposto alle domande in merito:
E poi in merito alle modifiche tecniche annuncia alcuni cambiamenti:
“Credo che, ufficialmente, non si tratti di una versione B. Si tratta di una modifica alla carrozzeria, all’ingresso del sidepods, al fondo, quindi è piuttosto grande come pacchetto. Non si tratta di un’ala anteriore o posteriore, ma le caratteristiche aerodinamiche sono molto diverse da quelle che abbiamo ora”
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