Hamilton avrebbe potuto vincere il GP d’Olanda?

Hamilton avrebbe potuto vincere il GP d’Olanda?

5 Settembre 2022 0 Di Ivan Mancini

Il mancato pit stop nelle fasi finali della gara ha sicuramente escluso Hamilton dalla lotta per la vittoria. Ma con gomma rossa il pilota inglese avrebbe potuto vincere? Facciamo il punto della situazione.
 

“Non ci credo ragazzi che mi avete f*****o in questo modo. Non potete capire quanto sono inc*****o in questo momento”

Lewis Hamilton, GP d’Olanda 2022

Le parole di Hamilton durante le fasi finali del GP d’Olanda fanno male all’animo, a prescindere dal proprio tifo o dalle proprie simpatie. Sì, perché sentire un pilota lamentarsi via radio con la propria scuderia per una strategia discutibile, e vederlo arrancare nella sua inferiorità a causa di una scelta sbagliata del muretto, è sempre una cosa brutta. Ed è ancora più doloroso se a lamentarsi è Lewis Hamilton, che non molti mesi fa, ad Abu Dhabi, ha perso un mondiale per un errore simile.

Gare diverse, avversari (quasi) diversi, ma modus operandi simile. Anzi, del tutto uguale: Hamilton costretto giocoforza a rimanere in pista con gomma gialla, mentre l’avversario di turno rientra ai box per montare gomma rossa, più fresca e performante. E questa volta l’avversario di turno non è solamente Max Verstappen, ma anche lo stesso compagno di scuderia: oltre il danno, la beffa.

Ma davvero un eventuale pit stop di Hamilton avrebbe cambiato la situazione? Davvero Hamilton avrebbe potuto competere per la vittoria, a parità di mescola con Verstappen ed il compagno di squadra? Analizzando i dati a disposizione, abbiamo provato a darci una risposta.

 

Errore Mercedes: entrambi i piloti dovevano fermarsi ai box

Ai microfoni della stampa il Team Principal Mercedes, Toto Wolff, ha difeso la strategia adottata dalla scuderia durante lo scorso GP d’Olanda. In Mercedes erano fermamente convinti che, qualora avessero fermato sia Russell che Hamilton, avrebbero perso due posizioni su Verstappen senza avere la certezza di riconquistarle. Gli strateghi tedeschi hanno quindi provato l’azzardo lasaciando fuori Hamilton con gomme gialle nel tentativo di mantenere la prima posizione e vincere la gara, ma la pista non sembra aver premiato la scelta. Al netto delle parole di Toto Wolff, infatti, quella di fermare un solo pilota si è semplicemente rivelata una strategia sbagliata.

Dividere le strategie come ieri ha fatto Mercedes può avere una certa utilità solo in determinate condizioni – ad esempio, se l’obiettivo è quello di difendere a tutti i costi il podio o una qualsiasi altra posizione. In questo modo il pilota più veloce, subito dopo la sosta, ha la certezza quasi assoluta di mantenere la posizione, grazie anche al vantaggio dovuto alla gomma più fresca, mentre il secondo pilota rimane in pista, con gomma usurata, per difendere il compagno di squadra dagli attacchi degli avversari.

Se però l’obiettivo era vincere la gara, adottare una strategia simile si è rivelato un autentico suicidio sportivo. Non appena la gara è ripresa nella piena valenza agonistica, infatti, Hamilton era su gomma gialla con diversi giri sulle spalle, a differenza degli altri tre piloti che lo inseguivano (tutti su gomma rossa). Hamilton era quindi impotente, vulnerabile agli attacchi degli inseguitori, ed era altamente improbabile che potesse resistere a sufficienza per difendere la leadership della gara. I tre sorpassi, avvenuti nell’arco di poche tornate, erano semplicemente inevitabili e non c’è molto altro che Hamilton potesse fare per evitarli. O forse sì…

 

Russell ha fatto la differenza

Se in tutta questa situazione dobbiamo trovare una colpa attribuibile ad Hamilton, l’unica cosa che si può recriminare al sette volte campione del mondo è il non aver chiamato la sosta durante la Safety Car, a differenza del proprio compagno di squadra.

La strategia Mercedes, infatti, era profondamente diversa da quella che abbiamo visto nelle fasi finali del GP d’Olanda. In virtù della stessa paura di perdere posizioni che abbiamo precedentemente descritto, gli strateghi Mercedes avevano pianificato una tattica attendista per i propri piloti. L’intenzione originale era quella di lasciare sia Hamilton che Russell in pista, con gomma gialla, per tentare di difendere le posizioni dagli attacchi di Verstappen e Leclerc.

La stessa strategia di Hamilton per entrambi i piloti: praticamente una mattanza annunciata. George Russell, però, ha rifiutato la strategia tramite team radio. L’inglese, mostrando freddezza e lungimiranza, ha insistito per un’ultima sosta affinché i meccanici possano montargli gomma rossa, al pari dei diretti aversari in pista. Il seguente scambio di battute con l’ingegnere di pista, durante la Safety Car, fuga ogni dubbio.

Il team radio di Russell durante la Safety Car del GP d’Olanda

Musconi: Rimani fuori
Musconi: Verstappen in uscita, presta attenzione
Musconi: Verstappen si è fermato per le soft
Musconi: Mancano 16 giri alla fine, lavora su gomme e freni
Musconi: Anche Leclerc si è fermato, immagino per gomme soft
Musconi: [Non ci fermiamo] Rimani nella fast lane
Russell: Perché non ci fermiamo? […] Sto distruggendo le gomme […] Scelgo la gomma soft
Musconi: Ok allora costruisci il gap, costruisci il gap
Musconi: STOP! Box!

A differenza di Russell, invece, Hamilton non ha insistito per la sosta e ha deciso di accettare la strategia proposta dal team. L’inglese viene poi a conoscenza del pit stop di Russell solo nel momento in cui la Safety Car rientra in pit lane, quando ormai è costretto a rimanere in pista con gomma gialla.

Il team radio di Hamilton durante la Safety Car del GP d’Olanda

Bonnington: Gialla gialla, una macchina si è fermata in rettilineo
Bonnington: Safety Car Safety Car, mantieni il delta positivo
[…]
Bonnington: Verstappen in pit lane quindi noi rimaniamo fuori. Rimani fuori, rimani fuori
Hamilton: Quali gomme ha montato?
Bonnington: Verstappen su gomma soft, è dietro George
Hamilton: E quanti giri rimanenti?
Bonnington: Mancano 15 giri alla fine
Hamilton: Compreso
[…]
Hamilton: Perché avete fermato George?
Bonnington: Non lo so, ti faccio sapere

Quello della strategia è forse l’unico errore commesso da Hamilton durante il GP d’Olanda. L’unica cosa che Hamilton avrebbe potuto fare per migliorare la propria gara era insistere per un’ulteriore sosta così come ha fatto Russell tramite team radio. Solo in questo modo il pilota inglese avrebbe potuto competere ad armi pari con gli altri piloti. Ma questa ulteriore sosta avrebbe consentito ad Hamilton di vincere la gara?

 

Passo gara: confronto tra Hamilton, Russell e Verstappen

A prescindere dall’impossibilità di fare un confronto rigoroso ed oggettivo tra i piloti, proviamo ad analizzare il passo gara dei tre piloti coinvolti in questa indagine.

Hamilton e Russell, partiti con gomma gialla, montano tale mescola per un totale di 29 e 31 giri rispettivamente. Sono le fasi iniziali della gara, la pista è in evoluzione e le macchine sono a pieno carico di benzina. I tempi dei due piloti Mercedes, pertanto, sono inesorabilmente alti rispetto a quelli del pilota olandese, che invece monta gomma gialla dopo il 16° giro.

Confronto passo gara Hamilton, Russell e Verstappen

Il grafico seguente può aiutarci a fare maggiore chiarezza. Nonostante le discrepanze dovute alle diverse situazioni, il passo gara di Verstappen, ieri, era semplicemente mostruoso. L’olandese è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro dei 15 secondi, segnando momentaneamente il giro più veloce della gara nonostante ci fossero ancora piloti con gomma rossa.

Anche con gomma rossa non c’è storia: a parità di gomma, il passo gara di Verstappen era decisamente migliore di quello mostrato da Russell. È quindi probabile che, nonostante il cambio gomme in extremis di Hamilton, Max Verstappen avrebbe comunque vinto il GP d’Olanda, non potendo arginare la decisa superiorità del pilota di casa.

 

Giudizio finale

Alla luce di quanto detto in precedenza, ci sentiamo di affermare con una certa sicurezza che Hamilton avrebbe sicuramente beneficiato di un ultimo stint su gomma rossa. Certo, così facendo Hamilton avrebbe perso la leadership della gara in favore di Verstappen durante gli ultimi giri della Safety Car. Anzi, probabilmente l’esito finale della gara non sarebbe comunque cambiato, vista la netta superiorità di Verstappen rispetto il resto della griglia.

Ma, con la gomma rossa, Hamilton avrebbe potuto condurre un ultimo stint puramente “offensivo“, a caccia della vittoria o del podio, anziché guardare costantemente negli specchietti retrovisori per difendersi dagli attacchi degli inseguitori. E, col senno di poi, l’inglese avrebbe concluso la gara sicuramente al di sopra del quarto posto, presumibilmente anche davanti al compagno di squadra. Per Hamilton lo scorso GP d’Olanda è da considerarsi una vera e propria occasione mancata.

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