Tempo di valutazioni: la classifica dei migliori circuiti del calendario 2023.
11 Gennaio 2023Una prima occhiata critica agli scenari protagonisti dell’anno che verrà.
Ogni appassionato di Formula Uno ha delle piste che attende con maggiore ansia rispetto alle altre, che sia per il loro layout, per l’atmosfera generata dal pubblico o per lo smalto storico. Avendo all’orizzonte uno dei calendari più ricchi della storia, abbiamo deciso di raggruppare i circuiti per categorie; partendo dai “migliori” per finire con i “peggiori”.
Partiamo!
Tracciati migliori

Spa-Francoschamps
Il circuito belga nato dalle menti di Jules de Theri e Henri Langlois Van Ophem è una vera e propria opera d’arte. La conformazione del terreno è stata sfruttata alla perfezione, creando curve iconiche come Eau-Rouge e Pouhon. Soprannominata “L’università della Formula Uno”, è il circuito preferito di gran parte dei piloti. Difficilmente si assiste a gare noiose qui (2021 a parte).
Monza
Il tempio della velocità vanta le velocità più alte del mondiale e il pubblico più caloroso di tutti. La “marea rossa” sotto il podio a fine gara è la cartolina più bella che la Formula Uno possa offrire. Insieme a Montecarlo è forse la vittoria più ambita da chiunque abbia messo piede in una monoposto. Per ciò che concerne l’azione in pista, i lunghi rettilinei intervallati da brusche frenate ( vedi la prima variante e la Roggia) favoriscono molto i sorpassi: divertimento assicurato!
Silverstone
Come non inserire il primo circuito della storia ad ospitare una gara di F1? Il tracciato inglese ( presente dal 1950) pulula di storia, nonostante le diverse modifiche apportate al suo layout. Le curve più celebri sono Copse, Maggotts, Becketts e Stowe; ognuna teatro di avvenimenti divenuti veri e propri cult della categoria. La danza delle auto su questo circuito è una gioia per gli occhi.
Montecarlo
Questa decisione probabilmente susciterà lo sdegno di molti. Sebbene il circuito di Monaco rimanga il fiore all’occhiello del circus, probabilmente le attuali vetture sono troppo grandi per dare origine a gare ricche di sorpassi ed emozioni.
Bene ma non benissimo.
Interlagos
Circuito stupendo colmo di storia e pubblico caloroso, cosa volere di più? La S di Senna fa capire subito il calibro del tracciato, protagonista di numerose gare storiche ( vedi 1991, 2012 e 2021). Inoltre, il fatto che sia posto alla fine del campionato lo rende molte volte decisivo per il mondiale.
Suzuka
Senza dubbio il circuito più tecnico del mondiale. Il primo settore, la Spoon e la 130r sono il manifesto di un tracciato a dir poco glorioso. Qui lo scontro Senna – Prost raggiunse il suo culmine; prima nel 1889 e poi nel 1990. D’altronde le parole di Vettel su Suzuka sono alquanto chiare: “ Questo circuito deve essere stato costruito dagli dei”.
Ottimi tracciati

Circuit-Gilles Villeneuve e Imola
Piste dall’alto valore significativo dal punto di vista storico. Entrambe ci hanno regalato gare fantastiche ( Montreal 2011 e San Marino 1990 ). Spettacolo e godibilità sono elementi imprescindibili dei week-end qui.
Zandvoort
Il disegno retrò di Zandvoort rende la pista molto bella da guidare e da osservare. I suoi innumerevoli sali-scendi e l’ultima curva lo rendono un misto fra circuito storico e ovale americano. Il mix funzionerebbe anche, peccato per il basso livello di colpi di scena nelle gare che lo penalizzano un po’.
Red-Bull Ring
E’ il circuito più corto del mondiale ( e forse anche il meno complicato da fronteggiare), ma sforna sempre gran bei week-end. Nulla da dire.
Marina Bay
Gli appuntamenti a Singapore sono massacranti per temperature e lunghezza della pista. I piloti , infatti, devono stare attenti a non impattare sui muri per tutte e 23 le curve della pista. La compagine notturna poi, è a dir poco mozzafiato. Purtroppo per i tifosi Ferrari, ancora oggi nei loro peggiori incubi c’è la partenza del 2017.
Jeddah
I Sauditi sono approdati in Formula Uno con l’intento di regalarci il cittadino più rapido del mondo. L’obiettivo è stato centrato a pieno; lì alta velocità e adrenalina sono all’ordine del giorno. Peccato per la scarsa sicurezza, aspetto sicuramente da migliorare.
Baku
Da qualche anno a questa parte abbiamo ben capito che in Azerbaijan sanno disegnare gran bei circuiti. Il lungo rettilineo è un ottimo punto di sorpasso, e la zona guidata del castello conferisce alla pista un fascino tutto suo. Solamente complimenti.
Austin
In territorio texano Tilke ha deciso di creare il “Frankestein della Formula Uno”, unendo le parti migliori dei tracciati più celebri. La cosa inaspettata è che il tutto funziona! Un plauso all’ideatore andrebbe già solo per aver voluto azzardare una cosa del genere.
Circuiti nella media

Albert Park
Per molto tempo è stata la gara di apertura del campionato, perdendo questo ruolo solo a causa dell’emergenza covid. Sfortunatamente, l’aggiungere 4 zone drs era l’unico modo per rendere le gare più frizzanti. Da sottolineare i recenti cambiamenti apportati, che hanno migliorato molto la scorrevolezza dell’intera pista.
Sakhir International
Un layout senza alcun acuto in particolare, almeno i numerosi rettilinei facilitano molto il sorpasso.
Città del Messico e Yas Marina
Sono accomunati da grande atmosfera anche se in modi diversi. Rettilinei a parte, il restante spezzone di questi circuiti risulta alquanto grigio.
Leggermente sotto la media

Hungaroring
La percezione è che gran parte di noi immagina questa pista come una sorta di “Montecarlo senza muretti”. Purtroppo per gli ungheresi, il fascino e il significato storico del loro week-end è nettamente inferiore a quello di Monaco; il che li relega in fondo al gruppo.
Barcellona
Un appuntamento ambito più dagli ingegneri che dai piloti. Il disegno catalano è sì uno dei più completi in assoluto, ma non si predispone a gare particolarmente entusiasmanti.
Miami
Sicuramente particolare nell’idea, che se realizzata un minimo meglio poteva dare risultati migliori. Tralasciando le perplessità circa la sicurezza nelle zone di curva 14 e 15, l’unica cosa che ricordiamo di questo appuntamento sono i finti porti fatti con acqua disegnata. Opportunità sprecata.
Rinviate a giudizio

Las Vegas e Losail
Le auto di nuova generazione calcheranno per la prima volta il loro asfalto. Vedremo cosa ne uscirà.
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