Chevrolet spiega il problema che è costato la vittoria di O’Ward a St. Petersburg

Chevrolet spiega il problema che è costato la vittoria di O’Ward a St. Petersburg

9 Marzo 2023 0 Di Ivan Mancini

Rob Buckner ha analizzato il problema che ha costretto Pato O’Ward a consegnare la vittoria nelle mani di Marcus Ericsson durante il GP di St. Petersburg.
 

Domenica 5 marzo, sull’asfalto del circuito cittadino di St. Petersburg, in Florida, ha avuto inizio la 28ª stagione della IndyCar Series. Marcus Ericsson, a bordo della sua Chip Ganassi, è riuscito ad imporsi nel caotico Gran Premio inaugurale, sfruttando a suo vantaggio la carambola iniziale per conquistare la prima vittoria stagionale. Secondo un eroico Pato O’Ward che, dopo essere scattato dalla terza posizione allo spegnimento dei semafori, ha saputo amministrare un discreto vantaggio fino alle fasi finali della gara, quando il motore Chevrolet della sua Arrow McLaren lo ha tradito al 96° giro.

Dopo essersi visto sfilare dalle mani una meritata vittoria, la quinta della sua carriera in IndyCar, O’Ward ha poi lottato duramente per limitare i danni e quantomeno mantenere il buon risultato raggiunto in pista, difendendo con il coltello tra i denti la seconda posizione minacciata dalla presenza di Scott Dixton. Quattro giri intensi al termine dei quali il pilota Arrow ha saputo tenere a bada il pilota della Chip Ganassi, relegandolo al gradino più basso del podio.

 

Le cause del problema

Al termine del Gran Premio, un affranto Pato O’Ward ha descritto alla stampa l’imprevisto tecnico che gli è costato la vittoria. “C’erano fiamme vive nel plenum del motore. E questo purtroppo è un evento casuale, non c’è modo di prevederlo. […] Siamo stati fortunati a non esser stati superati da Dixton, ma abbiamo appena buttato via 10 punti. Certo, abbiamo iniziato l’anno come volevamo, ma alla fine sono comunque punti molto preziosi. Daremo un’occhiata a tutti i dati e tutto il resto e ci assicureremo che ciò non accadrà nuovamente“.

È un evento casuale e, purtroppo, che tende a ripetersi nel tempo, a tal punto da poterlo considerare un problema intrinseco dei motori Chevrolet. Già durante lo scorso anno, infatti, nel warm up del Gran Premio del Mid-Ohio, O’Ward aveva accusato un guasto simile sulla propria monoposto, come aveva denunciato l’allora Team Principal Taylor Kiel. L’episodio consentì comunque a Pato di prendere parte alla gara, dove partiva in pole position, anche se poi la sua Arrow diede forfait in seguito ad un malfunzionamento del sistema di erogazione del carburante.

IndyCar circuito Mid Ohio
IndyCar sul circuito di Mid-Ohio

Rob Buckner, responsabile Chevrolet del programma IndyCar, ha analizzato nel dettaglio la natura del problema evidenziato sul propulsore della Arrow numero 5. “Dal punto di vista architettonico, i nostri motori hanno due iniettori per cilindro: uno nel plenum [a monte delle valvole di aspirazione, ndr] e un sistema di iniezione diretta nella camera di combustione. Durante eventi transitori molto stressanti – come in uscita da un tornante, quando sollecitiamo molto gli iniettori – nel plenum si accumula molta miscela aria/carburante. In questa fase se sfrutti molto il limitatore, se hai un forte slittamento delle ruote, se cambi marcia – o anche se hai una rapida sequenza di questi eventi – nel motore ha luogo una particolare combinazione di azioni che si possono verificare una volta su un milione“.

In questa particolare condizione la miscela di aria e carburante nel plenum si consuma completamente e la coppia erogata dal motore precipita per un istante. Il pilota ha l’impressione che il motore si sia bloccato per un momento e in genere fa quello che ha fatto Pato: alza il pedale, chiude la valvola a farfalla e sostanzialmente soffoca il fuoco. Una volta riaperta la valvola, il motore riprende a funzionare normalmente. Di solito questo evento non danneggia il motore, le componenti del carburante o altro nella camera di combustione“.

Deve verificarsi uno scenario perfetto affinché il problema si manifesti. In questo caso è stato un pesante slittamento delle ruote posteriori, l’azione del pulsante push-to-pass, un po’ di limitatore e la cambiata. Potresti eseguire la stessa identica sequenza di eventi altre 50 volte e probabilmente non accadrebbe. È un evento strano. Ne abbiamo avuti uno o due durante l’intero fine settimana“.

 

Le scuse di Chevrolet

Rob Buckner ha poi proseguito l’intervista ai microfoni di Motorsport.com porgendo sincere scuse a Pato O’Ward. “Capisco i sentimenti di Pato. Dev’essere stato molto, molto frustrante. Sfortunatamente, nell’intera vita di questi motori, l’episodio di St. Petersburg è stato il più importante che abbiamo avuto. Tempismo terribile. Lo odio per la macchina numero 5 e lo odio per Pato, perché sono fiducioso che avremmo vinto la gara senza questo problema. Ma vinciamo insieme, perdiamo insieme e andremo avanti. Personalmente, vorrei che andassimo in Texas [seconda tappa IndyCar, il 2 aprile] già questo venerdì, perché mi da fastidio che dobbiamo aspettare un mese per provare a riscattarci“.

Motore Chevrolet IndyCar
Motore Chevrolet IndyCar

Non possiamo eliminare totalmente il problema perché questi sono i limiti del controllo tramite ECU. Però esamineremo ogni millisecondo di ciò che è successo in Florida e cercheremo di rendere il nostro pacchetto ancora più robusto. Il nostro obiettivo è fare in modo che il motore possa fare ciò che il piede destro del pilota gli dice di fare, e in questa occasione Pato ha avuto il gas spalancato e ha perso potenza per circa un secondo“.

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