Hamilton duro contro il nuovo format delle Sprint
27 Aprile 2023 0 Di Ivan ManciniIl sette volte campione del mondo si è scagliato contro il format introdotto a Baku, definendo le nuove Sprint Race come delle Prove Libere in grado di assrgnare punti.
Le tre settimane di pausa forzata hanno prodotto grossi cambiamenti in Formula 1. La F1 Commission e il World Motor Sport Council, infatti, hanno approfittato della momentanea quiete in pista (dovuta all’assenza del GP di Cina) per ratificare le tanto discusse quanto attese modifiche al format delle Qualifiche Sprint, ormai sempre più parte integrante della Formula 1 del futuro. Il nuovo format, che entrerà in vigore durante il GP dell’Azerbaijan dell’imminente fine settimana, prevede la rimozione della seconda sessione di Prove Libere per lasciare spazio alla Sprint Shootout, una qualifica innovativa in grado di decidere l’ordine di partenza della Sprint Race. Le tradizionali Qualifiche del sabato, invece, vengono anticipate al termine della prima sessione di Prove Libere, e il loro esito andrà a stabilire la griglia di partenza del Gran Premio domenicale.
Sprint Race e Gara sono ora – almeno per il fine settimana dell’Azerbaijan – due entità completamente autonome e distinte, senza che l’una possa influenzare l’altra. Una modifica chiesta a gran voce e che, in linea puramente teorica, consentirà ai piloti di assumere maggiori rischi nella Sprint per assicurarsi il massimo dei punti possibili, senza compromettere la gara vera e propria, che torna a rivestire un ruolo più “tradizionale” nel complesso del fine settimana.
“Una sessione di Prove Libere che assegna punti“
Non tutti i piloti, tuttavia, sono pienamente convinti del nuovo format che vedrà la luce tra le curve e l’asfalto del Circuito di Baku. Tra questi rientra sicuramente Lewis Hamilton che, in un’intervista rilasciata a diversi media, ha espresso i propri dubbi circa l’inedita organizzazione della Sprint Race del Gran Premio dell’Azerbaijan.
“Penso che sarà dura, ma siamo tutti sulla stessa barca. È decisamente difficile prendere parte ad una sola sessione di Prove Libere, in cui probabilmente copri 20 giri, e poi sei subito in qualifica. Ma siamo qui per fare ciò, giusto? […] Non credo che il nuovo format faccia molta differenza. Prima, l’ordine di arrivo [della Sprint] era la griglia di partenza della gara. Ora invece la Sprint è una sessione di Prove Libere ma che assegna dei punti. Penso che non usciremo in pista più aggressivi di quanto facessimo in passato” ha ammesso con franchezza Lewis Hamilton.
La diffidenza mostrata dal sette volte campione del mondo è in un certo giustificata dall’enorme difficoltà che Mercedes incontra nel mettere a punto le proprie vetture. Sia con la W13 che con l’attuale W14, infatti, i tecnici tedeschi hanno sempre sfruttato a pieno le tradizionali tre sessioni di Prove Libere per regalare ad Hamilton e Russell il giusto assetto per competere in gara. Il nuovo format, anticipando il regime di parco chiuso al termine delle FP1, all’atto pratico va a diminuire il tempo che le varie scuderie possono dedicare alla ricerca del giusto assetto, sfavoreggiando tutti i team che, invece, necessitano di questo tempo prezioso.
Una nota positiva
A prescindere dalle lecite preoccupazioni, il sette volte campione del mondo è però soddisfatto che il nuovo format venga sperimentato in una pista come quella di Baku. “Credo sia fantastico che stiamo provando questi nuovi format del fine settimana, ed è un bene che lo stiamo facendo qui a Baku, dove è possibile sorpassare e dove abbiamo sempre avuto delle grandi gare“.
