Oscar Piastri e le tappe percorse dall’australiano per arrivare in F1

Oscar Piastri e le tappe percorse dall’australiano per arrivare in F1

29 Settembre 2023 0 Di Nicola Sotgia

Le origini italiane, i trionfi nelle categorie minori e il debutto in Formula 1: ecco la carriera di Oscar Piastri

Il talento, senza razionalità, non serve a nulla. Nel mondo del motorsport puoi essere veloce, segnare parziali record a ogni tornata ma, se non usi la testa, non andrai tanto lontano. Per vincere i campionati serve un miscuglio di ingredienti. Io, la chiamo la ricetta del campione; abilità velocistica, sangue freddo e mente lucida fanno la torta perfetta. C’è un ragazzo che, tutto questo, lo sa veramente bene. Il suo nome? Beh, Oscar Piastri. E chi lo ha accolto? Alpine? No, probabilmente loro non lo ritenevano un campione del futuro ma, questa, è una storia diversa. Alla fine, a spuntarla è stata la McLaren, che lo ha coccolato e fatto sentire a casa sin dal primo momento.

Una storia nata sotto il segno delle indiscrezioni, dei rumors bollenti in una calda estate del 2022. Per giunta, con Fernando Alonso di mezzo. Ma partiamo dall’inizio, dal giovane Oscar Piastri, quel bambino “unstoppable” nei campionati di kart australiani.

Oscar Piastri, il sogno parte da lontano

Melbourne, Australia. È il 6 aprile del 2001 e, nel sobborgo di East Brighton, Nicole da alla luce un bambino. Insieme a suo marito Chris, pensano a quanto siano felici in quel momento. Essere genitori è un qualcosa di speciale, forse l’emozione più bella al mondo. Quel neonato, dal canto suo, li guarda sorridente. Adesso, la famiglia è veramente al completo. Chris pensa al lungo viaggio del bisnonno Giovanni, emigrato dalla toscana e giunto in Australia, in cerca di fortuna, agli inizi del novecento. L’eredità dei Piastri continua. Dal Belpaese alla terra dei canguri.

Il piccolo cresce a pane e motorsport e, vista la passione sfrenata del padre, non può che desiderare una sola cosa: correre e vincere. A pochi anni d’età viene catapultato sul kart, sotto lo sguardo attento di Chris. Il talento c’è e si vede. A suon di trionfi, il nome del piccolo Oscar Piastri inizia a circolare nei kartodromi australiani. Gli addetti ai lavori, abili a captare le frequenze emanate dai campioni, decidono di non farsi scappare l’occasione. Il ragazzo ha solo quindici anni ma, viste le premesse, il salto nelle monoposto è dietro l’angolo.

Oscar Piastri, McLaren
Tutti i crediti dell’immagine vanno a Karting Australia

Il debutto nelle vetture a ruote scoperte avviene nel 2016. Oscar viene ingaggiato dalla Dragon F4, che lo fa partecipare da rookie alla Formula 4 UAE. L’inizio, ovviamente, non è una passeggiata. Le dinamiche sono completamente nuove rispetto ai kart. Gestire una monoposto richiede abilità e sangue freddo. Piastri, questo lo capisce immediatamente e, nonostante le avversità del debutto, riesce a ottenere due podi in undici appuntamenti disputati. Le prestazioni attirano alcune squadre del Regno Unito, desiderose di accogliere l’adolescente e testarne le prestazioni.

Detto, fatto. La Arden Junior Team punta decisa sul ragazzo. Per la squadra di Banbury, Oscar ha le capacità di stupire in F4 Britannica. Quello che pensano, Oscar lo mette immediatamente in pratica. Battaglia come se fosse un veterano, ragiona e mantiene grande lucidità nelle situazioni di gara. Il giovane australiano non vince il campionato ma, da debuttante nella categoria, si classifica secondo a quota 376,5 punti. I numeri parlano da soli: in trenta gran premi arrivano sei vittorie, altrettante pole position e ben tredici podi.

A questo punto, la Arden insiste. Il team britannico vuole promuoverlo nella squadra ufficiale.

Il trionfo nelle categorie antecedenti alla Formula 1

Il 2018 è dunque l’anno dei salti ulteriori. La Arden, desiderosa di continuare con Oscar, gli regala il posto nel team factory. A questo punto, l’iscrizione alla Formula Renault Eurocup è una formalità. La categoria non è delle più facili, però al ragazzo non importa. Sa che dovrà fare apprendimento. Piastri fa quello che sa fare meglio. Guarda, ragiona con lucidità e impara ogni singola cosa che potrebbe tornargli utile nel futuro. La stagione non è formidabile, ma nemmeno disastrosa: in venti appuntamenti riesce a ottenere tre podi, concludendo l’annata all’ottavo posto, con un bottino di 110 punti.

Oscar non si abbatte, anzi, si carica per la nuova annata. Intanto, c’è una novità. La R-ace GP lo contatta, desiderosa di ingaggiarlo. Lui ci pensa e, dopo alcune riflessioni, accetta. Mai scelta fu più azzeccata. Il team franco-italiano gli fornisce una macchina all’altezza della situazione, mettendolo nelle condizioni migliori. Il suo talento fa il resto. L’australiano è velocissimo, costante e imprendibile per ogni concorrente: in diciannove GP colleziona ben sette vittorie, cinque pole position, sei giri veloci, undici podi e uno straordinario bottino di 320 punti. Per la prima volta in carriera, Oscar vince un campionato.

Oscar Piastri, McLaren
Tutti i crediti dell’immagine vanno a FormulaScout.com

La gioia è incontenibile. A festeggiare con lui ci sono Nicole e Chris, i suoi genitori. Loro lo hanno sempre saputo che Oscar è speciale. E adesso possono ribadirlo. Intanto, la Prema ha posato lo sguardo sul giovane campione. La scuderia italiana, assoluta istituzione nelle categorie minori, non ci pensa due volte. Secondo loro, Piastri ha la stoffa per debuttare in Formula 3. Nessun dubbio. Sull’onda dell’entusiasmo, il nativo di Melbourne accetta la proposta, firmando un contratto per l’esordio nel campionato. Ancora una volta, il ragazzo sembra una macchina perfetta.

La cavalcata è assolutamente trionfale. Grazie alle sue abilità, il giovane pilota annichilisce ogni tentativo di rimonta da parte degli avversari, conquistando un meritato trionfo. Piastri spezza la resistenza di Pourchaire e Sargeant, imponendosi da rookie sul campionato: due vittorie, quattro giri veloci e sei podi lo innalzano a mattatore della categoria, con un bottino finale di ben 164 punti. Adesso, il suo nome è ormai ben noto. A questo punto, Oscar ha bisogno di mettere a posto un altro tassello, fondamentale nel mondo attuale delle corse; nominare un suo manager.

Vittoria in Formula 2 e approdo in Formula 1

In suo aiuto arriva un connazionale, uno che di gare se ne intende, un certo Mark Webber. L’ex pilota Red Bull, nel frattempo impegnato nei prototipi con Porsche, prende sotto la sua ala il giovane Piastri. Anche grazie ai consigli del nuovo manager, Oscar vince e diverte anche in Formula 2. Lo fa, ancora una volta, alla guida della Prema, visto l’affiatamento con la scuderia italiana. Non c’è storia, l’australiano è semplicemente il più veloce: fa suo il campionato con sei vittorie, cinque pole position e undici podi, per un bottino finale di 252,5 punti.

Impossibile non notare un talento del genere. Webber, che di agganci nel paddock ne ha parecchi, intavola una trattativa con Alpine. L’affare va in porto e, in men che non si dica, Oscar Piastri veste i colori del team con sede a Enstone. L’accordo da la possibilità al giovane australiano di essere nominato come terzo pilota per la stagione 2022, con ulteriori incarichi al simulatore della scuderia. Le cose, però, sembrano andare per il verso sbagliato. Piastri ha voglia di debuttare in Formula 1 e, la squadra transalpina, sembra non capirlo.

La goccia che fa traboccare il vaso vede protagonista Fernando Alonso. L’asturiano, in scadenza con Alpine, lascia a sorpresa il team, accasandosi in Aston Martin per la stagione successiva. A questo punto, la scuderia francese promuove l’australiano come seconda guida per il 2023, esercitando la clausola presente sul contratto. Un errore clamoroso. In realtà, l’opzione su Piastri era scaduta da poche ore, lasciando quest’ultimo libero di accordarsi con altre squadre. Ed il giovane campione della Formula 2, proprio in quel lasso di tempo aveva trovato un sedile in McLaren.

Oscar Piastri, McLaren
Tutti i crediti dell’immagine vanno a PlanetF1.com

Il risultato è un enorme figuraccia da parte di Alpine, con Oscar Piastri che smentisce categoricamente il team di Enstone: Non ho firmato nessun accordo con loro“, afferma il giovane pilota sui propri canali social. Sono giorni veramente caldi, come l’estate in cui si svolge la vicenda. Tra avvocati e minacce legali, con buona pace di Otmar Szafnauer, la questione si risolve a favore del nativo di Melbourne. Finalmente, il suo sogno diventa realtà: sarà un pilota McLaren per la stagione 2023. Eccolo il trionfo, frutto del sacrificio e del lavoro.

E, giudicando i risultati ottenuti sino ad ora, la strada dell’australiano sembra brillante. Avere al tuo fianco un compagno come Lando Norris non è certamente facile ma, come ampiamente dimostrato, Oscar non sembra sentire alcuna pressione. Il terzo posto ottenuto a Suzuka – primo podio della carriera in Formula 1 – ne è la testimonianza. La sensazione – un po’ quella di tutti – è che il ragazzo abbia tutti gli strumenti per potersi affermare nella categoria.

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