Speciale F1 | 2000, un’annata mondiale!

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La stagione 2000 presenta molte novità sulla composizione dei vari team del lotto. Il cambiamento più importante arriva in Ferrari con Eddie Irvine che, dopo un ottimo 1999, stanco del ruolo di prima guida di Schumacher, decide di lasciare il team di Maranello per accasarsi alla neonata Jaguar-Ford. Percorso opposto compie Rubens Barrichello che dalla Stewart arriva come numero 2 all’interno dello storico team italiano. Conferma per i piloti McLaren-Mercedes che confermano la coppia composta da Mika Hakkinen, campione del mondo in carica e David Coulthard. Esordio in Formula 1 per il giovanissimo Jenson Button al fianco di Ralf Schumacher con la Williams motorizzata BMW. Un altro debutto avviene in casa Prost, con l’ex collaudatore McLaren Nick Heidfeld che affianca il veterano Jean Alesi.

Gp d’Australia

Il mondiale ha inizio il 12 Marzo, con la McLaren che monopolizza la prima fila. Hakkinen precede Coulthard, seconda fila per Schumacher e Barrichello. Al via scorre tutto liscio, con le due McLaren che sembrano in gestione mentre la Ferrari perde la quarta piazza a discapito della Jordan di Frentzen. Al sesto giro un incidente causato dall’Arrows di Pedro de la Rosa e Eddie Irvine porta all’entrata in pista della Safety Car. Alla ripartenza la McLaren di Coulthard accusa un problema idraulico che lo costringe al ritiro. Sale così in seconda piazza Schumacher che sembra poter reggere il ritmo di Mika Hakkinen. Ma al diciottesimo giro accade qualcosa di impensabile: il finlandese della McLaren è costretto a fermarsi per la rottura del motore che causa alla scuderia di Woking un clamoroso zero in classifica.

La gara continua, dietro Barrichello per riconquistare la posizione su Frentzen viene messo su una strategia a due soste che lo porta addirittura a sopravanzare il compagno per qualche giro. A fine gara è tripudio rosso, con Schumacher che sopravanza Barrichello e Ralf Schumacher, partito addirittura undicesimo con la Williams. Molto bene la Bar Honda con Villeneuve e Zonta rispettivamente quarto e sesto, tra di loro si piazza la Benetton di Fisichella.

Classifica Piloti dopo il Gp d’Australia

Gp del Brasile

Ad Interlagos la McLaren sembra ancora la favorita e dopo aver individuato i problemi che hanno portato al doppio ritiro di Melbourne parte forte con una doppietta nelle qualifiche riconfermando Hakkinen davanti a Coulthard. Tuttavia però quando si spengono le luci del semaforo le Ferrari risultano molto più aggressive dei due alfieri McLaren. Schumacher e Barrichello sono scarichi di benzina, andranno su due soste contro la singola fermata delle due frecce d’argento.

Al quindicesimo giro anche Barrichello riesce a superare Hakkinen portandosi alle spalle del compagno di squadra, leader della gara. Nello stesso giro Schumacher entra ai box sopravanzando Coulthard, trovandosi comunque dietro Hakkinen nonostante i 22 secondi di vantaggio accumulati. Due giri dopo anche Barrichello rientrò ai box. Dopo pochi giri però il motore della sua Ferrari lo costringe al ritiro nel suo gran premio di casa. Al trentunesimo giro rientra ai box Mika Hakkinen, non per rifornirsi ma bensì per ritirarsi a causa di un problema al motore. Secondo ritiro in due gare per il pilota finlandese che lascia via libera a Michael Schumacher che, nonostante alcuni problemi al cambio nel finale, riesce a vincere la seconda gara consecutiva.

Secondo al traguardo è David Coulthard che però a fine gara verrà squalificato a causa della poca altezza del suolo del suo alettone anteriore. Così il podio è completato da Fisichella (Benetton) , che si porta al secondo posto in classifica generale, e Heinz-Harald Frentzen (Jordan). Primo punto in carriera per Jenson Button che con la sua Williams raccoglie uno splendido sesto posto.

Classifica Piloti dopo il Gp del Brasile

Gp di San Marino

Terza Pole Position consecutiva per Mika Hakkinen, che stavolta al suo fianco trova Michael Schumacher e non più David Coulthard, terzo. Al via il finlandese è una furia, difficoltà per il tedesco che è costretto a chiudere su Coulthard e sul fratello Ralf favorendo involontariamente Barrichello che li sopravanza entrambi portandosi in terza piazza. La gara  procede senza particolari acuti, soprattutto a causa delle caratteristiche del tracciato che rendono molto difficile i sorpassi. Il momento decisivo della gara arriva al 44esimo giro: Hakkinen si ferma ai box per la seconda sosta e lascia la testa a Schumacher che con una serie di giri veloci a serbatoio scarico riesce a pittare per l’ultima volta e a conservare la prima piazza completando il sorpasso.

È la terza vittoria consecutiva per il tedesco che vince davanti ad Hakkinen (prima gara terminata per lui nel 2000) e Coulthard, che ha sopravanzato Barrichello con un overcut simile a quello di Schumacher.

Classifica Piloti dopo il Gp di San Marino 3/17

Gp di Gran Bretagna

La McLaren, per il gran premio di casa, arriva a Silverstone con una nuova ala anteriore e un propulsore Mercedes irrobustito al fine di evitare nuovi guasti. Tuttavia la pole position va a Rubens Barrichello, seguito da Frentzen e le due McLaren. Solo quinto Michael Schumacher, che paga la difficoltà nel trovare il giusto assetto.

Al via Barrichello, partito per fare una sosta, riesce a controllare gli avversari più leggeri. Al 35esimo giro però, un guasto idraulico sulla sua Ferrari lo manda in testacoda, negandogli la possibilità di lottare per ottenere la sua prima vittoria. Campo libero per le due McLaren che conquistano la prima doppietta stagionale con Coulthard davanti ad Hakkinen.

Limita i danni Schumacher, che riesce a conquistare il gradino più basso del podio grazie ad una strategia ad un pit-stop. A punti arrivano anche le due Williams con Ralf Schumacher davanti a Jenson Button. Sesto Jarno Trulli con la Jordan.

Classifica Piloti dopo il Gp di Silverstone 4/17

Gp di Spagna

Per la prima volta nel 2000 è Michael Schumacher a firmare la Pole Position per soli 78 millesimi proprio davanti a Mika Hakkinen. La gara procede sulla falsa riga delle precedenti, con un’ottima partenza dei due campioni. Al momento di effettuare la prima sosta Schumacher, a causa di un malinteso, travolge un meccanico perdendo qualche secondo.

Ritorna in pista mantenendo la posizione su Hakkinen, mentre Barrichello e Coulthard rientrano alle spalle di Ralf Schumacher. La gara si decide durante il secondo rifornimento: Hakkinen e Schumacher rientrano contemporaneamente ai box, tuttavia il tedesco ha problemi col bocchettone del carburante che gli fanno perdere circa 10 secondi. Ma non finisce qui, perché il pilota tedesco accusa anche una perdita d’aria ad una gomma che lo costringe ad effettuare un’ulteriore sosta. Nel mentre Coulthard ha sopravanzato Barrichello e Ralf Schumacher. La gara si conclude con la seconda doppietta consecutiva McLaren con Hakkinen davanti a Coulthard e Rubens Barrichello.

Seguono i fratelli Schumacher con Ralf davanti a Michael. Ultimo posto disponibile per i punti che va alla Jordan di Frentzen.

Classifica Piloti al termine del Gp di Spagna 5/17

Gp d’Europa

Il sesto appuntamento dell’anno si svolge al Nurburgring, il 21 Maggio. La pioggia scende a metà sessione in qualifica lasciando Coulthard davanti a tutti, seguito da Schumacher e Hakkinen. Al via il finlandese si ritrova clamorosamente in testa davanti al tedesco della Ferrari e al suo compagno di squadra, partito decisamente male. Al nono giro inizia a scendere la pioggia sul tracciato: il primo a fermarsi è Herbert, seguito poi da tutti. Appena si passa su pneumatici da bagnato Schumacher supera Hakkinen portandosi in testa.

Indietro perde posizioni Barrichello, poiché è rientrato un giro dopo il suo compagno. La gara procede regolarmente, con il brasiliano della Ferrari in rimonta e Schumacher che controlla vincendo con circa 10 secondi di vantaggio su Hakkinen. Il terzo classificato, David Coulthard, è clamorosamente il primo dei doppiati davanti a Barrichello, segno di una gara corsa a livelli assurdi dai due piloti di testa. Concludono la zona punti la Benetton di Giancarlo Fisichella e Pedro de la Rosa, che regala il primo punto alla Arrows. In classifica generale Schumacher vanta 18 punti di vantaggio su Hakkinen e 22 su David Coulthard.

Classifica Piloti 6/17

Gp di Monaco

Dal Nurburgring si arriva a Monaco, tracciato più glamour e tortuoso del campionato, che spinge i vari team a portare soluzioni progettate esclusivamente per il circuito del principato. In qualifica davanti a tutti si piazza Michael Schumacher, affiancato dalla Jordan di Jarno Trulli. In seconda fila troviamo David Coulthard e Heinz-Harald Frentzen con l’altra Jordan. A sorpresa in terza fila si piazzano Hakkinen e Barrichello, rispettivamente per problemi di traffico e problemi di assetto.

La partenza fu talmente caotica da causare l’esposizione della bandiera rossa per ben due volte ritarando l’orario della gara addirittura alle 14:30. Al via effettivo Schumacher riuscì a scappare da Trulli che rallentava Coulthard. Al 36esimo giro però Jarno fu costretto al ritiro con la sua Jordan lasciando la possibilità di spingere al pilota scozzese della McLaren-Mercedes. Nello stesso giro Mika Hakkinen fu costretto ad un pit-stop a causa di un cavo che si inserì sotto il pedale del freno impedendogli di guidare al meglio: la riparazione di questo particolare costò al pilota finlandese un sacco di tempo. La gara proseguì senza sussulti particolari per qualche decina di giri fin quando al 55esimo giro Michael Schumacher rallentò improvvisamente per rientrare ai box ritirandosi a causa del cedimento di una sospensione dovuta ad un surriscaldamento dello scarico sinistro.

Via libera per David Coulthard che vinse la gara davanti a Rubens Barrichello, favorito dall’incidente di Frentzen al 70esimo giro e uno straordinario Giancarlo Fisichella. Primi punti per la Jaguar con Eddie Irvine che precede i due finlandesi dello schieramento con la Sauber di Mika Salo davanti alla McLaren di Hakkinen, primo dei doppiati con il giro veloce della gara.

Classifica Piloti al termine del Gp di Monaco 7/17

Gp di Canada

A Montreal la qualifica è un affare a due tra i due leader del mondiale, ma a spuntarla all’ultimo tentativo è proprio Schumacher che riesce a mettersi dietro Coulthard per soli 94 millesimi. In seconda fila ancora una volta si piazzano Barrichello e Hakkinen, rispettivamente terzo e quarto. La prima sorpresa arriva al via: Coulthard fa spegnere il suo motore, i meccanici riescono a riaccenderlo ma superano il limite dei 15 secondi. La gara parte e il pilota scozzese viene penalizzato con uno stop&go che di fatto lo estromette dalla lotta per la vittoria. La gara procede tranquillamente fin quando inizia a piovere: nessuno decide di fermarsi e la pista si asciuga molto rapidamente. Al 26esimo giro Barrichello supera la Bar Honda di Jacques Villeneuve che si era inserita alle spalle di Schumacher portandosi in seconda piazza. Successivamente anche Hakkinen sopravanzò Villeneuve. Colpo di scena, a Montreal torna a scendere la pioggia, questa volta in modo consistente: tutti rientrarono i box, le due Benetton addirittura per fare il loro primo pit-stop, il che fece ritornare Fisichella in seconda piazza, dietro sempre a Schumacher.

Al 46esimo giro Barrichello raggiunge il romano della Benetton andando a chiudere alle spalle del compagno di squadra in parata, conquistando un’importante doppietta per la Scuderia Ferrari. Dietro di loro raccoglie il terzo podio stagionale proprio Giancarlo Fisichella, seguito da Hakkinen. Primi due punti in campionato per Jos Verstappen e la sua Arrow davanti a Jarno Trulli. Solo settimo Coulthard.

Classifica Piloti dopo il Gp di Montreal 8/17

Gp di Francia

Anche a Magny-Cours le prime due fila sono monopolizzate dalla Ferrari e dalla McLaren, ancora una volta con Schumacher e Coulthard in prima fila, seguiti da Barrichello e Hakkinen. Alla partenza Coulthard ha uno scatto decisamente migliore, ma Schumacher mantiene comunque la testa. Il pilota scozzese addirittura viene sopravanzato da Barrichello. Tuttavia fin dalle prime fasi si intuisce facilmente come la McLaren sia in grado di gestire meglio della Ferrari i pneumatici. Dopo la prima sosta infatti troviamo Coulthard e Hakkinen alle spalle di Schumacher con Barrichello quarto. Al 33esimo giro il pilota scozzese raggiunge Schumacher, portando a termine il suo attacco positivamente solo 7 giri più tardi.

Hakkinen non riesce invece a superare il pilota tedesco neanche dopo il secondo rifornimento. Durante il 59esimo giro si riapre clamorosamente il mondiale: il motore di Michael Schumacher smette di cantare regalando la doppietta alla McLaren con Coulthard davanti a Hakkinen. Terzo Barrichello.

Classifica Piloti al termine del Gp di Francia 9/17

Gp d’Austria

All’A1-Ring non c’è storia in qualifica: le due McLaren monopolizzano la prima fila con un ritrovato Mika Hakkinen che rifila quasi quattro decimi al suo compagno di squadra. Terzo è Barrichello, solo quarto Schumacher. Al via accade l’impensabile: le due Frecce d’Argento scattarono bene, Schumacher partì male, nonostante ciò Barrichello cercò lo stesso di rallentare per permettergli il sorpasso. Questa mossa del brasiliano causò un tale ingorgo a tal punto che Zonta tamponò Schumacher per voi venir speronato da Trulli che non riuscì ad evitarlo.

Arriva così il secondo ritiro consecutivo per il pilota tedesco della Ferrari. La gara procede senza particolari sussulti, un evento particolare da segnare è l’incidente tra le due Prost, con Jean Alesi che, con una staccata molto ottimistica, mette fine alla sua gara e a quella del compagno di squadra Nick Heidfeld. A vincere è Hakkinen, che rilancia le sue speranze mondiali, davanti a David Coulthard e Rubens Barrichello. I primi tre sono gli unici a pieni giri.

Quarto si piazza un buon Jacques Villeneuve, con la Bar Honda, davanti al debuttante Jenson Button, partito addirittura in 18esima posizione. Conclude la zona punti la Sauber di Mika Salo.

Classifica Piloti al termine del Gp di Austria 10/17

Gp di Germania

Nonostante le due battute di arresto consecutive nei precedenti Gran Premi di Francia e d’Austria, Michael Schumacher si presentò alla gara di casa in testa alla classifica del mondiale piloti, con 56 punti. Alle sue spalle si trovavano i due piloti della McLaren – Mercedes, David Coulthard e Mika Häkkinen, rispettivamente con 50 e 48 punti. L’esito delle qualifiche fu deciso dalla pioggia, che cominciò a cadere pochi minuti dopo l’inizio della sessione. Ne approfittò Coulthard, che, sceso immediatamente in pista, inflisse distacchi pesanti a tutti, conquistando così la pole position. Michael Schumacher soffiò proprio all’ultimo istante il secondo posto a Fisichella, abile nello scegliere il momento migliore per andare in pista. Quarto tempo per Mika Häkkinen. Solo diciottesimo Rubens Barrichello. Alla partenza Coulthard strinse Schumacher verso il lato esterno della pista; Fisichella, partito alle spalle del pilota tedesco, fu colto di sorpresa dal cambio di traiettoria del ferrarista e finì per tamponarlo, spedendolo nella via di fuga e dovendosi ritirare a sua volta.

Häkkinen, scattato dalla quarta posizione, si infilò nel varco lasciatogli dal compagno di squadra e si portò in testa; la manovra dei due piloti della McLaren suscitò nel dopogara molte polemiche, anche perché il terzo ritiro consecutivo di Schumacher avrebbe permesso ai due piloti della scuderia inglese di riaprire definitivamente il Campionato. Häkkinen e Coulthard condussero senza particolari problemi la gara, seguiti da Trulli, de la Rosa, Irvine e Herbert; alle loro spalle si fa strada Barrichello, che già nel corso del primo giro risalì fino alla decima posizione. Le due McLaren sembravano poter controllare la gara, gestendo il grande vantaggio su Trulli, terzo, quando, al 24º giro, un ex dipendente francese della Mercedes di 47 anni compì un’invasione di pista per protestare contro il licenziamento subito dall’azienda tedesca dopo vent’anni di servizio. L’uomo, che indossava un impermeabile con scritte contro la Mercedes, si mise a camminare lungo il bordo della pista, attraversandola anche mentre alcune monoposto arrivavano a tutta velocità 200 metri più indietro.

Entrò così la safety car, annullando il vantaggio delle McLaren: praticamente tutti i piloti rientrarono nella corsia dei box per rifornire, compresi Barrichello e Frentzen che si portarono, in questo modo, alla pari con gli altri. Quando la safety car uscì di scena, dietro ad Häkkinen si trovavano Trulli, Barrichello, De la Rosa, Frentzen e Coulthard; tuttavia, il giro successivo, Alesi fu protagonista di una violenta uscita di pista dopo essersi toccato con Diniz e la vettura di sicurezza rientrò sul tracciato. Al 31º giro, quando la safety car tornò ai box, iniziò a piovere: Button e Heidfeld rientrarono ai box per montare gomme da bagnato alla fine del 32º passaggio, imitati un giro dopo da tutti gli altri. Gli unici a mantenere le gomme da asciutto furono Frentzen, Coulthard e Barrichello: per il brasiliano sarebbe stata la mossa vincente. La pioggia, infatti, non cadde in maniera uniforme sul lungo circuito tedesco, concentrandosi principalmente sulla zona del Motodrom, e gli inseguitori non furono in grado di guadagnare tanto da diventare pericolosi. Dietro a Barrichello si trovavano Coulthard, Frentzen, Zonta (che pochi giri prima aveva mandato in testacoda il suo compagno di squadra), Häkkinen, De la Rosa e Trulli. Coulthard rinunciò però a proseguire con le gomme da asciutto, montando quelle da bagnato al 37º giro. Nonostante la pioggia stesse aumentando d’intensità negli ultimi giri (permettendo ad Häkkinen di recuperare qualche decimo al giro su Barrichello), il pilota brasiliano conquistò la sua prima vittoria in Formula 1 dopo esser partito dalla diciottesima posizione. Rubens è il primo pilota verdeoro a salire sul gradino più alto del podio dopo Ayrton Senna al Gran Premio d’Australia 1993.

Alle spalle del ferrarista chiusero Häkkinen e Coulthard, seguiti da Button, Salo e de la Rosa. Nel Campionato Piloti la coppia dei piloti McLaren rimase appaiata al secondo posto staccata di due punti da Michael Schumacher, mentre nel Campionato Costruttori la Ferrari mantenne inalterato il proprio vantaggio nei confronti della McLaren.

Classifica Piloti al termine del Gp di Hockenheim 11/17

Gp d’Ungheria

In qualifica si rivede finalmente uno Schumacher competitivo che rifila distacchi pesanti a tutti gli altri. Ad affiancarlo ci sarà Hakkinen, seconda fila con Coulthard e un redivivo Ralf Schumacher davanti a Barrichello. La gara in pratica si decide al via, con Schumacher che si fa bruciare al via dal finlandese.

Date le caratteristiche particolari dell’Hungaroring la gara non regalò emozioni particolari con Hakkinen che fece bottino pieno vincendo il gran premio e superando Schumacher in classifica generale. Sul gradino più basso del podio arrivò lo scozzese David Coulthard. Quarto Barrichello, seguito dai tedeschi Ralf Schumacher e Heinze-Harold Frentzen.

Classifica Piloti al termine del Gp di Ungheria 12/17

Gp del Belgio

Si arriva a Spa-Francorchamps dopo la solita pausa estiva con Michael Schumacher che sembra aver accusato il colpo del soprasso. In qualifica, infatti, è soltanto quinto, mentre il suo rivale al titolo, Mika Hakkinen è in Pole Position. La gara inizia sotto regime di Safety-Car a causa della pioggia caduta in mattinata. Alesi, alla fine del quarto giro, fu il primo a montare pneumatici da asciutto, seguito due giri dopo da quasi tutti i piloti. L’ultimo a cambiare gomme fu Coulthard, che si ritrovò così in nona posizione. Nel corso del tredicesimo giro il pilota finlandese, in testa con un vantaggio di circa cinque secondi, andò in testacoda alla curva veloce Stavelot dopo aver messo una ruota sulla linea bianca, ancora scivolosa. Riuscì a ripartire, ma perdendo la posizione a vantaggio di Schumacher, che si trovò al comando con un margine di cinque secondi e mezzo. Il tedesco continuò ad incrementare il proprio distacco sul rivale fino alla prima sosta, avvenuta al 22º giro. Da questo momento in poi, però, la situazione si ribaltò, con Häkkinen che cominciò progressivamente a recuperare. Negli ultimi giri il pilota finlandese raggiunse Schumacher, tentando un primo attacco al 40º giro sul rettilineo del Kemmel senza successo. Al giro successivo, i due si ritrovarono davanti, nello stesso punto, la BAR del doppiato Zonta.

Avvicinandosi alla staccata in fondo al rettilineo, Schumacher passò il brasiliano all’esterno, ma Häkkinen, sfruttandone fino all’ultimo la scia, si gettò all’interno, sopravanzando entrambi con un doppio sorpasso che viene considerato tra i più belli della storia della Formula 1.

Il pilota finlandese andò quindi a vincere davanti Michael e Ralf Schumacher, che portò il secondo podio dell’anno alla Williams – BMW. A punti giunsero anche Coulthard, Button e Frentzen. In Campionato, Häkkinen e la McLaren aumentarono il proprio vantaggio su Schumacher e sulla Ferrari.

Classifica Piloti al termine del Gp di Spa-Francorchamps 13/17

Gp d’Italia

Le qualifiche furono caratterizzate da un confronto interno tra i due piloti della Ferrari: a inizio sessione Rubens Barrichello fece segnare la migliore prestazione, venendo poi battuto di appena 27 millesimi da Michael Schumacher. Alla fine delle qualifiche il pilota brasiliano si lamentò del traffico, che a suo dire gli aveva impedito di migliorare ulteriormente il proprio tempo. Il leader della classifica piloti Mika Häkkinen si dovette accontentare del terzo posto, staccato di circa due decimi da Schumacher, mentre il suo compagno di squadra Coulthard si piazzò quinto, battuto anche da Jacques Villeneuve, che sfruttò il motore da qualifica fornito alla BAR dalla Honda per conquistare il miglior risultato in qualifica della stagione. Al via Schumacher partì bene, d’altro canto la partenza fu un disastro perdendo numerose posizione trovandosi in un groviglio alla Variante della Roggia con vari piloti. Una ruota della Jordan di Frentzen, che aveva causato l’incidente, si staccò dalla vettura colpendo Paolo Gislimberti, un vigile del fuoco che durante il weekend svolgeva il compito di stewart. Trasportato in ospedale, morì poco dopo.

La Safety Car entrò immediatamente in pista per ben 10 giri per permettere la pulizia della pista e i soccorsi allo stewart. Alla ripartenza Schumacher eseguì una serie di brusche frenate che causarono il ritiro del debuttante Jenson Button. La gara filò via senza problemi per la Ferrari che ottenne la vittoria a Monza con Schumacher davanti a Mika Hakkinen e Ralf Schumacher.

In conferenza stampa accade qualcosa di impensabile: il tedesco della Ferrari, probabilmente venuto a conoscenza della scomparsa del vigile del fuoco, scoppiò incredibilmente a piangere davanti alle telecamere proprio nel giorno in cui raggiunse le 41 vittorie del mitico Ayrton Senna mostrandosi in tutta la sua fragilità, venendo rassicurato da Mika Hakkinen, in una delle immagini che rappresenta forse una delle rivalità più belle della storia della F1.

Classifica Piloti 14/17

Gp degli Stati Uniti

La Formula 1 tornò a correre negli Stati Uniti d’America dopo otto anni di assenza: l’ultima edizione del Gran Premio era stata disputata nel 1991 su un circuito cittadino ricavato dalle strade di Phoenix, mentre per la gara del 2000 fu approntato un tracciato che sfruttava in parte l’Indianapolis Motor Speedway. In particolare, il circuito della Formula 1 utilizzava l’ultima curva e il rettilineo d’arrivo del famosissimo ovale, che venivano raccordate da una serie di curve piuttosto tortuose. Il nuovo circuito ottenne reazioni positive da parte dei piloti, con le uniche critiche rivolte alle curve più lente del tracciato. Mika Häkkinen si presentò alla gara al comando della classifica mondiale, con 80 punti. Il pilota della McLaren era insidiato però da vicino da Michael Schumacher, che grazie alla vittoria nel precedente Gran Premio d’Italia aveva ridotto il distacco dal rivale ad appena due punti. In qualifica davanti a tutti si piazzò proprio il tedesco davanti a David Coulthard e Mika Hakkinen. La gara partì con le stesse condizioni del Belgio. Al via lo scozzese della McLaren effettuò una partenza anticipata e si autoescluse dalla lotta per la vittoria. Tutti i piloti si fermarono troppo presto per montare le gomme d’asciutto perdendo un sacco di tempo nei confronti di Schumacher, Frentzen e Mazzacane. Dopo il 16esimo giro tutti i piloti si trovarono su gomme d’asciutto. Hakkinen si mostrò nettamente più rapido, portando il suo distacco dal tedesco a soli quattro secondi in 10 giri. Ma al 26esimo giro il propulsore Mercedes tradì la McLaren del numero 1 in carica costringendolo al ritiro.

Via libera per Schumacher che, a parte una leggera escursione di pista, vince senza particolari problemi davanti a Barrichello allungando sia nel Mondiale Piloti che in quello Costruttori. Completa il podio la Jordan di Frentzen, quinto Coulthard, stretto nel panino Bar Honda con Villeneuve quarto e Zonta sesto.

Classifica piloti al termine del Gp 15/17

Gp del Giappone

La lotta per la pole position fu limitata ai due contendenti al titolo piloti: Michael Schumacher e Mika Häkkinen si scambiarono le posizioni in cima alla lista dei tempi per ben cinque volte. Alla fine fu il ferrarista a spuntarla, seppure di soli nove millesimi di secondo. Per poter ancora sperare di vincere il terzo titolo mondiale consecutivo, Häkkinen, staccato in classifica di otto punti da Michael Schumacher, doveva per forza concludere la gara davanti al rivale.

Al via il pilota finlandese scattò molto bene, sopravanzando Schumacher nonostante il deciso tentativo di chiusura da parte del tedesco. Per poter ancora sperare di vincere il terzo titolo mondiale consecutivo, Häkkinen, staccato in classifica di otto punti da Michael Schumacher, doveva per forza concludere la gara davanti al rivale. Al via il pilota finlandese scattò molto bene, sopravanzando Schumacher nonostante il deciso tentativo di chiusura da parte del tedesco. Attorno al 30º giro iniziò a piovigginare; Frentzen si ritirò per una avaria sulla sua Jordan, mentre Schumacher cominciò a ridurre sempre di più il distacco da Häkkinen. Quando quest’ultimo si fermò ai box al 37º giro, il suo vantaggio sul ferrarista era sceso a pochi decimi. Schumacher, con benzina per ancora tre tornate, spinse al massimo e dopo il proprio rifornimento rientrò in pista davanti al rivale, guadagnando un discreto margine. Negli ultimi giri Häkkinen ridusse lo svantaggio, portandosi a meno di due secondi da Schumacher, ma il tedesco controllò agevolmente la rimonta del rivale, vincendo la gara e il titolo mondiale.

La Ferrari riconquistò dopo ben ventun anni il titolo mondiale piloti, quando a vincerlo fu Jody Scheckter nel 1979. Il Campionato Costruttori rimase quindi matematicamente aperto, con la Ferrari prima con tredici punti di vantaggio sulla McLaren.

Classifica Piloti al termine del Gp di Suzuka che sancisce Schumacher Campione del Mondo 2000. Mika Hakkinen conquista aritmeticamente la seconda piazza.

Gp della Malesia

Il fresco Campione del Mondo Michael Schumacher dominò, come aveva fatto l’anno precedente, le qualifiche del Gran Premio della Malesia, conquistando la pole position ed infliggendo quasi mezzo secondo di distacco a Mika Häkkinen. l via le due McLaren scattarono bene e sia Häkkinen che Coulthard sopravanzarono Michael Schumacher, portandosi in prima e seconda posizione. Tuttavia, il pilota finlandese si era mosso nettamente sulla propria piazzola di partenza prima dello spegnersi dei semafori, incorrendo quindi in una penalità. Coulthard si fermò al 17º giro per il primo pit stop, anticipato per pulire i radiatori ed evitare che il motore si surriscaldasse. Lo scozzese tornò in pista in sesta posizione, mentre Schumacher effettuò una serie di giri più veloci che gli consentirono, dopo la sua sosta al 24º passaggio, di rientrare in pista davanti al rivale. La gara fu di fatto decisa in questa fase: Coulthard, pur mantenendo ridotto il distacco dal pilota della Ferrari, non riuscì ad avvicinarglisi a sufficienza per tentare un attacco. Nelle ultime tornate il pilota scozzese si portò in scia a Schumacher, ma il pilota tedesco si difese senza particolari problemi.

Alle spalle dei due Barrichello corse in solitaria al terzo posto fino al traguardo. Häkkinen, partito con una strategia che prevedeva un solo rifornimento, rimontò con decisione fino alla quarta posizione, compiendo diversi sorpassi e facendo segnare il giro più veloce in gara. La vittoria di Schumacher ed il terzo posto di Barrichello consegnarono alla Ferrari il decimo Titolo Costruttori della sua storia, con ben diciotto punti di margine sulla McLaren. Con la Williams saldamente in terza posizione, il quinto posto di Villeneuve non bastò alla BAR per aggiudicarsi il quarto posto in classifica: la scuderia anglo-americana, pur avendo conquistato lo stesso numero di punti della Benetton, fu classificata alle spalle della squadra italiana per via dei migliori piazzamenti ottenuti da quest’ultima. La Minardi, pur non ottenendo nessun piazzamento a punti, terminò decima davanti alla Prost, in grande crisi.

Classifica Piloti Stagione 2000

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