Rookie of the Year: che fine hanno fatto quelli dal 2010 ad oggi?
26 Febbraio 2021Oggi ripeschiamo gli ultimi 10 Rookie of the year, partendo dal 2010 ed arrivando al 2020, per poi capire com’è andata avanti la loro carriera e dove sono tutt’ora.
Disclaimer: il premio ufficiale assegnato dalla FIA, chiamato “Rookie of the year” è entrato in vigore solo a partire dal 2014 e tiene in conto tutte le categorie gestite dalla federazione. Per questo mi baserò solamente sulla classifica finale e senza prendere in considerazione il premio assegnato ufficialmente. Inoltre prenderò in considerazione chiunque abbia portato a termine soltanto una gara nella stagione da debuttante.
2010
Nel 2010 i piloti in ballo per il “premio” sono ben 5: Nico Hulkenberg, Vitalij Petrov, Karun Chandhok, Bruno Senna e Lucas Di Grassi. Il pilota russo prevale su tutti, portando a casa 27 punti, a bordo della Renault. La carriera di Vitalij in Formula 1 non prosegue come sperato e, nel 2012, lascia la categoria per passare al DTM nel 2014, alla guida di una delle vetture del team Mücke Motorsport (Mercedes). Lì vi resta fino al 2016, quando passa al WEC, dove corre con il team CEFC Manor TRS Racing e, successivamente, con il team SMP Racing. Dopo il ritiro, avvenuto nel 2019, torna nel paddock della massima serie motoristica, diventando commissario aggiunto da parte della FIA, durante il weekend del Gran Premio di Portogallo 2020. è però costretto a lasciare dopo le qualifiche, a causa di un grave lutto familiare.

2011
L’anno successivo il titolo di Rookie of the year è conteso tra: Pastor Maldonado, Paul Di Resta, Sergio Perez, Daniel Ricciardo e Jerome D’ambrosio. In questo caso l’inglese batte tutti, portando a casa 27 punti sulla vettura del team Force India. Dopo due anni di carriera nel team indiano, lascia però la Formula 1 per far ritorno nel DTM, categoria dove aveva corso fino al 2010, diventando il compagno di scuderia di Petrov, al team Mücke Motorsport. Nel 2016 viene poi nominato terzo pilota della Williams, venendo confermato per la stagione successiva, durante la quale prende parte al Gran Premio di Ungheria, a causa di un malessere del pilota titolare Felipe Massa a ridosso del weekend. Inoltre, per il Gran Premio del 70° Anniversario, tenutosi a Silverstone, viene nominato terzo pilota della scuderia Mclaren. Questo si rese necessario per l’indisponibilità dei due piloti di riserva del team inglese, Stoffel Vandoorne ed Esteban Gutierrez (il primo impegnato in Formula E, il secondo senza superlicenza). A margine ha una carriera come opinionista, presso Sky Sport F1 in Inghilterra.

2012
Nel 2012 i Rookie sono solamente 2: Charles Pic e Jean-Eric Vergne. Prevale ovviamente il secondo, nonostante i soli 16 punti portati a casa. Dopo due anni nel team Toro Rosso, si trova senza sedile e decide di dedicarsi alla Formula E sin dal 2014, anno di esordio per la categoria. Alla fine dello stesso anno, venne annunciato come collaudatore per la Ferrari, conservando il ruolo fino al 2017. Nel frattempo, nella categoria elettrica, passa dal Team Andretti, alla Virgin Racing, arrivando fino al team DS Techeetah, nel 2016, squadra in cui tutt’ora milita. Con la scuderia cinese porta a casa due campionati del mondo di fila (2017/18, 2018/19) ed un terzo posto (2019/20).

2013
L’anno successivo i papabili per il titolo sono 4: Esteban Gutierrez, Valtteri Bottas, Giedo van der Garde e Jules Bianchi. Il vincitore fu il pilota messicano, che portò a casa solamente 4 punti, posizionandosi davanti a Bottas con un margine di 3 punti. Per il pilota della Sauber le fortune nella categoria non sono però quelle sperate. Dopo due anni col team svizzero, diventa collaudatore di Ferrari, per poi accasarsi alla neonata scuderia Haas nel 2016. Al termine della stessa stagione verrà però appiedato in favore di Kevin Magnussen. Dal 2018 diventa collaudatore e pilota di riserva della Mercedes, conservando il ruolo fino ad ora. Per quanto riguarda le altre categorie, nel 2017 prende parte a 3 E-Prix con il team DS Techeetah, portando a casa 5 punti, e a 7 gare in Indycar con il team Dale Coyne Racing, con un bottino di 91 punti.

2014
Nella stagione 2014 il premio è disputato tra 5 piloti: Kevin Magnussen, Daniil Kvjat, Marcus Ericsson, Andre Lotterer e Will Stevens (questi ultimi 3 tutti della stessa scuderia). Nonostante la FIA assegni il premio ufficiale a Daniil Kvjat, la classifica parla di ben altro, con Kevin Magnussen che porta a casa 55 punti, surclassando tutti gli altri contendenti. Il pilota danese, dopo due anni con la Mclaren (di cui il secondo solo in qualità di terzo pilota), passa al team Renault per la stagione 2016, per poi accasarsi alla scuderia Haas, rimanendoci fino al 2020. Al termine della stessa stagione la scuderia decide di non rinnovargli il contratto e Kevin si accasa nell’IMSA, alla scuderia Cadillac Chip Ganassi Racing.

2015
I contendenti per la stagione successiva sono 5: Max Verstappen, Carlos Sainz, Roberto Mehri, Alexander Rossi e Felipe Nasr. Concordando questa volta con il premio assegnato dalla FIA, il Rookie of the year fu il pilota olandese, che portò a casa ben 49 punti con la Toro Rosso. La sua carriera successiva è impossibile non conoscerla, dopo aver iniziato la stagione 2016 di nuovo con il team di Faenza, viene scambiato a metà stagione per Daniil Kvjat, approdando quindi alla Red Bull. Lì rimane ancora ora, dimostrando di essere l’unico a poter mettere in difficoltà la Mercedes e Lewis Hamilton.

2016
Nel 2016 i Rookie sono di nuovo 5: Jolyon Palmer, Stofffel Vandoorne ed il trio della Manor, Pascal Wehrlein, Rio Haryanto ed Esteban Ocon. Il titolo sarebbe un ex aequo fra Vandoorne, Palmer e Wehrlein, infatti tutti e tre i piloti hanno a registro un solo punto ottenuto; il primo ha però solo una gara all’attivo e per questo ottiene per merito il primato. L’anno successivo viene poi confermato alla guida della Mclaren, dove rimane fino al 2018. Sostituito da Lando Norris passa alla Formula E con il team HWA Racelab per la stagione 2018/19, al termine della quale passa al debuttante team Mercedes, anche in virtù del suo ruolo nel team tedesco in Formula 1, quello di Test Driver. Nel 2021 annuncia la sua partecipazione al campionato WEC, col team Jota Sport.

2017
Durante la stagione successiva i rookie sono 4: Lance Stroll, Pierre Gasly, Brendon Hartley ed Antonio Giovinazzi. Anche in virtù del numero maggiore di gare disputate, il canadese arriva davanti a tutti in classifica, con un bottino di 40 punti. Lance rimane in Williams fino al 2018, passando poi al team Racing Point per la stagione 2019, anche in virtù dell’acquisto del team da parte del padre, Lawrence Stroll. Nella stagione 2021 passa in Aston Martin, team che prende il posto della scuderia canadese.

2018
Nel 2018 i rookie sono solamente due: Sergey Sirotkin e Charles Leclerc. Neanche a dirlo, il pilota monegasco si aggiudica il premio con 39 punti portati a casa. L’anno successivo viene annunciato come pilota titolare della Ferrari, team di cui fa parte sin dalla sua entrata nel suo programma giovani piloti.

2019
L’anno successivo la lotta è più serrata, con Alexander Albon, George Russel e Lando Norris che si contendono il titolo. Guardando la classifica il pilota Thailandese si aggiudica il premio, anche se, in un divertente video postato sul canale Youtube ufficiale della Formula 1, viene premiato Norris (decisione avvallata da tutti e tre i piloti). Le carriere di entrambi sono ben note: il primo nel 2020 corre con Red Bull, per poi diventarne il pilota di riserva nel 2021, il secondo rimane ancora alla Mclaren tutt’ora.

2020
L’unico pilota eleggibile in quest’annata è Nicholas Latifi, unico rookie presente sullo schieramento. 0 punti in classifica e molta difficoltà nello gestire una Williams che solo un talento come George Russel riesce a domare. Nel 2021 viene confermato alla guida del team inglese, potendo così dimostrare il suo vero valore.

Nel 2021 avremo 3 rookie, Yuki Tsunoda, Mick Schumacher e Nikita Mazepin, che lotteranno per questo titolo molto ambito. Vedremo chi lo vincerà quindi e come si svilupperà la loro carriera negli anni a venire.