Le incertezze che ci accompagneranno per tutta la stagione
20 Marzo 2021Si sa, la vita è fatta di certezze ed incertezze, e come al solito le seconde sono maggiori delle prime, anche (e anzi soprattutto) quando si parla di motorsport.
In un articolo di un paio di settimane fa, abbiamo analizzato quali erano le certezze che ci avrebbero accompagnato lungo tutta la stagione. Oggi invece, analizziamo esattamente l’opposto, ovvero le cose che non fanno dormire sonni tranquilli agli appassionati di Formula 1, meglio conosciute come incertezze.

Il Covid
Sembra qualcosa di veramente scontato, ma alzi la mano chi, in questo momento, non ha ancora la recondita paura che il campionato possa essere sospeso tutto d’un tratto. Se fossimo in una platea, credo che vedrei veramente poche mani alzate. Dal punto di vista dei team, inoltre, questa situazione sarà ulteriormente stressante, soprattutto per quelli che rischieranno di guadagnare meno soldi a causa di posizioni perse in classifica, dovute ad eventuali positività dei propri piloti.
Non solo, questo maledetto virus ci impedirà anche molto probabilmente di poter assistere ai gran premi dal vivo, che per molti erano una sorta di pellegrinaggio annuale e di punto di riferimento.
L’instabilità di Helmut Marko
Sono veramente poche le persone che in questo periodo non hanno empatizzato per Sergio Perez e l’annuncio come secondo pilota Red Bull non può che essere stata una buona notizia per loro. Il problema maggiore sarà stabilire se Helmut Marko almeno per quest’anno non deciderà di mettere sulla pubblica gogna il proprio pilota, a causa del suo non essere Max Verstappen.

Ormai si è capito che la vettura costruita dal team di Milton Keynes sia costruita, ogni anno, su misura dell’olandese, e non c’è da stupirsi che qualsiasi pilota abbia provato a guidarla abbia fallito in vari modi. Per questo, secondo me, il messicano sarà pienamente giustificato in caso di eventuali errori e/o prestazioni deludenti, anche se non credo che i vertici del team austriaco la pensino esattamente come me.
Il destino dei motorizzati Ferrari
Dopo un’annata più che insufficiente, tutti coloro che hanno una power unit Ferrari iniziano questa stagione portandosi dietro vari dubbi. Innanzitutto il problema maggiore sarà portato dalle prestazioni: non si sa ancora se il motore del cavallino rampante rispetterà il suo nome, oppure non sarà che un pony trotterellante. Inoltre, bisognerà vedere se lo stesso sarà abbastanza affidabile da permettere ai team di completare le gare senza dover incappare in perdite di potenza, o addirittura ritiri.

Ciò non farà dormire sonni tranquilli neanche ai tifosi del team di Maranello, che sono ancora a secco di gioie sin da Singapore 2019, gara a cui risale l’ultima vittoria della Ferrari, con Sebastian Vettel davanti a Charles Leclerc.
La gara in Arabia Saudita
Tralasciando il discorso dal punto di vista squisitamente politico, ieri è stato annunciato il layout del circuito dell’Arabia Saudita, che ha suscitato molte critiche. A parte ciò, non possiamo non tralasciare il dettaglio geopolitico, che ci suggerisce come quella Saudita sia una zona estremamente instabile, soprattutto in questi periodi.
Rimangono quindi molti dubbi sullo svolgimento dello stesso e soprattutto sulla sicurezza di esso, sia per i piloti che per gli addetti ai lavori.
Si spera, però, che queste certezze si possano presto trasformare in certezze, con la stagione che è sempre più vicina al suo inizio.