Dopo l’annata 2020 da dimenticare per quando riguarda le prestazioni Ferrari in pista, il team di Maranello ha apportato varie modifiche al propulsore, cercando di recuperare il gap con gli altri team.
Il sesto posto in classifica costruttori è arrivato soprattutto per colpa del motore, sicuramente non a livello di quello progettato da altri team costruttori. La Ferrari nel 2020 ha infatti dovuto fare un passo indietro sul proprio propulsore dopo che la FIA aveva ritrovato nel motore del 2019 alcuni pezzi non regolamentati dalla stessa FIA. La Ferrari si è quindi presentata ai test 2021 con un nuovo motore.
Ne ha parlato così Laurent Mekies, direttore tecnico della Scuderia Ferrari, ancora prima dei test in Bahrein: “Il motore è migliore, non ci sono dubbi. Non abbiamo bisogno di venire in pista per saperlo, dal modo in cui abbiamo raccolto i dati in fabbrica sappiamo che il motore ha fatto un grande passo avanti.”
I test pre-stagionali di settimana scorsa hanno portato dati che danno ragione alle teorie dell’ingegnere francese. Nell’ultima giornata di test infatti, i team motorizzati Ferrari hanno raggiunto velocità competitive nei rettilinei (Ferrari 2°, Alfa 3° e Haas 5°), chiudendo quindi il gap in ritardo rispetto all’anno scorso.
Mekies non vuole giungere a conclusioni affrettate: “È abbastanza? Dipende da quanto progrediscono gli altri ragazzi nel frattempo. Non abbiamo modo di stimarlo, quindi penso che ci vorrà una gara o due per stimare dove si trovano tutti.” E ancora: “Siamo nella fase in cui ci stiamo assicurando di avere in pista quello che dovremmo avere. Cerchiamo di non farci distrarre da ciò che ci circonda.”
Parlando di numeri, voci riportano che il nuovo motore Ferrari porti alla vettura un aumento di 30 cavalli rispetto al 2020, ma non si hanno dati certi, e sarà solo la pista a confermare le sensazioni positive del Cavallino rampante
