Abbiamo veramente bisogno del Gran Premio di Miami?

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Domenica è stato annunciata la nuova tappa che farà parte del calendario a partire dal 2022 per minimo 10 anni. Ieri è stato poi anche rivelato il primo giro (virtuale) onboard, suscitando molti pareri contrastanti.

Come si dice che abbia detto Socrate, tanto tuonò che piovve. Da anni ormai, a cadenza regolare, si diceva che Liberty Media fosse sul punto di annunciare un Gran Premio in quel di Miami, con layout della pista proposti che erano alquanto… discutibili.

First look at the new proposed Miami Grand Prix circuit layout

Ogni volta, però, le indiscrezioni si rivelavano totalmente infondate e il Gran Premio di Miami non veniva mai ufficializzato. Quest’anno però l’indiscrezione si è rivelata fondata, e il circuito è stato ufficialmente introdotto nel calendario a partire dal 2022, con un contratto di ben 10 anni.

L’aspetto del circuito

Insieme all’annuncio, la Formula 1 ha rilasciato anche le prime immagini del circuito, almeno da un punto di vista del layout.

Formula 1, GP Miami: un giro virtuale sul nuovo circuito. VIDEO | Sky Sport

Ora, da quest’immagine la situazione non sembrerebbe neanche così drammatica. L’unica cosa che mi turba profondamente è che negli ultimi anni i dirigenti della Formula 1 siano stati presi dalla smania di voler imitare circuiti già esistenti. Anche in questo caso, così come accadde per il circuito del Vietnam, si è voluto a tutti i costi imitare le S di Suzuka, tanto belle quanto… uniche!

Il troppo stroppia

Questo tipo di curve, diventate ormai iconiche nel mondo della Formula 1, sono belle proprio perché sono le originali e perché sono nate non con il pretesto di voler piacere, ma semplicemente di voler essere una sfida per i piloti di tutto il mondo.

Cosa conta a Suzuka?

Come naturale che sia, se si prendono curve del genere, nate in un certo senso per caso, e si prova ad imitarle, l’unico risultato possibile sarà il fallimento. Quindi, cara Liberty Media, credo di fare una richiesta a nome di molti fan della Formula 1: basta cercare di imitare curve già esistenti.

Fosse solo quello il problema…

Diciamo che se fosse solo questo il problema, probabilmente ci si potrebbe passare sopra. Il più grande dilemma è sorto quando la Formula 1 ha pubblicato sui propri social un giro virtuale nel circuito di Miami ed il tracciato, a prima vista, non sembra essere estremamente adatto a lotte ruota a ruota.

Ormai, a quanto si può capire, il futuro della Formula 1 è destinato ad essere rappresentato da gare in circuiti cittadini stretti dove non si può passare, e dove il massimo divertimento può essere un team radio arrabbiato di Raikkonen.

Un colpo al cerchio ed uno alla botte

F1 | GP Imola 2021 : la Gara in DIRETTA (live e foto)

Per quanto il progetto della Formula 1 di portare il calendario a 25 gare a breve, è necessario anche farsi una domanda: meglio poche gare ma buone o meglio molte gare ma meno spettacolari? Direi che la risposta è lampante, meglio la prima opzione.

Se per portare il calendario a 25 gare bisogna sorbirsi 10/15 gare in un circuito cittadino, dove l’unico modo per passare è spalmare contro il muro il proprio avversario, beh… allora no grazie. Non è un caso, infatti, che le gare più divertenti (e per divertenti non dico gare piene di incidenti) siano avvenute in circuiti storici come Imola e Istanbul, circuiti nati per esser circuiti, non per essere copie malfatte di altri circuiti.

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