Wolff: il 2022 eleggerà il dominatore di una nuova era
24 Aprile 2021Proposto col fine di ridurre, se non annullare, i divari fra le scuderie, il regolamento del 2022 sembra non convincere Toto Wolff. Il team principal Mercedes intravede in questo cambio di rotta, invece che la spettacolarità a cui si ambisce, un ritorno nel passato, precisamente nel 2014.
Di quante cose non ci rendiamo conto abbagliati dl nostro maniacale egoismo? Quanto esso ci condanna a vedere un film alla Martin Scorsese anche dove le persone in mano hanno niente da vincere e tutto da perdere? Quanto uno sbadiglio dopo dieci giri senza alcun incidente e una bocca aperta dopo una ripartenza catastrofica ci portano a desiderare che la Formula Uno diventi sinonimo di spettacolarità?
Eppure, tra una folla vestita di banalità, vi sono dei puntini rossi, troppo infinitesimali per avere pareri degni di essere ascoltati. Troppo rari affinché la gente possa condividere come lo spettacolo risieda nell’innovazione ultima di una vettura, la quale sembra voler divorare ogni metro al secondo della velocità che la separa dalla luce. Chi altro riesce a percepire lo stupore non nel caos, ma nella schematicità con cui una scuderia dal fondo sta ricostruendo un destino che sembra averla imprigionata nei ricordi?

Ad essere ascoltate saranno sempre e comunque le urla incitanti allo spettacolo e, allora, che spettacolo sia. Un regolamento, più che cambiato, rivoluzionato in vista di un futuro che, ingenuamente, sembra essersi dimenticato del passato. A non aver scordato niente è Toto Wolff.
Il team principal Mercedes vedendo come, suo malgrado, questo inizio di stagione abbia sconvolto ogni equilibrio e certezza, resta fermo sul principio di una continuità regolare. Essa, a detta sua, è necessaria nel permettere a coloro che, non abituati a monopolizzare le prime file, lottano per assottigliare il divario che le separa dalle scuderie davanti.
“L’abbiamo sempre detto ed è semplicemente una cosa logica: se si mantengono le regole, il gruppo tende a convergere. Per chi è davanti i distacchi continuano a ridursi, anche mettendoci un impegno maggiore. A un certo punto le squadre che sono dietro continueranno la curva di crescita e poi si avrà la convergenza”.

Guardandosi indietro, il team principal della scuderia di Brackley sembra riconoscere nel 2014 una premonizione di quello che sarà il 2022. L’era ibrida, da predestinata ad eliminare ogni sensazione di ovvietà nelle gare, è maturata in una vera e propria affermazione di un dominio quasi tirannico. Per Wolff le stesse sorti si sveleranno a partire dall’anno prossimo, in l’unica incognita sarà a chi spetterà sedere sul trono. Sul trono pronto a guidare e dominare una nuova era.
“Vi prometto che il prossimo anno avremo una situazione con un gruppo ampiamente diviso. Forse allora la Mercedes non sarà davanti, ma torneremo alla situazione precedente”.