GP Monaco: il perché delle difficoltà della Mercedes
31 Maggio 2021Hamilton e la Mercedes hanno riscontrato grandi difficoltà nel corso di tutto il weekend a Monaco. Andiamo a scoprirne il motivo.
Nell’era turbo-ibrida la Mercedes è stata la scuderia dominante, ha vinto tutti i titoli piloti e costruttori dal 2014 ad oggi.
Ma nonostante ciò, ha fatto un po’ più fatica a portare a casa la vittoria a Monaco piuttosto che su altri tracciati.
Questo perché le curve a bassa velocità sono quelle in cui la Mercedes si trova più in difficoltà, infatti in altri circuiti con caratteristiche simili (Ungheria e Singapore) si può notare come non siano sempre stati dominatori.
Ovviamente, tutto ciò è relativo, sono comunque spesso stati in lotta per il gradino più alto, ma la scuderia tedesca si è rivelata storicamente più attaccabile in questo tipo di piste.

Il pre-gara
La scuderia di Brackley, conscia delle difficoltà che avrebbero incontrato Hamilton e Bottas, aveva portato degli sviluppi ad hoc per il GP di Montecarlo.
Queste novità riguardavano lo sterzo, le sospensioni e le prese dei freni.
Secondo le simulazioni, con queste modifiche i piloti sarebbero riusciti ad essere più competitivi.
In realtà, nel corso del weekend sono state tantissime le difficoltà a cui sono andati incontro, principalmente con Lewis.
Il weekend
Sin dalle prove libere, l’inglese si è infatti lamentato delle modifiche apportate sulla monoposto, suggerendo alla squadra ulteriori cambiamenti sull’assetto per cercare di far funzionare meglio la W12.
Il problema riguarda principalmente lo sterzo, troppo leggero, che non forniva energia sufficiente per scaldare le gomme.

Disegno di Giorgio Piola, riportato da motorsport.com
Dal disegno superiore è evidente il cambiamento che c’è stato nel braccio dello sterzo.
Ma c’è anche un altro problema che è stato riscontrato dalla scuderia tedesca: le dimensioni di questo nuovo braccio.
Si può infatti notare come quello introdotto per l’ultimo GP sia più invadente del precedente.
Questo ha comportato una perdita in termini di aerodinamica: c’è meno spazio per far passare l’aria, fondamentale per quest’ultima, ma anche per il raffreddamento dei freni.
Gli ingegneri si sono visti costretti, quindi, a cambiare la disposizione delle prese d’aria, e il compromesso trovato non si è rivelato adatto a scaldare le gomme.
In Mercedes si sono accorti troppo tardi di questa imprecisione, e Hamilton e Bottas hanno dovuto ricorrere a diverse modifiche sugli assetti, mai digerite da Lewis che se ne è lamentato frequentemente, mentre il finlandese è riuscito ad adattarsi meglio.
Cosa aspettarsi per Baku
Di certo in Mercedes si sono da subito adoperati per risolvere questo problema ed è probabile che ci riescano in tempo per il prossimo appuntamento.
Ad ogni modo non si può escludere che possano comunque riscontrare lo stesso tipo di difficoltà a Baku, che soprattutto nel settore centrale presenta diverse curve da percorrere a bassa velocità…
