F1 | GP di Abu Dhabi: Max Verstappen è campione del mondo!
12 Dicembre 2021Niente da fare per Lewis Hamilton: la safety car causata da Latifi beffa l’inglese. Podio per Sainz, quinto nel campionato piloti.
Pregara
L’ultima, intensa gara valida per il 71° mondiale di Formula 1 comincia molto prima dello spegnimento dei semafori. Attraverso i canali social, Nikita Mazepin ha infatti comunicato di essere risultato positivo al Covid. Come da regolamento la Haas sarà costretta a scendere in pista con una sola vettura, in quanto il pilota russo ha già preso parte alle qualifiche.
Partenza e primi 29 giri
Egregia partenza da parte di Hamilton. Il sette volte campione del mondo, nonostante lo svantaggio di mescola, brucia in partenza un Max Verstappen spento e poco reattivo. Nel giro di poche curve i due vengono in contatto, complice una staccata molto dura di Verstappen, e Hamilton riesce a mantenere la posizione tagliando la curva. La direzione gara, però, decide di non investigare la manovra, suscitando i malumori della scuderia austriaca. Nella carambola iniziale Sainz riesce ad issarsi in quarta posizione, apporfittando di un errore di Norris; Bottas, invece, partito sesto, sprofonda in ottava posizione.
Leader della gara e del mondiale, Hamilton comincia ad inanellare giri veloci, mentre al decimo giro Verstappen comincia ad avere problemi con le gomme posteriore. La strategia adottata in qualifica comincia a penalizzare il pilota olandese, che paga quasi sette decimi al giro rispetto ad Hamilton, ma anche tre decimi rispetto al compagno di squadra. La differenza è tale che Verstappen è costretto al pit stop durante il 14° giro: gomma bianca per l’olandese, che rientra in settima posizione. Anche la Mercedes corre ai ripari e al 15° giro ferma Hamilton per montare gomma bianca. I due contendenti al titolo montano ora la stessa mescola e sono separati da poche posizioni, mentre il comando della gara passa nelle mani di Pérez.
Nel frattempo Sainz, galvanizzato dai pit stop, si porta sul gradino più basso del podio dimostrando un buon passo. Lo spagnolo della Rossa, a parità di mescola (e a parità di giri effettuati sulla stessa gomma) gira ben sei decimi più veloce di Pérez. Non abbastanza però per contenere Verstappen, che riesce ben presto a sbarazzarsi di Sainz portandosi alle spalle di Hamilton. Il trio dirige in solitaria la gara, aprendo un varco consistente rispetto al quarto in classifica.
Alla soglia dei 22 giri Pérez comincia ad accusare problemi di grip con la gomma soft. Niente pit stop per il messicano: il piano della Red Bull è quello di posticipare la sosta di Pérez per rallentare la corsa di Hamilton e compattare il trio. Piano che, in un primo momento, sembra funzionare: Pérez e Hamilton danno spettacolo in pista, sorpassandosi a vicenda. Verstappen ne trae vantaggio e riesce a recperare oltre 4s in un giro, ma alla fine Hamilton ha la meglio su Pérez e ritorna a macinare giri veloci. Nel frattempo rientrano ai box Leclerc, Norris e Sainz, montando gomma bianca. Anche Ocon monta gomma bianca, rientrando in pista in 11° posizione.
Ultimi 29 giri
Al 26 giro Raikkonen apre la danza ai ritiri. Il finlandese perde il controllo della vettura x e danneggia l’ala anteriore. I meccanici provano a riparare il danno ma per l’Alfa Romeo 7 la gara è finita. Anche Russel, a causa della rottura del cambio, è costretto al ritiro nella sua ultima gara con il team di Grove. Al 33° giro anche Bottas si ferma ai box per il cambio gomme. Dopo essere riuscito a rimontare fino alla terza posizione, il secondo alfiere della Mercedes rientra in pista in nona posizione e innesca una battaglia con Leclerc. Ad avere la peggio è il pilota della Ferrari.
Il secondo colpo di scena della gara arriva al 36° giro, con Giovinazzi costretto al ritiro (probabilmente entrambi i piloti dell’Alfa Romeo hanno mostrato lo stesso guasto). La direzione gara da VSC e Hamilton, su sollecitazione del muretto, rimane in pista. Ad approfittare della Virtual Safety Car sono Leclerc e i due piloti della Red Bull. Gomma gialla per Leclerc, che passa ad una mescola più morbida e ritorna in pista fuori dalla zona punti, mentre Pérez e Verstappen confermano la gomma dura. Al 39° giro la classifica provvisoria vede al comando Lewis Hamilton, con un vantaggio di oltre 16s sul secondo, Verstappen. Terzo Pérez, distaccato di 30s , ma con un comodo vantaggio di oltre 16s sul quarto, Sainz. A seguire Norris, Bottas, Tsunoda, Gasly, Alonso e Ocon.
La gomma nuova di Verstappen da i suoi frutti e l’olandese comincia a girare 6 decimi più veloce di Hamilton, aggredendo il vantaggio dell’inglese. La fase dei doppiaggi agevola l’inglese che, nonostante monti una gomma più vecchia di 24 giri, riesce ad amministrare il vantaggio accumulato. L’unica eccezione si verifica nel momento in cui Hamilton si trova a doppiare le due Alpine, ai margini della zona punti. Dietro le due vetture francesi Hamilton perde qualche secondo, ma riesce comunque a mantenere un vanaggio di oltre 11s.
Al 58° giro Norris è costretto ad un’ulteriore sosta a causa di una foratura. L’inglese monta gomma gialla e scala in 9° posizione, consentendo a Sainz di portarsi al quinto posso nel campionato piloti. Gli ingegneri di pista di Hamilton e Sainz, visto il precedente, intimano ai propri piloti di evitare i cordoli.
A 5 giri dalla fine della gara ennesimo colpo di scena. Nicholas Latifi perde il controllo della vettura eva ad impattare le barriere del tracciato. Viene esposta bandiera gialla e la safety car entra in pista per agevolare le operazioni di messa in sicurezza. Hamilton pensa ad un ipotetico pit stop, ma la finestra temporale impedisce all’inglese di rientrare ai box. Contrariamente ai piloti della Red Bull, che invece mantengono le posizioni ed entrano ai box per montare gomma rossa. La situazione, ovviamente, va a vantaggio di Verstappen, che con gomma più nuova e più morbida ha la possibilità di attaccare Hamilton.
Dopo due giri in regime di safety car Pérez è costretto al ritiro, consegnando il terzo posto nelle mani di Sainz. La direzione gara impedisce ai piloti di sdoppiarsi, mentre la safety car transita per la quarta volta sotto la bandiera a scacchi. Al 57 giro la safety car rientra e viene concesso un ultimo giro di gara. Un giro di fuoco, in cui Verstappen non potrà utilizzare il DRS. Hamilton cerca di allungare, ma Verstappen riesce a portarsi in prima posizione. I due si contendono il titolo in un pugno di curve, con Hamilton che tenta di restituire il sorpasso all’olandese. Tutto invano: Max Verstappen transita per primo sotto la bandiera a scacchi ed è campione del mondo per la prima volta in carriera.
Un ringraziamento a due grandi piloti, del calibro di Hamilton e Verstappen, che hanno animato un mondiale così combattuto. Due animali da gara che, con le loro continue battaglie, ci hanno donato una stagione con pochi eguali. Un ringraziamento a tutti noi, fortunati, che possiamo dire di aver assistito ad una lotta al cardiopalma che rimarrà nella storia della Formula 1.

Tempi e classifica forniti da www.formula1.com.