Russell: “Ecco i 4 momenti più critici della mia carriera.”
9 Gennaio 2022Dopo la vittoria dei campionati cadetti e i 3 anni di gavetta passati in Williams, George Russell è pronto a cogliere la sua occasione.
L’inglese ha finalmente potuto fare esperienza nella massima formula grazie all’occasione datagli dal team inglese (oramai retrocesso a team satellite di Mercedes). Il triennio in Williams sono stati tempi duri, passati ad avere a che fare con una vettura di certo non degna del suo nome e della storia che porta sulle sue spalle. In un team traballante l’unica certezza è proprio il talento del pilota di King’s Lynn, vera e propria stella polare in un periodo di notte fonda in casa Grove.
Russell è un vero e proprio schiacciasassi, lascia solo le briciole ai suoi compagni di squadra. Mette in luce tutta la sua innata capacità al volante, guidando molto spesso sopra i limiti della macchina e sfornando prestazioni a dir poco fenomenali.

La sua giovane carriera è molto promettente, ma di certo non lo esonera da dure batoste che favoriscono la sua crescita. Batoste non indifferenti che gli proibiranno per molto tempo di raggiungere il più grande obiettivo aspirabile con una macchina come la Williams: l’arrivo in zona punti. Secondo lo stesso George, ripercorrendo la sua carriera a ritroso, ci sono stati in tutto 4 momenti per lui davvero “emotivamente devastanti” di cui egli stesso fa un’attenta analisi.
Il primo è Gran Premio della Toscana 2020.Un gran premio “passato sotto i radar agli occhi di molti” secondo il pilota. “Abbiamo fatto una partenza davvero forte, e poi c’è stato l’incidente, e stavo effettivamente correndo in zona punti per la maggior parte della gara”, sono le dichiarazioni dell’inglese.
“Penso di essere stato in P10 per la maggior parte del tempo. Poi Leclerc dovette rientrare ai box per qualche motivo, non stava recuperando il ritardo, quindi ero in P9 durante la bandiera rossa per l’incidente di Stroll. Alla ripartenza ho iniziato male, e mi sembrava che la nostra unica opportunità dell’anno fosse sparita. È stata davvero dura dopo quella gara”.
In successione, Russell identifica il Gran Premio dell’Emilia Romagna 2020 come secondo momento complicato. Durante questo gp, infatti, George (allora in p10) perse il controllo della propria vettura e finì la sua gara impattando contro le barriere; il tutto sotto regime di SC.

A questi si aggiunge il Bahrain dello stesso anno in cui l’inglese, per via della positività al covid di Hamilton , saltava sulla W11 targata Mercedes. Qui lui, sì finì a punti, ma vide la coppa del primo classificato scivolare dalle proprie mani per errori strategici da parte del muretto box.
“Tutto quello che è successo quella settimana, i riflettori puntati su di me, il controllo costante su come mi stavo comportando, la quantità di lavoro che fu fatta solo per sistemare il sedile e tutto il lavoro con gli ingegneri per capire l’auto andò in fumo: fu un sacco difficile da affrontare” sono le sue opinioni a riguardo.

A completare il quartetto della discordia vi è Imola 2021, gara in cui fu coinvolto in un incidente con Bottas. Nella restante parte del 2021, però, il 63 è riuscito a riprendersi ciò che gli è stato tolto, archiviando un ottimo piazzamento a Budapest e addirittura un podio nella non-gara a Spa. Tutto merito di un fantastico giro di qualifica sul bagnato il giorno prima.
Ora comincia l’avventura in Mercedes, l’occasione della vita da sfruttare al massimo.
credits – autosport
ambizioso, perfezionista e in cerca di migliorarsi costantemente.