All’esame di Spa-Francorchamps una Ferrari da rivedere
29 Agosto 2022Ed eccoci qui, dopo le vacanze estive il circus è tornato a fare sul serio, ma all’esame dell’Università della Formula 1, la Ferrari non è riuscita a raggiungere la sufficienza, nonostante Sainz sia salito sul gradino più basso del podio.
Per quanto mostrato fino ad ora dalla F1-75 non si può parlare di bocciatura (mancano inoltre altre 8 gare), ma dopo il passo falso visto in Ungheria, dalla Ferrari ci si aspettava sicuramente di più. Attesa fomentata anche dagli aggiornamenti e dai nuovi componenti della power unit che avrebbe portato in pista Leclerc, per i quali il numero 16 è dovuto partire dalla quindicesima casella della griglia di partenza.
In questa stagione, uno dei punti di forza della Ferrari è stato sicuramente il portare upgrade che hanno saputo migliorare la vettura, fatto che sembrerebbe non essere avvenuto con il nuovo ibrido (sempre che di ibrido nuovo si tratti), in quanto non si son viste differenze prestazionali tra i bolidi di Sainz e Leclerc. Si è vista invece una forte inversione di tendenza, infatti, se da inizio stagione era stata la Ferrari l’auto che mostrava una leggera superiorità nei confronti della Red Bull, ad eccezione di Imola, Miami e della debacle dell’Hungaroring, oggi il team austro-inglese ha mostrato una forza schiacciante nei confronti della concorrenza.

Evidenziata dalle qualifiche del sabato è stata la difficoltà di far lavorare gli pneumatici a basse temperature, proprio come prima del break estivo la Ferrari è incappata in questo problema che sembrerebbe di non facile risoluzione. Ma in gara le temperature dell’asfalto erano di circa 15 gradi più elevate, e nonostante questo, la mancanza di passo è stata evidente, soprattutto se si guarda alla gara di Sainz, che senza imprevisti e sbavature non ha potuto niente contro Verstappen e Perez.
La Ferrari oggi si è allontanata dalle Red Bull avvicinandosi alle Mercedes, e se in Ungheria, fino al passaggio alle hard, almeno Leclerc aveva mostrato un buon passo, a Spa, la difficoltà a mantenere il ritmo della Red Bull c’è stata per entrambi i piloti del Cavallino. Questo potrebbe essere indice di un peggioramento generale della Ferrari, avvenuto in concomitanza del miglioramento dei propri avversari, oppure di una pista o di una gestione vettura che non hanno saputo valorizzare la F1-75.

Emblematico del week end belga targato Maranello è stato il tentativo di Leclerc di far segnare il miglior tempo all’ultimo giro. Tentativo fallito che, se da una parte mostra il coraggio di un’azione rischiosa per migliorare la classifica di 1 solo punto, nella realtà dei fatti fa perdere 2 punti a Leclerc e alla Ferrari, il tutto per una semplice pellicola, che oltre ad aver rovinato la gara del monegasco fin dal primo giro, si è fatta sentire anche al penultimo, aggiungendo una beffa ad una situazione non certo serena.
Resta la certezza che questa Ferrari ci ha abituato a performance superiori rispetto a quanto visto a Spa, ancora qualche giorno e sarà la pista a dirci se il primo esame di settembre sarà superato, in attesa del Tempio della Velocità.