Il sogno di Esteban Ocon: quando il talento vale più del portafoglio
27 Ottobre 2022Sacrifici, delusioni e gioie: storia di Esteban Ocon, un pilota a cui nessuno ha mai regalato nulla
Sfondare nel mondo del Motorsport non è affatto facile, soprattutto se di soldi ne hai pochi o nulla: è la dura legge dei motori, assai difficile da accettare e praticamente inappellabile. La via d’uscita non è facile e, nella maggior parte dei casi, significa lavoro durissimo e folli sacrifici economici. Questo è il caso di Esteban Ocon, talento cristallino senza alcuna dote monetaria. Una storia difficile la sua, fatta di rinunce e sforzi fuori da ogni logica. Ocon, francese con origini spagnole e algerine, non ha mai tolto il piede dall’acceleratore. Di fronte agli ostacoli, il suo motto era “non mollare“. Non lo ha mai fatto, mostrando un coraggio inusuale alla maggior parte delle persone.
La storia di questo ragazzone – alto e magro sin dall’adolescenza – è un qualcosa di speciale. Stesso discorso per i genitori, mamma Sabrine e papà Laurent. Già, perché il sogno del piccolo Esteban passa soprattutto da loro. Un uomo e una donna, completamente a servizio del proprio figlio, capaci di vendere la casa pur di alimentare il sogno di quest’ultimo. Un all-in pazzesco, quasi da fantascienza, poi rivelatosi assai fruttuoso. Dal nulla alla Formula 1, ecco chi è Esteban Ocon. Un ragazzo capace di abbattere il tabù della valigia gonfia di soldi, facendosi spazio grazie ed esclusivamente alle proprie abilità.
L’esordio sui kart e l’antica rivalità con Pierre Gasly
Se hai talento, lo si vede immediatamente. La regola è semplice, ed in pochi la rispettano: Esteban è inevitabilmente tra questi. Dotato di capacità sopraffine, sin dalla giovane età ha sempre compiuto grandi gesta sportive. Esteban José Jean-Pierre Ocon-Khelfane nasce in Francia il 17 settembre 1996, precisamente a Évreux, piccolo comune della Normandia. Il padre Laurent è un meccanico, mentre la madre Sabrine fa la casalinga. A casa, le risorse non sono tante. I soldi, pochi, bastano a malapena. Il piccolo Esteban è un bambino intelligente, attratto dall’officina del papà. In mezzo ai motori, lui si sente a casa. Il profumo della benzina, il rumore degli utensili: eccolo il suo mondo. Laurent ne è felice, così decide di adattare un kart alle misure del figlio. Non lo sa, ma di lì a poco, il sogno di Esteban prenderà il volo.
L’avventura parte bene, ma l’imprevisto è dietro l’angolo. Per correre ci vogliono tanti soldi e, i genitori del piccolo, non li hanno. Laurent e Sabrine amano alla follia il proprio figlio. Dopo giorni di riflessione arrivano finalmente a una drastica decisione: pur di finanziare la carriera di Esteban, venderanno la casa e l’officina. Via l’abitazione e dentro un camper, adibito a motorhome per ovvi motivi. D’ora in avanti, l’intera famiglia vivrà lì dentro. Giorno e notte, di gara in gara: “questo e altro per il sogno del piccolo“, pensa la coppia. Gli Ocon faticano, ma non ci fanno caso. Se Esteban è felice, lo sono anche loro. Girano l’intera Francia, accompagnando il figlio a ogni manifestazione kartistica. Sotto la protezione di papà Laurent – che fa da unico meccanico del piccolo – e mamma Sabrine, il giovane pilota viaggia a mille all’ora.

La concorrenza è tanta e spietata. Esteban lotta con tutti, specialmente con un suo connazionale. I due non si amano, anzi, si odiano a tal punto da ignorarsi. Nemmeno un saluto, o una semplice stretta di mano. Tra loro non potrà mai crearsi l’amicizia, dicono fermamente. Perché tutto questo? Semplice incidente di gara o profonda antipatia? E soprattutto: chi è l’acerrimo rivale del giovane Esteban? Si chiama Pierre Gasly, e come lui è nato in Normandia. Prima di tutto ciò, Ocon e Gasly erano amici, anzi, praticamente fratelli. Mangiavano assieme, facevano i compiti e poi trascorrevano tantissimo tempo libero. C’è un episodio, come spesso accade, a far scemare ogni tipo di rapporto. In questo caso si tratta di una gara, lo spartiacque della mancata fratellanza tra i due giovani piloti.
Si corre in Portogallo, a Braga. Va in scena la Coppa del Mondo KF3 2010 – categoria kartistica – competizione dalla grande importanza. Gasly sta per partire terzo, mentre Ocon si trova indietro di qualche posizione. Forse accecato dalla gelosia o da qualche altro ignoto motivo, il nativo di Évreux si rende protagonista di un gesto incredibile. Durante il giro di ricognizione, Esteban taglia la pista e sperona il kart di Pierre, mandandolo in testacoda. La reazione dell’amico è furiosa: da quel momento in avanti, tra i due calerà il gelo assoluto. “Forse è meglio così. Tra piloti non c’è spazio per l’amicizia“, pensa probabilmente Ocon. In realtà non sarà proprio così: qualche anno più tardi, Esteban instaurerà un bel rapporto con Mick Schumacher ma, questa, è decisamente un’altra storia.
Vittorie sui kart e conseguente passaggio in monoposto
Il giovane transalpino va estremamente forte. Visti i risultati, il suo nome inizia a girare tra gli addetti ai lavori. Nelle stagioni 2007 e 2008 fa incetta di vittorie, portando a casa due campionati. Il piccolo Esteban mette a segno un gran colpo, trionfando sia nel campionato minore di kart francese che in quello cadetti. Tra le curve strette ed i brevi rettilinei è semplicemente un mago. Il giovane Ocon ama i kart quasi alla follia, disegnando traiettorie sempre più efficaci. Sa che non può sbagliare nemmeno un colpo. I suoi genitori hanno sacrificato tante cose pur di garantirgli un supporto adeguato. Papà Laurent e mamma Sabrine ci credono, spronandolo costantemente. Esteban ha quasi quattordici anni, ma sente che il futuro è tutto suo.
Nel 2011 – ultimo anno sui kart – conquista il Campionato KF3 francese, arrivando secondo in quello Europeo. Il mondo si è accorto di lui. Varie squadre gli offrono il passaggio nelle monoposto, tra cui il Team Koiranen Motorsport. Il giovane pilota accetta, prendendo parte – nella stagione 2012 – al Campionato Eurocup Formula Renault 2.0. In quattordici appuntamenti conquista un podio, terminando la stagione con un bottino di 31 punti. In concomitanza con questo evento, prende parte a qualche gara del campionato Formula Renault 2.0 Alps. Il giovane Ocon mostra i muscoli anche qui, disputando ben nove GP conditi da due podi. Per un debuttante, queste prestazioni sono un bel biglietto da visita.

Proprio per questo, Ocon finisce nel mirino dell’ART Grand Prix. La squadra francese vuole assolutamente il giovane pilota. Al termine della trattativa, le due parti arrivano a un accordo: Esteban disputerà nuovamente l’Eurocup Formula Renault 2.0. Ancora una volta, il nativo di Évreux tira fuori gli artigli. In quattordici appuntamenti riesce a cogliere ben due vittorie, le prime dall’esordio in monoposto. Grazie anche ai cinque podi, il giovane pilota si piazza terzo nella classifica finale, con un bottino di 159 punti. Disputa anche il Gran Premio di Macao, in Formula 3, ben figurando grazie alla decima posizione complessiva (Macao prevede due manche). La carriera di Esteban sembra ormai in rampa di lancio.
Il 2014 è la stagione dell’affermazione. Prema Powerteam – con cui corse a Macao nel 2013 – decide di puntare su di lui, schierandolo come pilota titolare in Formula 3. Dopo anni di rinunce e duro lavoro – non fu facile nemmeno trovare i fondi per disputare l’Eurocup Formula Renault 2.0 – le cose stavano cambiando. La Mercedes, già alla finestra, si convince nel metterlo sotto contratto. Esteban fa suo il campionato di Formula 3 con 478 punti totali, ammutolendo letteralmente ogni avversario. Su 33 appuntamenti, il giovane pilota ne vince ben nove, ottenendo un numero impressionante di pole position, quindici. Inoltre, mette a referto sette giri veloci e ventuno podi complessivi. A questo punto, la Formula 1 è realtà.
Conquista della GP3 Series, tra DTM e ruolo da collaudatore in Formula 1: Esteban va veloce
Il 2014 di Esteban Ocon è magico, direte voi. Vero, anzi, verissimo. Dopo la conquista della Formula 3, la Lotus decide di fargli testare la propria vettura. Il suo sogno va avanti, tra la gioia di papà Laurent e mamma Sabrine. Finalmente – il 21 novembre 2014 – Esteban esordisce in Formula 1, prendendo parte alla prima sessione di prove libere del GP di Abu Dhabi. Sulle ali dell’entusiasmo – e grazie all’entrata nel junior team Mercedes – il giovane francese – nel 2015 – prende parte alla GP3 Series. In quest’occasione fa ritorno all’ART Grand Prix, vedendosi attribuire i galloni di primo pilota.
Il campionato si apre nel migliore dei modi, con una vittoria sul circuito di Barcellona. La seconda manche gli vale il settimo posto, proiettandolo in Austria con buona dose di fiducia. Sul Red Bull Ring si piazza terzo in gara 1, venendo squalificato nel secondo round. A questo punto, il suo rivale più temibile è l’italiano Luca Ghiotto. Il pilota della Trident, veloce e soprattutto costante, si prende momentaneamente la testa della classifica. In quei momenti, Esteban ripensa sicuramente ai sacrifici fatti dai genitori: “Non posso mollare, non adesso“, balena nella testa del francese.

Da qui sino al resto della stagione, Ocon tira fuori il meglio di se stesso. Il transalpino è letteralmente un martello, velocissimo e costante sui risultati. Da Silverstone fino a Sochi colleziona ben nove secondi posti di fila, prendendosi di forza la leadership della classifica. A due appuntamenti dalla conclusione del campionato, il suo primato sembra inattaccabile. Lo è, dato che nessuno riuscirà a scalfire la sua forza. A fine anno trionfa su tutti, aggiudicandosi la competizione con 253 punti, conditi da una vittoria e quattordici podi complessivi.
Tutto ciò gli consente di ottenere un posto da collaudatore in Force India, alternandosi a quello di riserva nel DTM. Mercedes, fortemente interessata nella crescita di Esteban, continua a credere nel suo talento. Nel 2016, il Team Principal della scuderia Anglo-Tedesca Toto Wolff, elabora un piano ben preciso: per poter accumulare ulteriore esperienza, Ocon andrà in prestito alla Renault, nel ruolo di terzo pilota. Tutto ciò dà grande spinta al giovane francese, che nel mentre ottiene anche un posto da titolare nel DTM. Motivato dai progressi, Esteban è ormai pronto al grande passo.
Esordio in Formula 1 e successive stagioni in Force India
La stagione sembra andare bene, con il giovane transalpino ottimamente impiegato dalla Renault. Per il team con base a Enstone, Ocon svolge ben quattro sessioni di prove libere, dimostrando complessivamente un buon ambientamento. Ad un tratto, le cose prendono una piega – in positivo – inaspettata. Il secondo pilota della Manor Racing, Ryo Harianto, viene appiedato per mancanza di sponsor. L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: Mercedes e Renault si mettono d’accordo, dando la possibilità al giovane francese di esordire definitivamente in Formula 1. Il sogno di Esteban si è finalmente avverato: tutti i sacrifici – suoi e dei genitori – hanno dato i frutti sperati.
La vettura è la più lenta del gruppo ma, a Esteban, questo non importa. Lo dimostra fin da subito, dal suo esordio sul circuito di Spa, il 28 agosto 2016. Dopo la diciottesima posizione in qualifica, il giovane transalpino conclude la gara in sedicesima piazza, staccato di un giro dal vincitore Nico Rosberg. La macchina è praticamente inguidabile, senza potenza e con poca affidabilità. Ocon non si perde d’animo, e cerca di ottenere il massimo da ogni situazione. Lo dimostra ampiamente negli ultimi due appuntamenti della stagione, in cui ottiene un dodicesimo e tredicesimo posto. Questo basta ad attirare l’attenzione della Force India, che lo acquisisce in prestito dalla Mercedes.
Nonostante la poca esperienza alle spalle, il 2017 si rivela un anno pieno di soddisfazioni. Grazie alla vettura, molto veloce e affidabile, il transalpino va praticamente sempre a punti, tranne in due occasioni. Inoltre, date le sue ottime prestazioni, ingaggia spesso duelli con il più esperto compagno di squadra, Sergio Pérez. Il suo esordio è da incorniciare: decimo posto in Australia, davanti al rivale Nico Hulkenberg. Ottiene gli stessi piazzamenti nelle successive due gare, in Cina e Bahrein. A Barcellona stupisce tutti, piazzandosi quinto e stabilendo il suo miglior risultato dal proprio esordio in Formula 1. In Canada battaglia con il compagno di squadra, dimostrandosi per niente intimorito dalla maggiore esperienza di quest’ultimo.

Anche in occasione del GP dell’Azerbaijan, i due vengono al contatto. Nonostante ciò, Esteban conclude al sesto posto. Seguono numerosi piazzamenti a punti, compreso il nono posto in Belgio. Proprio qui, Ocon e Pérez si rendono protagonisti dell’ennesimo episodio. Durante il primo giro, il francese stringe il compagno di squadra verso il muro dell’Eau Rouge, venendo redarguito dal team. Conclude il campionato con l’ottima prestazione di Abu Dhabi, piazzandosi ottavo sia in gara che nella classifica finale (87 punti all’attivo). Viene riconfermato anche nel 2018, in cui non riesce a ripetere gli stessi risultati del 2017. Complice la piccola involuzione della vettura, Esteban si trova spesso in difficoltà.
Nonostante questo, il giovane francese non si perde d’animo e, come sempre, raggranella il massimo possibile. Inaugura la stagione con un dodicesimo posto, seguito dalla decima piazza in Bahrein. Si classifica undicesimo in Cina, ritirandosi nelle due gare successive. Inanella cinque arrivi nei punti in altrettanti appuntamenti. Dopo il tredicesimo posto dell’Hungaroring, si classifica sesto sia in Belgio che in Italia. Seguono due noni posti e altrettanti piazzamenti fuori dai punti. Chiude il campionato con un ritiro, stabilendosi dodicesimo – con 49 punti – nella classifica finale. In Brasile si rende protagonista di un brutto episodio: nonostante sia doppiato, prova a sorpassare il leader della gara Max Verstappen.
I due arrivano al contatto e l’olandese va in testacoda. Nonostante ciò, Verstappen vince la corsa ma, al termine di essa, spintona Ocon nel parco chiuso. Esteban è incredulo, anche se in cuor suo capisce la rabbia del rivale. Quell’episodio gli attira numerose critiche di colleghi e appassionati ma, come sempre, il francese va avanti per la propria strada. Al termine della stagione non trova nessun sedile disponibile, venendo così costretto a prendersi un anno sabatico. In suo aiuto arriva la Mercedes, team a cui è legato contrattualmente. Per non perdere l’allenamento e la confidenza con la Formula 1, la squadra di Brackley lo impiega come terzo pilota e sviluppatore al simulatore.
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Approdo in Renault e proseguo della carriera con Alpine: il coronamento del sogno di Esteban
Il 2020 è l’anno della pandemia. Ogni certezza sembra cadere. Le persone hanno paura, il tempo si ferma e le speranze vacillano. In mezzo ai problemi, la Formula 1 sembra poter soccombere. Come tutti gli altri sport, anche i motori sono attanagliati dai dubbi. Si riparte? E se si, quando? Ocon non è tra quelli. Durante l’estate del 2019 – stagione passata al simulatore Mercedes – ha firmato con la Renault. La vita lo ha sempre posto dinnanzi a situazioni complicate: i pochi soldi e il dover fare risultati senza sponsor, per esempio. Grazie agli insegnamenti dei genitori, lui non si è mai lasciato attanagliare da niente e nessuno. Anche in questo caso, il neo pilota Renault sa di poter contare sul suo grande carattere.
Le cose sembrano progredire. La pandemia, con vaccini e mascherina, sta dando tregua. A questo punto, la Formula 1 accende i motori. La stagione prevede un calendario rivoluzionato e dimezzato, ma lo spettacolo ci sarà. C’è anche Ocon, più combattivo che mai. Si parte il 5 luglio del 2020, in occasione del GP sul Red Bull Ring. Il nativo di Évreux non sta nella pelle. Deve affrontare uno scomodo compagno di squadra, Daniel Ricciardo, velocissimo e asso del volante. Nell’appuntamento inaugurale, Esteban conquista uno splendido ottavo posto. La vettura non è il massimo, e lo si vede. Nei successivi due appuntamenti colleziona un ritiro ed un quattordicesimo posto. Non importa: si rifà immediatamente a Silverstone, con una sesta ed ottava posizione (due gare in due differenti fine settimana per via del calendario covid).
Va a punti anche in Belgio e in Italia, alternando ritiri e buoni piazzamenti nei successivi GP. La vettura è una montagna russa, ma il francese spinge comunque al massimo. Nella penultima gara stagionale, in Bahrein, conquista una storica seconda posizione. La gara è pazza, ma Ocon ne sfrutta ogni singola opportunità. Entrambe le Mercedes hanno problemi ai box e, complice la sosta già effettuata, Esteban si ritrova in lotta per il podio. Mancano pochi giri ed il gruppo segue la safety car. Al rientro di quest’ultima, tutti danno fuoco alle polveri. Il transalpino riesce a tenere la sua seconda posizione, staccato di oltre dieci secondi dall’ex compagno di squadra Sergio Pérez. Tutto ciò gli vale il primo podio della carriera in Formula 1, regalandogli la gioia degli spruzzi di champagne.
Il 2021 inizia in sordina, con un tredicesimo posto in Bahrein, seguito da una nona e settima posizione. Arrivano altre due gare in zona punti, prima di incappare in un trend negativo. Esteban sembra improvvisamente soffrire il confronto con Alonso, suo nuovo compagno di squadra. L’esperto pilota spagnolo inanella cinque ottimi piazzamenti in top 10, sembrando molto più pimpante di Ocon. Quando le cose si fanno dure, il giovane francese tira fuori la corazza: lui non lo sa ma, da lì a poco, il nativo di Évreux scriverà la pagina più bella della propria carriera. Primo Agosto 2021, si corre a Budapest, sul tracciato dell’Hungaroring. Esteban si qualifica ottavo, avanti di una posizione rispetto al compagno.

Sarà una gara pazza. In seguito a bandiere rosse e safety car – date da incidenti e condizioni bagnate della pista – il transalpino si ritrova davanti a tutti. Con un Hamilton assolutamente scatenato e in rimonta, ecco entrare in scena Fernando Alonso. Lo spagnolo, con gomme più usurate del britannico, non intende alzare il piede. A questo punto, i due piloti danno il via a una splendida battaglia: approfittando della conformazione del circuito, Alonso tiene dietro il rivale per numerose tornate, facendogli perdere tempo prezioso. Dopo l’ennesimo attacco in curva 1, Hamilton scavalca l’asturiano, continuando la propria rimonta. A questo punto, l’inglese scavalca i rivali davanti a lui, mettendosi a caccia di Ocon. Il francese tenta il tutto per tutto, ma Lewis va come un razzo.
Fortunatamente per lui, arriva l’ultimo giro con conseguente bandiera a scacchi. La rimonta di Hamilton si ferma a due secondi da Esteban, lasciando spazio all’irrefrenabile gioia di quest’ultimo. La stagione continua con alti e bassi, regalando al francese numerosi piazzamenti a punti. A fine campionato si piazza al l’undicesimo posto in classifica, con un bottino di 74 punti. Ocon e Alpine rinnovano fino al 2024, sancendo il proseguo del loro legame. La stagione del 2022 è ancora work in progress: nonostante manchino quattro gare al termine, Ocon potrebbe stabilire il suo record personale di punti in Formula 1. Il francese ha attualmente 78 punti e si trova all’ottavo posto in classifica. Da segnalare il suo miglior rendimento rispetto a quello di Fernando Alonso.
Esteban ha infatti tredici punti in più del compagno di squadra, appena dietro di lui in classifica. Il miglior piazzamento del 2022 – fino ad ora – è l’ottimo quarto posto del Giappone. A Suzuka, Ocon ha infatti tenuto dietro Lewis Hamilton. Grazie alla sua guida pulita e veloce, il nativo di Évreux si sta confermando come uno dei piloti più coriacei dell’intera griglia. D’altronde, quando cresci con un certo spirito, i risultati non possono che essere magnifici. Grazie a papà Laurent e mamma Sabrine, la tempra del transalpino non è seconda a nessuno. Prima i sacrifici, poi il duro lavoro ed infine la gioia: eccolo il sogno di Esteban Ocon, che dal nulla è riuscito ad arrivare sul gradino più alto del podio.
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