Hamilton su Russell: “Il lavoro sugli assetti e sulle ali lo faccio io”
28 Ottobre 2022Il pilota britannico ha rimarcato il fatto di provare diverse soluzioni nei weekend rispetto al compagno di squadra
La Mercedes sembra migliorare a vista d’occhio. Nell’ultimo GP, disputatosi sul circuito di Austin, Lewis Hamilton ha infatti conquistato uno splendido secondo posto. Nonostante le difficoltà, il team di Brackley sembra più unito che mai. Le aspettative sulla W13 erano certamente diverse ma, come Toto Wolff ha spesso rimarcato, in Mercedes si sta lavorando incessantemente alla ricerca della soluzione.
Un qualcosa di cui parla spesso Lewis Hamilton. Il britannico, dal canto suo, non si risparmia in nessuna occasione. Allenamento in palestra, lavoro in fabbrica o nei weekend di gara: il nativo di Stevenage non lascia nulla al caso. Secondo il sette volte iridato, impegnarsi nel trovare la quadra della situazione non lo destabilizza affatto. Durante un’intervista con BBC Sports, Hamilton ha spiegato tutto ciò, lasciando trasparire anche qualche provocazione nei confronti del compagno, George Russell.
Hamilton: “Lavoro sugli assetti e sulle ali, Russell non lo fa”
“Non ho alcun problema con George. Sta facendo molto bene, ma lui ed il suo team non fanno lo stesso lavoro che faccio io“, ha esordito Hamilton. “Ovviamente è normale, dato che sono qui da ormai dieci anni e sono pronto a prendermi dei rischi. Discuto con ingegneri che lavorano in Mercedes da molto tempo: per esempio, ho lunghe conversazioni con Shovlin“, ha proseguito il britannico.
“Per quanto riguarda George, sta facendo un ottimo lavoro al massimo delle sue possibilità. Non effettua chissà quali stravolgimenti sull’assetto, a differenza mia. Io lavoro sugli assetti e sulle ali, facendo avanti e indietro sul duro lavoro di fatica. Ovviamente non ho problemi nel farlo, dato che mi piace“, ha proseguito Hamilton.
Secondo il nativo di Stevenage, se la prossima monoposto dovesse rivelarsi competitiva si potrebbe assistere a una battaglia interna molto più intensa: “Con una vettura più soddisfacente, la sfida tra me e Russell sarebbe ovviamente diversa. Se quest’anno dovesse chiudere davanti a me, non mi importerebbe più di tanto. Se fossimo stati primo e secondo, le cose sarebbero state differenti“.
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