Mick Schumacher e Haas al capolinea: cosa non ha funzionato?

Mick Schumacher e Haas al capolinea: cosa non ha funzionato?

1 Novembre 2022 0 Di Nicola Sotgia

Il rapporto tra il giovane pilota e la scuderia americana sembra ormai giunto agli sgoccioli: ecco i punti fondamentali della vicenda

Sono settimane cruciali per il futuro di Mick Schumacher. Reduce da una stagione non troppo esaltante, il giovane pilota tedesco rischierebbe l’appiedamento per la prossima stagione. Secondo varie fonti, tra cui l’autorevole Motorsport.com, la Haas avrebbe deciso di sottoscrivere un accordo con Nico Hulkenberg. Una vicenda alquanto spiacevole per Mick, dato che tutti i sedili per il 2023 sono già stati assegnati.

Il rapporto tra Schumacher e la scuderia americana non è mai stato semplice. Il carattere spigoloso del TP Günther Steiner ha spesso cozzato con i toni gentili del tedesco, rendendo complicato ogni dialogo. La mancanza di risultati ha poi completato il tutto, dando connotati quasi tragici all’intero quadro. Noi della redazione Fuori Pista abbiamo tracciato alcune linee (o punti) fondamentali per analizzare il rapporto tra Schumacher ed il team di Kannapolis.

Mick Schumacher e Haas: ecco i punti fondamentali della vicenda

Un matrimonio in mezzo alle perplessità. Già dalla prima stagione insieme, Schumacher e la scuderia americana hanno spesso affrontato momenti di up and down. Steiner, in preda al suo forte carattere, non ha mai fatto nulla di particolare per arginare le numerose crisi, nemmeno in questa stagione. Di fronte alla telecamere, il TP altoatesino ha frequentemente usato il bastone. Un qualcosa di sbagliato che, certamente, non ha dato serenità alla psiche di Mick. Sono troppe le volte in cui Steiner ha bollato Schumacher come “una delusione”, di fatto lasciandolo in pasto a ulteriori critiche (stampa e tifosi).

Quasi un imposizione altrui, un qualcosa di non voluto. Dalle dichiarazioni di Steiner, spesso Schumacher appariva quasi come imposizione altrui. Ovviamente non è un mistero che Mick sia stato sponsorizzato dalla Ferrari – scuderia di cui fa parte – ma in Formula 1 è un qualcosa di normale. Tutto ciò, unito al fatto di portare un cognome pesante, a lungo andare ti logora mentalmente. Serviva un supporto, praticamente mai arrivato dalla Haas.

Rendimento altalenante, unito al confronto con Magnussen. Quella del 2021, debutto in Formula 1 per Mick, è stata una stagione di transizione. La vettura, fanalino di coda dello schieramento, non disponeva di aggiornamenti. Il budget, nonostante la valigia di Nikita Mazepin, non era un granché. Proprio per questo motivo, in Haas venne dichiarato di puntare chiaramente al 2022. Cosa poi avveratasi, anche se non pienamente.

Mick Schumacher, Haas
L’incidente di Schumacher tra le strade di Montecarlo PH: Formula1.com

Partiamo proprio da quest’ultimo spunto. La monoposto di quest’anno è stata prestazionale per una manciata di gare, forse in nove appuntamenti su venti (ne mancano ancora due). A inizio stagione ha sorpreso tutti, soprattutto dal lato box di Magnussen: a punti per tre volte su quattro, poi a Silverstone e sul Red Bull Ring. Schumacher, per questo ulteriormente sotto pressione, ha faticato tanto prima di trovare un suo equilibrio. I primi punti della sua carriera sono arrivati in Inghilterra e Austria, facendo addirittura meglio del compagno di squadra.

Dopodiché, la monoposto ha imboccato una fase calante. Schumacher, nonostante ciò, ha spesso battuto Kevin Magnussen. I suoi 12 punti in campionato sono arrivati in un ambiente (da sottolineare) tutt’altro che sereno. Probabilmente a causa di tutta la pressione, il pilota tedesco ha dovuto fare i conti con gli incidenti. Due in particolare, uno a Jeddah e l’altro a Monaco, entrambi altamente dispendiosi in termini di budget (scocca spezzata). Anche in questo caso, le dichiarazioni di Steiner hanno sicuramente contribuito ad annebbiare la mente di Mick.

Frasi come “ci costa troppo, meno parlo con lui e meglio è“, danno la dimensione del rapporto problematico tra pilota e TP della scuderia. Un qualcosa di sbagliato, vista l’enorme esposizione mediatica del giovane Mick. La stagione è ormai alle battute finali, così come il matrimonio tra Schumacher e Haas. Con un po’ di pazienza e dichiarazioni meno piccate, le cose sarebbero potute andare in modo diverso.

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