Ferrari e Mercedes i dubbi dei test

Ferrari e Mercedes i dubbi dei test

27 Febbraio 2023 0 Di Federico Canalini

Ferrari e Mercedes i dubbi dei test. Sono finiti i test prestagionali, e tutte le scuderie hanno svolto i loro programmi di prova per conoscere e studiare i comportamenti delle vetture neonate. Le tornate delle diverse squadre durante i tre giorni, prevedevano dei piani di lavoro che, in un modo o nell’altro, tendevano ad assomigliarsi tra loro. Questo è valso per tutti i team, tutti tranne Ferrari e Mercedes.

Ferrari e Mercedes, i problemi di Barkley

La squadra di Barkley, capitanata da Toto Wolff, è sembrata decisamente sottotono, quasi al livello di un anno fa, sia in qualifica che in gara. Hamilton e Russell hanno lottato con un anteriore poco puntato e altrettanto instabile, riuscendo a rappezzare qualche limite qua e la solo alla fine delle tre sessioni. Il team principal ha già dichiarato che in caso di flop della W14, sarebbe già in cantiere una versione B della monoposto. Ci si può far ingannare dalla classifica solo per qualche secondo, spostando l’occhio un po’ più a destra infatti, si nota come non solo il sette volte campione del mondo sia dietro Perez di tre decimi, ma per fare il suo giro, abbia usato la mescola più morbida di tutte. Per quanto riguarda la gara, i problemi di bilanciamento sono più accentuati. Il circuito di Sakhir è già noto per lo stress che provoca al posteriore, se aggiungiamo una macchina poco bilanciata non si arriva certamente a risultati promettenti.

Le incertezze della SF-23

Ferrari invece, è ancora più un punto interrogativo. I due piloti si sono concentrati principalmente sul passo gara, che è risultato a dir poco strabiliante con le gomme dure(C1), e affannoso con le gomme “morbide”(C3). Con la mescola bianca, Leclerc al venerdì fa segnare 19 giri con una costanza incredibile. Si ripete di sabato, e anche Sainz mostra i denti della SF-23 equipaggiata con tale compound. Con le gomme gialle invece la vettura di Maranello sembra fare un po’di fatica, al netto dei tempi, o meglio della loro progressione. Non noti i carichi di benzina, possiamo limitarci ad analizzare lo stint solo da questo punto di vista. Altro fattore particolare lo troviamo nella simulazione gara del 55 del cavallino, sempre con le fatidiche gomme gialle. Lo spagnolo parte da un buon 1:38, lo ripete per diversi giri, e successivamente il “lap time” si alza, arrivando ad 1:39. Anche questa volta, per qualche giro, mantiene il cronometro fisso sotto il minuto e quaranta, ma anche adesso si verifica un nuovo calo. Dopo esser andato oltre la soglia del 39.9, si nota una nuova costanza per svariati giri. La domanda sorge spontanea: “cosa sta facendo la Ferrari?”, ma la risposta la troveremo solo tra una settimana.

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